Coma

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- Potrebbe lasciarci soli per un momento, per favore?
Chiese Michael all'infermiera
- Certamente, attenderò risposte. Arrivederci
Disse lasciando la stanza
- Whoa... Diamine, non abbiamo ancora deciso
Disse lui perplesso
- Già... Non ho proprio la più pallida idea di uno straccio di nome da darle. Su per giù è solo un nome, e alla fine segnerà la sua vita.
Dissi io preoccupata
- Potremmo sceglierlo in base a ciò che amiamo di più, che dici?
Chiese lui
- Tipo?
Risposi
- Entrambi amiamo il blu notte, e durante la notte sono visibili stelle e la luna... Che ne dici di Skye? O Stella?
Disse
- Orrendi, impensabili.
Dissi
- Sai una cosa? Sia io che mia madre abbiamo per secondo nome Grace.L'ho sempre odiato, ma credo sarebbe una cosa carina darle questo per secondo nome, giusto per continuare la tradizione.
Dissi
- Non me lo hai mai detto.
Disse lui stupito
- E fanculo, sai che ti dico? Mi piace Natalie come nome. Natalie Grace Hernandez.
Dissi
- Lunghetto, non credi? Però mi piace, si davvero tanto. Il suo soprannome potrebbe essere "Lily" oppure "Nina"
Rispose estasiato
- Nina sarebbe bello.
Dissi
- Quindi... Abbiamo deciso?
Disse titubante
- Si, credo di sì
Passarono ben nove mesi dal nostro primo incontro con Nina. Nove intensi e brevissimi mesi accanto a lei. La vita da mamma è piuttosto complessa e non tutti sono tagliati per questo ruolo. Io e Michael comprammo tantissime cose che a noi parevano utili per la piccola, ma ben presto si sono rivelati scontati, come ad esempio la scatola svedese. Mi affascina la vita da mamma, e credo di riuscire bene a gestirla.
3:38 AM
Le urla di Natalie iniziano a disturbare il sonno di entrambi e ci svegliano in pochi secondi
-  Miseria, che ore sono?
Disse Michael con la voce impastata dal sonno
- Quasi le tre e quaranta.
Dissi ancora stravolta
- Ti prego... pensaci tu... ieri ho fatto tutto io e sono stanchissimo amore
Mi chiese in tono di supplica
- Provo ad allattarla
Dissi, prendendola dal suo piccolo lettino che sta circa vicino al letto
La dondolo un po' cercando di calmarla, poi la allatto per una buona mezz'ora.
- Avevi proprio una fame da lupi, eh?
Le dissi
Dopo essermi assicurata che fosse sazia, le cambiai il pannolino. Successivamente, la misi nel passeggino e andai avanti e indietro per i corridoi del piano di sopra tentando invano di farla addormentare. Saranno state le cinque quando, dopo averla messa nel suo lettino a dondolo, finalmente chiuse gli occhi.
Era piuttosto stancante questa procedura quotidiana, e si riaffermava ogni quattro ore.
                         9:30 AM
- Giorno amore.
Disse Michael coccolandomi nel letto
- Mh... Giorno...
Dissi
- Ieri ho notato che stanno per finire i pannolini, ti spiace se vado a comprarne un po' adesso?
Mi chiese
- Si, va bene grazie... Potresti portarmi qui nel letto la bambina per favore?
Chiesi
- Come vuoi
Rispose lui, portando Natalie nel letto
- Ciao piccolina, oggi bagnetto?
Le chiesi. Lei ovviamente non rispose, ma la sua espressione era talmente preoccupata che quasi mi spaventò.
Scesi in cucina per fare colazione e per dare da mangiare a Natalie.
- Giorno Mamma. Giorno Josh
Dissi scendendo le scale con in braccio Nina
- Buongiorno Vanessa, stanotte tutto bene con la piccola? Ti ho sentita camminare per i corridoi per almeno tre quarti d'ora
Disse mia madre
- Faticava ad addormentarsi, e con Josh?
