All about glory

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We'll fight, we'll crawl into the night
Our world, we'll go, with you by my side
The calm, the storm, we'll face it all.

And just say the word, we'll take on the world
And nobody knows you, the way that I know you


|| MARC ||

4 mesi dopo

L'aria nel circuito di Motegi è tesa questa mattina, sulle mie spalle un peso che è difficile da sopportare, ma sono nato per questo.

Con tre gare d'anticipo, oggi potrei diventare per la seconda volta campione del mondo nella classe regina del motomondiale.

Mi sembra così strano, da quando ho iniziato a vincere mi sento come se vivessi in un sogno.

Sapevo di essere forte, quasi imbattibile, eppure questo è fuori da ogni mia aspettativa. Mi sento ancora così immaturo, solo un ragazzino che sale sulla sua moto e si diverte come un pazzo ogni domenica, con la folle idea di voler essere il migliore. Sento l'ambizione scorrermi nelle vene e la passione scorrermi nel petto e forse è per questo che sono qui, io ci credo davvero.

Mettersi in sella e correre finché la tua anima e quella della tua moto si fondono, è per questo che vivo. Ed è una vita bellissima.

Nel box c'è tanto traffico e tanto rumore, ma sono nella mia bolla dove nessuno è ammesso, tranne Reina.

Seduto sulla mia sedia attendo che il momento della verità arrivi, mentre Reina è sulle mie gambe con la fronte poggiata sulla mia tempia. Le sue braccia mi stringono il collo, le mie le stritolano il bacino. Lei tiene i miei piedi per terra, mi aiuta a restare calmo. Reina è la costante della mia vita e poco le importa che tra meno di un'ora potrei essere di nuovo campione, esattamente come la prima volta che mi ha visto gareggiare resta in silenzio ad aspettare la fine senza ricordarmi quanto sono bravo, quanto sono invincibile, ed ogni volta vinco anche un po' per  ottenere la sua approvazione, per quel cenno d'assenso in lontananza che dice che si, ce l'ho fatta. Per quella volta.

Ma per quanto io e lei siamo sempre gli stessi, oggi sa che ho bisogno di lei al mio fianco e anche lei, con una lieve tenerezza che ha riscoperto nei mesi passati, vuole starmi accanto, così restiamo stretti in quest'abbraccio infinito che è meglio di mille belle parole.

I suoi respiri lenti mi solleticano la pelle e concentrandomi su quelli cerco di tenere regolari i battiti del mio cuore, impostati sulla lunghezza d'onda della freddezza di Reina.

Una freddezza che ho imparato a conoscere, ad amare. Una freddezza che non so ancora come sono riuscito a sciogliere. E se non dovessi vincere oggi, se non dovessi vincere il mondiale in generale, la mia piccola grande vittoria di quest'anno l'ho comunque avuta.

Non parlo del record di maggior vittorie consecutive nella classe regina, nè dei record che ho fatto sulle piste o del pauroso numero di pole conquistate quest'anno, che sì sono soddisfazioni, ma al pari del mondiale c'è solo una cosa ed è la ragazza bionda tra le mie braccia.

Nessuno capirà mai, me stesso in primis, quanto Reina valga per me. E quanto sono fortunato.

Questi quattro mesi non sono stati rose e fiori, due soggetti come noi non potrebbero mai rendere le cose facili, ma ad un certo punto bisogna imparare ad apprezzare anche le cose brutte e godersi i momenti belli, perché anche due come noi se lo vogliono davvero possono far funzionare le cose. E lo stiamo dimostrando al mondo intero.

YOUNG GOD // MARC MARQUEZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora