-"Niente di che, una stupida lite tra ragazzini." Risponde la professoressa.
Quest'insegnante è davvero simpatica, alta, abbronzata, molto abbronzata e con una strana voglia di insegnare; A volte lo fa volentieri, altre non ne ha proprio voglia!
-"Per oggi e domani le lezioni saltano. Mi raccomando, studiate per la verifica di settimana prossima. Soprattutto tu, Julian. Hai capito ?" Chiede l'insegnante al ragazzo che in questo momento sta fissando la chioma di un albero.
-"Em... come scusi ?" Risponde disorientato il ragazzo, tornando con lo sguardo sulla prof., e con il sottofondo di una risatina provenire da me e Arianna.
-"Ecco appunto... Julian vedi di studiare per la verifica! Non vorrai mica prendere un brutto voto, giusto?" Domanda cattiva la docente.
-"Carpe diem ragazzi, carpe diem!"termina lei.
Julian, ormai scocciato, si limita a rispondere con un semplice "si", poi tutti e tre salutiamo la professoressa e ci allontaniamo da quel luogo in cui sembra essersi consumata una tragedia.
Mentre ci allontaniamo dall'edificio scolastico, incrociamo altri due nostri compagni di classe; Cristina, alta, capelli lunghi, mossi e castani, occhi marroni, nonché una dei secchioni della classe, e Francesco, anch'esso alto, occhi marroni e capelli castani lunghi che vanno a formare un ciuffo tutto ondulato sulla sommità della sua testa.
-"Ragazzi dove andate? La scuola è dall'altra parte! Siamo già in ritardo!" Ci dice frettolosa ed agitata Cristina.
-"No. Ci siamo appena passati davanti e ci hanno detto che oggi e domani non ci saranno le lezioni. La professoressa di latino ci ha mandati via..." Racconta Arianna.
-"Noi nel pomeriggio pensavamo di andare in piazza del Duomo e farci un giro tra i negozi... Sapete com'è... ci sono gli sconti e vorrei fare un po' di acquisti..." Propone Julian.
Tutti accettiamo.
I miei due migliori amici ed io Accompagnamo Cristina e Francesco fino alla loro palazzina composta da un paio di piani e situata davanti al nostro stabile, poi ci rechiamo alle nostre abitazioni.
Tutti quanti posiamo gli zaini, ciascheduno a casa propria, e aspettiamo le 4.30.
Visto che non so come passare il tempo, faccio rimanere Arianna e Julian da me, così giochiamo un po';
Facciamo prima la tombola, successivamente risico, per poi finire chiacchierando.
Il pomeriggio scorre rapidamente, e sono già le 4.30.
Prendiamo ognuno la propria tessera della metropolitana ed usciamo di casa; fuori sta già iniziando a calare la notte.
Ci facciamo una camminata fino al palazzo dell'Unicredit dove scendiamo in metro, luogo nella quale ci siamo dati appuntamento.
Quando anche Cristina e Francesco arrivano, iniziamo a viaggiare;
Saliamo su un vagone del mezzo di trasporto, e, dopo due fermate, arriviamo alla stazione di Loreto, dove dobbiamo cambiare linea dalla verde alla rossa.
Quando scendiamo a Loreto, mentre rido con la mia compagnia, vedo una persona, precisamente un signore sulla quarantina d'anni, seduto sulla panchina.
Costui attira la mia attenzione, non tanto per i suoi capelli color arcobaleno nascosti sotto ad un cappello marrone mezzo rotto, o per il suo cappotto marrone tutto rattoppato, ma per un motivo ignoto, che non riesco a capire.
Sono qua fermo a scrutare quel signore che improvvisamente si gira verso la mia direzione e incomincia ad osservarmi anche lui.
È davvero spaventoso; ha gli occhi spalancati di due colori differenti: uno rosso, l'altro azzurro/bianco...
Sembra un clown, ed io sono coulrofobico!
Ci stiamo fissando, quando i nostri sguardi si dividono perché davanti a noi passa una signora; non appena lei si toglie dal davanti rimango un po' incredulo...
L'uomo strano non c'è più...
...È scomparso!
-"Davudo, cosa ne pensi del finale di Starlight? Lo hai letto?" Mi distoglie dal pensiero di quel signore, Arianna. "Io lo adoro!" Conclude riferendosi al libro di teen fiction che stiamo leggendo e commentando insieme la ragazza ed io.
-"Oddio! Si, lo ho letto e penso che sia...
Non so... Magnifico! Chissà cosa accadrà nel prossimo libro: Starlight 2!" Rispondo io entusiasta, come se non fosse successo nulla.
Prendiamo la linea rossa della metropolitana in direzione Duomo, e chiacchieriamo ancora. Ormai mi sono dimenticato di quell'uomo assomigliante ad un clown.
-"Vi piace questo vestito?"
-"Ovvio Ari." Rispondo alla ragazza facendole l'occhiolino ed una faccia persuasiva da maniaco.
-"Grazie Davu." Ricambia con un occhiolino per poi continuare. "Lo ho comprato in un negozio qua in centro, poi ve lo mostro, hanno anche capi maschili molto carucci!"
-"Valuterò io se sono belli o meno." Ironizza Julian mentre Cristina lancia una risatina.
-"San Babila, fermata San Babila." Sentiamo l'auto parlante della metropolitana.
-"Mi! Siamo già a San Babila." Rimane incredula Cristina.
-"Eh si..." Ribatte Arianna.
-"Come passa veloce il tempo!" Dice Cri.
Il vagone è pieno di gente, ed è anche difficile muoversi all'interno di esso.
-"Invece di blaterare, cercate di stare vicini all'uscita, che sennò non scendiamo più." Rimprovera severo Francesco che si è ormai eclissato dietro ad una manciata di persone.
Ha ragione, dovremmo avvicinarci all'uscita anche se non è molto semplice.
Appena la metropolitana si ferma perché siamo arrivati alla nostra meta, ci facciamo spazio fra tutte quelle persone che non devono scendere ma stanno sempre davanti all'uscita per arrivare alle porte del trasporto.
Fortunatamente ce l'abbiamo fatta tutti a scendere.
C'è tantissima gente, ma noi riusciamo ugualmente a raggiungere le scale, e ad attraversare gli sportelli.
Saliamo l'ultima scalinata e sbuchiamo in Piazza del Duomo.
Lo spazio è veramente immenso;
Centinaia di persone affollano il luogo, le palme regnano in una zona del piazzale, mentre dalla parte opposta vi è l'imponente Duomo.
Tanti mattoni bianchi di marmo, uno sopra l'altro, a creare il simbolo più importante della città di Milano, nonché uno delle più importanti e significative strutture di tutta la regione Lombardia.
Guardo il cielo...
Un gruppo di nuvoloni grigi e minacciosi, che si nascondono nel buio della notte, si uniscono a formare una sola nuvola enorme, la quale domina tutta la città.
-"Eh si! Si capisce proprio che è autunno!" Sospiro.
Attraversiamo la piazza e ci portiamo sul perimetro di essa, sotto i portici dove ci sono tutti i negozi.
-"Eccolo lá il negozio in cui ho comprato il mio magico e magnifico vestito!" Urla Arianna in mezzo a tantissime persone che ci iniziano a guardare male.
-"Io non vi conosco!" Ironizza Julian ridacchiando.
Successivamente, Arianna ci accompagna fino al negozio che ci aveva mostrato.
-"Allora, lá è dove ho preso il mio vestito, quindi quello è il reparto femminile, dall'altra parte, invece, c'è il vostro reparto maschietti." Sorride dopo averci illustrato velocemente i reparti.
-"Ah, e, non andate laggiù! É il reparto bambini!" Ci informa mentre fa l'occhiolino.