Chiesi dopo aver messo Natalie nel seggiolone
- Tutto bene, è davvero un angelo. Poco a poco sta riuscendo a fare i primi passi, ovviamente aiutato da un adulto.
Disse lei con tono gioioso
- Sono davvero stupita, non ha nemmeno dieci mesi ed è già così avanti... Hai visto dov è la crema di mela per caso?
Dissi
- In frigorifero sulla destra
Rispose
- Ok Natalie, ora della pappa
Dissi
Presi un cucchiaino, mi sedetti e la sfamai. Poi, dopo aver bevuto il caffèlatte, biscotti al cioccolato e un po' di acqua mi arrivò una notifica sul cellulare.
- Oh cazzo Mamma! Cazzo!
Urlai
- Che ti prende tesoro?
Disse lei perplessa
- Michael è stato investito. È entrato in coma subito dopo l'incidente, adesso si trova in ospedale.
Dissi sconvolta
- Presto, dobbiamo raggiungerlo! Metti i bambini negli ovetti io prendo la macchina.
Disse lei tesa
- Certo, corro
           Arrivati in ospedale, 10:44 AM
- Siamo qui per conto di Michael Hernandez
Disse mia madre al segretario
- Mi spiace ma possono vederlo solo i parenti stretti. Voi chi siete?
Disse lui
- Sono la sua matrigna e lei è sua sorella. I bambini sono figli miei
Disse lei mentendo
- Documenti degli adulti,  prego
Disse lui alzando un sopracciglio con aria di sufficienza. Mi ha fatto davvero incazzare, col suo aspetto da figlio di papà altezzoso con la puzza sotto il naso. Inoltre, la sua stupida divisa color rosa pesca non solo era poco virile, ma gli stava orribilmente male.
- Eccoli
Disse lei sbattendoglieli sul bancone. Giuro che, dopo questo gesto è ufficiale: in queste situazioni mia madre ne esce sempre a testa alta
- Andate pure, piano terzo stanza 341
Disse lui
***
- Perché hai mentito?
Le chiesi irritata
- Temevo non ci avrebbe fatto passare.
Disse lei
- Sai che non mi piacciono le bugie, nemmeno quelle bianche.
Dissi
- Comunque siamo arrivati. Stanza 341.
Disse lei aprendo la porta
- Santo cielo.
Dissi io sconvolta
Era collegato a marchingegni di ogni genere, compresa la flebo
- Michael, riesci a sentirmi? Michael ti prego
Dissi stringendogli la mano destra
- Mi dispiace, ma è entrato in coma. La sua pressione è salita alle stelle e successivamente è stato investito mentre attraversava la strada. Lo abbiamo trovato in catalessi sul suolo. Le sue condizioni non sono delle migliori, si è fratturato anche il braccio sinistro. Anche se non troppo grave, il braccio sarà completamente guarito in un paio di mesi. Il battito cardiaco si è regolarizzato.
Disse il dottore
- Non c'è niente che possiamo fare?
Chiese mia madre
- Temo di no, solo restargli vicino. Potrebbe risvegliarsi tra poche ore, giorni, anni o addirittura... be... non svegliarsi proprio. Ma è davvero bassa come percentuale sul totale e credo abbiate tutte le ragioni per essere ottimisti. Vi lascio con lui
Disse il dottore uscendo rapidamente dalla stanza con fare sbrigativo
- Grazie
Dissi
- Michael, ti prego, svegliati... Ti prego... Michael!
Dissi piangendo vicina al suo petto
- Tesoro, vedrai, andrà tutto bene.
Disse mia madre abbracciandomi
- Il mio ragazzo è appena stato investito. Ha il braccio sinistro lievemente fratturato , un occhio nero, e soprattutto non è al corrente di tutto ciò. E tu, tu, mi dici questo?
Dissi piangendo



Ebbene si ragazzi, ci voleva un colpo di scena poiché questa storia iniziava ad essere davvero monotona per i miei gusti.
Grazie per la visione

Incinta del mio fratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora