1.

107 12 2
                                    

-"«Cara Carla" inizio a leggere la bozza di una mia lettera ad un'amica di penna che devo svolgere come compito di italiano.
"Piacere, io sono Davide e frequento il primo anno di liceo classico con i miei due migliori amici Julian ed Arianna.» no no! Non va affatto bene! Questo compito di italiano in cui dobbiamo scrivere una lettera ai nostri amici di penna lo odio...
Non mi riesce proprio !
Sarà la ventesima volta che lo rifaccio ! Poi con questa pioggia frastornante e tutti questi fulmini rumorosi non riesco a concentrarmi! Insomma... non ho l'ispirazione." Sbraito.
È una giornata ventosa e tempestosa, ed io, Davide, sto cercando di concludere un compito di italiano, assegnatomi una settimana fa e che devo consegnare domani...
Lo so... Mi riduco sempre all'ultimo per fare i compiti ma non posso farci nulla!
-"Vabbè prenderò un «No compiti» tanto è il primo, al contrario di Arianna che ne ha già due, e al prossimo rischia di prendere un quattro..."
La mia migliore amica Arianna è un po' bassa, ha dei capelli lunghi stupendamente castani e lisci che ti fanno pensare di poterli usare come scivoli, e occhi marroni in cui ci si perde pensando semplicemente alla Nutella o al cioccolato.
Lei è simpatica, e si impegna molto, solo che io non credo che sia adatta al Liceo Classico, anche i professori delle medie glielo avevano detto.
Lei è più adatta a frequentare un istituto tecnico, ma io preferisco che rimanga con me, anzi, è la mia scemotta e deve rimanere con me punto e basta.
Julian, invece, è alto, ha occhi meravigliosamente marroni che hanno quel che di speciale perché quando inizi a parlare di qualche cosa che gli piace, gli iniziano a luccicare creando un fenomeno veramente stupendo; possiede un ciuffo castano ordinatissimo che mi lascia sempre a bocca aperta visto che i miei capelli castani, ricci e ribelli non stanno mai in piedi!
Lui sembra che sia sempre nel mondo dei sogni...
Durante le lezioni ha sempre la testa altrove, ed è solo fortunato se la professoressa non lo richiama mai.
Diciamo che fa solo le cose che gli piacciono, quindi questo tipo di liceo non è la scuola adatta neanche per lui...
A parte che tutti e tre abbiamo molte cose in comune che ci piacciono, come ad esempio il mare, la passione per la musica, le fotografie, e molto altro, adoro anche il fatto che abitiamo nello stesso stabile;
Viviamo ai piani alti del "Bosco Verticale", un grattacielo situato nel centro della città di Milano chiamato in questo modo perché su ogni piano ci sono dei balconi colmi di piante ed alberi, e dalla strada questo complesso di due edifici rende una veduta spettacolare:
Un mix di elementi naturali ed artificiali che si intonano in armonia tra loro dando l'effetto di un bosco che si innalza verso il cielo.
Ora, come ogni volta che non so come impiegare il tempo, o quando mi corico nel mio morbido letto in attesa di addormentarmi, mi metto a riguardare le foto che conservo nella galleria del mio iPhone 6s.
Scorro fra i video e le foto live finché non arrivo ad una fotografia nella quale Arianna, Julian ed io siamo inquadrati davanti al planetario di Porta Venezia.
Non siamo mai entrati in quel luogo...
Prima o poi dovremmo visitarlo il planetario!
Io sono da sempre un appassionato dello spazio; le galassie, i pianeti, le stelle, e tutti questi fattori spaziali mi incantano veramente molto!
-"Davide! È ora di andare a dormire!" Sento gridare mia madre.
Mia mamma, che si chiama Irene, è la mia super eroina; È una manager di una grande azienda a livello non solo internazionale, ma addirittura a livello mondiale, e quindi a casa non c'è tutto il giorno, anche perché l'azienda è distante, e quindi impiega molto tempo per andare e tornare. Ma quando torna a casa mi prepara sempre una sorpresa...
Oggi, quando sono tornato a casa da scuola ho trovato un completo di Giorgio Armani, e lo adoro.
Mio papà, che si chiama Massimiliano, ma abbreviato da tutti come Max, un supereroe anche lui, è il genitore che mi vizia di più, ed è uno degli avvocati più bravi di tutta la regione Lombardia, se non di tutta Italia.
Lui a casa non riesce dedicarmi molto tempo, perché ha sempre milioni di tesi e di relazioni da preparare per i suoi clienti, ma anche lui, quando gli chiedo qualche cosa, non esita nel prestarmi attenzione qualunque richiesta io gli chieda.
Adoro i miei genitori, lavorano sodo tutti i giorni e mi comprano di tutto e di più...
È proprio così che sono diventato abbastanza viziato, ma sono sempre propenso ad aiutare il prossimo, ad eliminare la fame nel mondo, a far si che non ci siano più divari tra ricchi e poveri...
Insomma, vorrei quello che vorrebbero un po' tutti al mondo ai giorni d'oggi...
Pongo fine ai miei pensieri e mi avvio verso il mio letto situato dinnanzi a un imponente vetrata che offre un panorama della mia città natale decisamente sorprendente.
Adoro sdraiarmi nel letto e, prima di addormentarmi, guardare tutti gli edifici che riesco a scorgere tentando di ricordarne il nome.
Anche questa sera ci provo, ma non è affatto facile a causa di tutta la pioggia che rende meno visibile il paesaggio...
La prima costruzione che scorgo è l'imponente Palazzo dell'Unicredit, il grattacielo più alto di Italia, con la sua forma sinuosa tutta tondeggiante.
Così però è troppo semplice se coinvolgo solo i i palazzoni che ci sono proprio davanti al mio stabile...
-"Proviamo a cercare..." sussurro tra me e me.
-"Eccolo lá il Castello Sforzesco ! Nei paraggi dovrebbe esserci anche... Si! Il celeberrimo Duomo!"
Rimango ancora un po' a fare questo "giochino" poi spengo le luci e mi addormento.
La mattina dopo mi sveglio con il sorriso sul volto, semplicemente perché so che ho due grandi amici che mi vogliono bene, ed io ricambio i sentimenti nei loro confronti.
Poi so che ho due genitori magnifici, e, insomma...
Il mio motto è "sorridi che la vita ti sorride" e "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo", perché la vita è una e va vissuta al meglio.
Eseguo una colazione alla Americana, mi lavo e mi preparo, poi prendo lo zaino, ci metto dentro la merenda ed esco di casa;
-"Ora andiamo a chiamare Arianna e Julian." dico mentre mi avvio alle loro rispettive abitazioni.
Becco Julian fuori sul pianerottolo, appena uscito di casa, ma Arianna non è ancora fuori...
È sempre l'ultima, è sempre in ritardo!
-"Ciao Davi." Dice il ragazzo dandomi una pacca sulla spalla.
Adoro quando parla; ha un meraviglioso accento pisano che è bellissimo da sentire, specie da quella persona che parla sempre con un tono di voce allegro.
-"Buongiorno!" Rispondo io sorridendo.
-"Certo che tu hai sempre voglia di scherzare eh!" Mi riferisce con un sorriso stampato in volto.
-"Esatto." Sorrido "Hai fatto il compito di italiano ? Io no... Ho avuto qualche difficoltà e  non ci sono riuscito."
Mentre dico queste parole, la sua espressione facciale cambia da allegra a spaventata e sconvolta per poi chiedermi:
-"C'erano compiti di italiano ?"
Io mi metto a ridere. Immaginavo che non sarebbe stato a conoscenza dei compiti!
Finalmente, dopo un eternità Arianna ci raggiunge.
-"Ciao ragazzi, scusate ma la sveglia era rotta." Si giustifica la ragazza.
-"Ahahah! Dai andiamo che sennò facciamo tardi."
Rido io mentre mi infilo un auricolare nell'orecchio ed inizio ad ascoltare canzoni inglesi arcaiche come il Colosseo romano.
Adoro le canzoni ormai passate di moda come "Let her go" di Passenger, o "Hello" di Adele.
Il tragitto, passato tra una chiacchiera e l'altra, finisce velocemente, e quando arriviamo davanti alla scuola scorgiamo i carabinieri, delle volanti della polizia e un paio di ambulanze.
Cerchiamo qualcuno a cui chiedere informazioni sull'accaduto, e fortunatamente ci incrociamo con la professoressa di Latino Lucia Cerolini
-"Professoressa cosa è successo?" Chiede Arianna alla docente.








Come vi è sembrato questo primo capitolo ?
Vi potrebbe piacere questa storia ?
Spero di si❤️🌹
arisevex è la mia BFF Arianna.
E niente, al prossimo capitolo!
Nel frattempo seguiteci!
Ciaooo❤️

UNDERgroundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora