prologo

110 44 57
                                    

"Questa è una piccola pagina di diario che voglio dedicare a te caro amore mio.
Poiché questo mondo è composto da esseri umani buoni e cattivi non so se farò in tempo a raccontarti questo bellissimo giorno: la tua nascita.
Quello che devi sapere su di noi è che siamo talmente ricchi e potenti che tutti vogliono derubarci o addirittura arrivare ad ucciderci per impossessarsi delle nostre ricchezze.
Tornando a questo giorno speciale... io sono super felice ed emozionata come lo è tuo padre.
Questa mattina a palazzo si respira un'aria diversa, quella di trepidante attesa.
Tutti quanti sono lì nei pressi della stanza ad osservare il mio pancione.
Non sopporto questa situazione: i servi sono fuori della porta ad osservarmi mentre la mia serva personale, Kathrina, è lì accanto a me pronta ad assistermi.
Mio marito è accanto a me e mi sussurra parole dolci all'orecchio:
"Su tesoro, questa bambina sarà il mostro dono perfetto. Come la chiameremo?"
Giusto il nome... come diamine avevo fatto a dimenticarmeme?
Arrossisco timidamente e gli rispondo quasi in un sussurro:
"Pensavo ad un nome originale, non deve avere niente a che fare con quelli precedenti. Deve essere rivoluzionario"
Mio marito corruga la fronte e da quel semplice gesto capisco che è in disaccordo con me.
Comincio ad implorarlo, riuscendo persino a farmi venire le lacrime agli occhi:
"Ti prego Edward. Basta seguire la tradizione!"
Lui mi guarda con circospezione ed io contraccambio quello sguardo.
Sono fermamente decisa, questa volta non transigo.
Alla fine cede:
"Va bene, come vuoi tu."
Così mi metto a pensare.
Ad un tratto mi viene in mente un nome:Alycia.
Sorrido al pensiero e lo propongo ad Edward:
"Perché non chiamarla Alycia?"
Edward sorride, ciò vuol dire che accetta quell'idea.
Bene, così è deciso, la nostra bambina si chiamerà Alycia.
In quel momento ecco che le acque si rompono e il travaglio comincia.
Ecco che prontamente accorrono tre ostetriche, chiamate in precedenza per questa occasione speciale.
Mio marito mi tiene la mano, con quel gesto vuole dire che è presente.
Un'ostetrica  mi dice:
"Quando vuole lei signora."
Io comincio a spingere con tutta me stessa come se non ci fosse un domani.
Ogni volta che spingo sento che le forze lasciano il mio esile corpo, come un'auto che deve essere riparata.
Fortunatamente mi vengono dati gli zuccheri da Edward, così mi ricarico.
È passata un'ora dall'inizio...ma proprio non volevi saperne di uscire.
Io continuo imperterrita.
Finalmente dopo un'altra mezz'ora finalmente vieni al mondo.
Che gioia! Tra me e me penso:
"La mia dolce bambina, finalmente la posso vedere."
Le ostetriche la portano con loro per pesarla e fare tutti i controlli necessari.
Mio marito mi bacia sulla fronte.
Sono davvero lieta.
Guardo fuori dalla finestra. Ecco che vedo un fenomeno veramente anomalo nel cielo: una stella rosso sangue si stagliava imponente.
Levo lo sguardo dalla finestra e ti sento piangere.
Sorrido e piango contemporaneamente. La prendo in braccio.
Così piccola, così indifesa, così bella... la mia piccola stella.
Ecco come sono andate le cose il giorno della tua nascita carissima Alycia.
Spero che presto potrai leggere questa lettera. Ti voglio un bene dell'anima. Sarai la mia piccola per sempre. Con affetto mamma"

Demon's prisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora