Amore distruttivo

Odore d'amore

Non gli andavano bene quelle persone. C'erano troppe persone che entravano senza il permesso, persone che aiutavano altre persone ad entrare quando non potevano. A lui dava fastidio, molto fastidio. Lui era un uomo di mezza età. Capelli neri, non troppa barba ma quanto basta per sembrare maschio al cento per cento, altezza nella media e peso norma. Matteo, questo era il suo nome. A Matteo non piacevano le persone che entravano senza il permesso e ancor di più non gli piacevano le persone che aiutavano le persone ad entrare senza il consenso. Le detestava. Era iniziato tutto così. Lamentele, dichiarazioni ma di fatti veri e propri non ne aveva fatti. Un giorno Matteo decise di fare qualcosa. Iniziò a parlare verso più gente, invece di parlare solo con la sua cerchia di amici adesso parla a tutti. Diceva che le persone dovevamo smettere di entrare a meno che non fossero appartenute al posto in cui entravano. LVI , il grande messaggero degli abitanti del nord, l'incubo di quelli del sud. Matteo Salvini.

Un giorno Matteo, mentre parlava a tutti sentì un odore. Un odore familiare, l'aveva già sentito tempo fa quando aveva incontrato sua moglie e quando i suoi figli erano nati. Odore d'amore. Non si fermò. Non poteva fermarsi adesso che stava per fare una dichiarazione importante. Scrutò nella folla per cercare sua moglie. Da dove sarebbe potuto venire l'odore se non da lei? Ad un certo punto la vide. Non era sua moglie e non erano nemmeno i suoi figli. I loro sguardi si incrociarono per qualche secondo ma si distolsero l'uno dall'altro subito dopo. L'aveva riconosciuta. Si dice che nella vita ci siano due grandi amori. Uno è quello de matrimonio, il secondo è uno proibito. Salvino l'aveva visto, il suo secondo grande amore. Appena si riprese finì la frase che stava dicendo con il nome della sua amata: "CON LA RUSPA! BUTTEREMO GIÙ I CAMPI ROM CON LA RUSPA!"