-"Quel vestito è lo stesso che ha Andrea!" Urla Francesco indicando un vestito nero brutto e che sembra da zingara.
Quando il ragazzo pronuncia quel nome, Arianna ed io ci guardiamo negli occhi e ci capiamo a vicenda.
Noi due non sopportiamo né Francesco, né tanto meno Andrea.
Il ragazzo, il primo anno e mezzo delle medie, stava sempre con me e la mia migliore amica, fingendosi amico, poi, il restante anno e mezzo ci ha rimpiazzati per passare sempre il suo tempo con questa Andrea...
Stava con noi solo quando la sua amica non c'era...
Che rabbia!
Julian, però, avendo capito la situazione, mi volta e mi porta a dare un'occhiata ai vestiti, Cristina fa lo stesso con Arianna; rimane Francesco all'entrata con una faccia da idiota disorientato.
Guardiamo un po' i capi.
-"Che bello questo maglione!" Esclamo.
-"Costa solo € 1.270... neanche tanto!" Esclamo nuovamente entusiasta.
Facciamo un giro tra tutte le vesti le quali superano minimo i € 300, che siano cappelli, scarpe o giacconi, e ci incontriamo con i restanti membri del gruppo all'uscita.
Nessuno ha comprato niente, anche perché non abbiamo portato i soldi.
-"Sta piovendo, sta diluviando!" Si preoccupa Cristina.
In effetti è vero, al di fuori dei portici, miriadi di goccioloni di pioggia si abbattono violentemente sul suolo.
Decidiamo comunque di proseguire nel visitare i negozi, quindi ci mettiamo alla ricerca di alcuni outlet.
Passiamo davanti a tante botteghe, tutte addobbate per Halloween, perché mancano solo 3 giorni a questa festa.
Non so se, dove, come e con chi la festeggerò, ma non mi interessa, potrei tranquillamente rimanere a casa a guardarmi un bel film horror!
-"Ragazzi, io visito un attimo l'outlet di Gucci." Avverto mentre entro nel negozio, seguito dagli altri.
Visitiamo il piano terra e tutti i prodotti in esposizione, poi, avendo visto tutto, saliamo al secondo piano.
Le scale sono bellissime, sembra di essere in un castello!
-"Che belle cose che ci sono qui da Gucci." Sospira Arianna con una faccia innamorata.
Stiamo guardando i capi al secondo piano, quando sentiamo e vediamo un potente tuono con lampi e fulmini fuori.
Fuori dalle finestre, oltre alla pioggia che cade violentemente, adesso si è aggiunta anche la grandine.
Durante quel lampo di luce, siamo riusciti a vedere nel buio della notte, tutta la pioggia, bianca, illuminata.
Nello spazio circostante a noi, c'è ancora il rimbombo di quel tuono, che sembrava quasi essere stato una bomba.
Dopo circa due secondi da quel rumore assordante con quell'improvviso bagliore, tutte le luci si spengono.
Sentiamo la gente che urla e che cerca di scappare.
Siamo tutti disorientati, e nel caos, il mio gruppo ed io, ci facciamo prendere dal panico, e seguiamo tutta la gente che è scappata fuori dai negozi e si è rifugiata sotto i portici.
La luce non è saltata solo nel negozio di Gucci, ma anche negli altri.Hey!
Come va?
Vi è piaciuto questo capitolo?
Spero vivamente che sia di vostro gradimento!🌼🌸🌹
In questo capitolo i personaggi sono Obsidian20037 Cristina, frapre03 Francesco, arisevex Arianna.
Io vi lascio con questa suspense, e niente.
Alla prossima
Byee❤️
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UNDERground
HorrorQUESTA STORIA NON LA FINIRÓ, NON TI CONSIGLIO DI LEGGERLA. In questa storia dal genere horror, nove ragazzi, Davide e i suoi amici Giorgia, Sofia, Francesco, Cristina, Martina, Julian, Arianna e Beatrice, vanno a visitare il planetario di Porta Vene...