Chapter 3

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Non chiedetemi come sia riuscita ad arrivare alla macchina di mio fratello, perché dopo due Long Island il mio corpo faceva il contrario di ciò che la mia testa ordinava. So solo che ero scalza appena sono salita in macchina e avevo in mano i tacchi, quindi devo dire che la mia condizione fisica era ottima.

Appena arrivammo a casa mi buttai sul letto e crollai in un sonno profondo.

Chissà chi era l'anonimo con le iridi verdi, pensai, nonostante l'alcool fosse nel mio corpo e si fosse impossessato di quest'ultimo, ero riuscita a vedere quegli occhi verdi bellissimi.

La mattina seguente mi resi conto di essermi addormentata con il vestito addosso, così mi alzai dal letto con un mal di testa forte, bene i Long Island fanno un bell'effetto la mattina seguente, e andai in bagno a farmi una doccia.

Voi non avete idea di quanto sia rigenerante una doccia dopo esser stati a ballare. Finita la doccia scesi in cucina a fare colazione e trovai un messaggio di mio fratello Christian

"Appenati svegli, vieni a Campini che ti porto fuori a pranzo.

Baci Christian"

Mi vestii e uscì di casa direzione Campini. Appena arrivai Franco mi salutò e mi fece entrare, ricambiai il saluto e mi diressi sugli spalti.

Li guardai giocare, poi il mio sguardo fu catturato dal filo che avevo sul polso. Era nero. Mi grattai il capo e pensai, ma io non l'avevo bianco? Ha cambiato colore? Poi mi arrivò un flashback, l'anonimo con gli occhi verdi me lo aveva dato scambiandolo col mio bianco.

I miei pensieri furono interrotti dalla voce del mister che urlò ad un ragazzo.

"Bernardeschi abbiamo fatto tardi ieri sera alla festa?" 

"Scusi mister, ho alzato troppo il gomito" rispose il biondo.

Poi mi notò e si mise accanto a me.

"Federico,ricordati la regola!" urlò una voce a me familiare.

"Tranquillo,non mi azzardo neanche a toccare tua sorella"

"Piacere Federico" disse rivolgendomi la mano.

"Federica"risposi fredda. "Di che regola parla mio fratello?" chiesi curiosa.

"Mai provare con le sorelle dei nostri compagni per non creare dissidi"rispose lui guardandomi negli occhi. Lì notai i suoi occhi verdi,uguali a quelli dell'anonimo, ma scrollai il pensiero dalla mia mente. Lui notò la mia espressione "Tutto bene?"

Annuii col capo


"Sta lontano da mia sorella, Federico, lei non è come le troiette che ti porti a letto" ringhiò mio fratello e andammo via da Campini. Ero MOLTO confusa. 


  Salve gente!!!!!!


Allora innanzitutto volevo ringraziarvi perché siamo arrivati a quasi 120 letture, non me lo aspettavo sinceramente, nonostante mi sia iscritta da poco qui, quindi come primo inizio devo dire che sono molto contenta; poi sono contenta che la storia vi piaccia.

STAY TUNED perché ci sarà una sorpresa!!!                                   

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