Capitolo 50.

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Eren's pov.

Il mattino seguente venni svegliato dalla voce ovattata del corvino, la sentii offuscata dato il mio stato, ma bastò per farmi svegliare.

"L-Levi..."
Sussurrai appena, non staccando il viso dal cuscino.

"Ehi... buongiorno amore"
Disse di rimando avvicinandosi al letto.

"Con chi stavi parlando?"
Chiesi girandomi verso la sua direzione ancora scombussolato.

"Nulla di importante, una chiamata."
Aggiunse vago.
Aveva addosso i boxer e ciò significava che doveva essersi alzato e aver parlato per parecchio tempo.

"Mnh... torna a letto..."
Dissi allungando delicatamente le braccia verso la sua direzione.

"Come vuoi"
Sussurrò scostando le coperte mettendosi sopra di me.
Gli avvolsi le braccia al collo, mentre lui iniziò a circondarmi la vita.

Mi stampò dolci baci sul collo, lo trovai eccessivamente stanco, le sue labbra si mossero piano e delicatamente.

"Hai sonno?"
Gli sussurrai alzando lievemente la testa permettendomi di arrivare al suo orecchio.

"Mnh..."
Fu la sua unica risposta.

"Ti faccio le coccole?"
Chiesi nuovamente in un soffio appena udibile.

"... sì"
Rispose dopo una piccola pausa accoccolandosi sulla mia figura.

Stirai le labbra in un sorriso iniziando ad accarezzargli la schiena in modo rassicurante e gentile.
Mi strinse la vita facendomi sentire protetto più di quanto non lo fossi già.
Accavallai una gamba al suo basso ventre, facendolo stendere definitivamente su di me.

"Da quanto sei sveglio?"
Chiesi continuando a giocare con delle ciocche dei suoi capelli.

"Non da molto"
Rispose con un filo di voce appoggiato al mio petto.

"Ma ti sei messo i boxer... non te li metti se è solo una chiamata veloce..."
Dissi cauto e vagamente scettico.

"Vuoi che li tolga?"
Mi rivolse uno sguardo malizioso evitando completamente la mia domanda.

"Non cambiare discorso!"
Sbottai all'improvviso.

Un lieve rossore si fece strada sulla mie guance.
"E sì, non sarebbe male..."
Lo vidi sorridere leggermente.

"Ordiniamo la colazione?"
Domandò poi.

"Dobbiamo vestirci e io non ho vogl-"
Iniziai.

"Hey, pensi sul serio ti faccia alzare?"
Mi interruppe poi.

Lo guardai perplesso.
"Ce la portano in camera"
Disse afferrando la cornetta del telefono fisso posto sopra il comodino.

Digitò il numero della reception che era segnato su un cartellino plastificato incollato sul telefono stesso.

Si tolse lentamente dalla mia figura, scivolando verso la sua parte di letto attendendo una risposta.

"Sì, buongiorno, volevo ordinare una colazione con servizio in camera... sì, quella al terzo piano... sì quella."
Mi guardò aspettando che ordinassi la mia colazione ma ero troppo indeciso, così scelse lui.

"Un cappuccino, due brioche e un thè nero, possibilmente non zuccherato... grazie"
Restò qualche altro secondo con la cornetta attaccata all'orecchio per poi chiudere, ristendendosi nel letto dandomi le spalle.

Mi avvicinai alla sua figura, poche volte mi capitava di soffermarmi sul suo tatuaggio situato lungo tutta la schiena.

Ritraeva il logo della squadra con i colori originali, la mia mano titubò al contatto con la sua pelle, iniziai a tracciare dolcemente il contorno dell'inchiostro con l'indice, facendo incurvare la schiena al ragazzo per il contatto improvviso.

Girò lievemente il viso sul mio.
"Che stai facendo?"
Mi chiese confuso.

"A volte mi scordo di quanto bello sia questo tatuaggio..."
Dissi perso nei miei pensieri.

"A proposito, mi accompagneresti a farne un altro?"
Mi domandò, girandosi definitivamente dalla mia parte.

"Cosa volevi farti?"
Chiesi di rimando avvicinandomi, mi avvolse una mano sulla vita, mentre io gliela appoggiai sulla guancia iniziando ad accarezzarla.

"Vedrai poi"
Mi ammonì.

Mi rassegnai sul chiedergli altri particolari, sapendo non mi avrebbe risposto.

"Dove vorresti fartelo?"
Chiesi infine.

Mi staccò leggermente, così che potesse mostrarmi la parte di corpo da marchiare per sempre.

Mi passò due dita sul basso ventre, appena sotto l'anca.

"Qui, qui è perfetto"
Mi disse non staccando le mani dal mio corpo.

"È una parte un po'... intima non credi?"
Domandai, velando il mio accenno di gelosia.

"Per quello voglio farlo"
Disse.

"Così che solo le persone più intime possano vederlo"
Aggiunse.

"Sono io l'unico che può vederti in quel punto"
Dissi accennando un tono viziato ed infantile.

"O i miei futuri ragazzi"
Disse puntandomi uno sguardo malizioso e competitivo.

Lo guardai accigliato.
"Non ci provare, ci siamo solo io... e te"
Dissi iniziando a perdere sicurezza nella voce.

Mi strinse sussurrandomi all'orecchio.
"Stavo scherzando..."
Iniziò a mordermi il lobo dell'orecchio per poi scendere verso la mia mandibola costernandomi di baci.

Mi lasciai coccolare dalle sue attenzioni.
Mi appoggiò una mano sul petto, facendola scorrere sulla mia figura passando per l'addome, ventre ed infine raggiungendo il mio membro.

Schiusi d'impulso la bocca, non staccando il mio sguardo dal suo.
Sentimmo un bussare timido e formale alla porta.

Il ragazzo si staccò subito avvolgendosi un accappatoio andando ad aprire.
Restai nel letto, appoggiato con la schiena allo schienale coprendomi il più possibile qualsiasi cosa di troppo.

Levi's pov.

Andai ad aprire.
Una donna di mezza età era davanti a me con un carrello in ferro con sopra tutte le cose da noi ordinate.

"Buongiorno signori, la vostra colazione"
Disse gentilmente.

Le feci spazio così che potesse entrare in camera e lasciare la colazione sul tavolo.

"Grazie"
Dissi semplicemente.

"Grazie a lei, buona giornata"
Rispose lei, uscendo dalla camera rivolgendomi un elegante ed umile inchino.

Chiusi la porta, presi la colazione e la portai a letto.
"Sarebbe bello essere viziati così tutti i giorni"
Disse il moro iniziando a mangiare.
Mi sistemai affianco con un braccio dietro la nuca e l'altro intento a tenere la tazza.

"Una vita del genere non sarebbe male"
Aggiunsi, portando le labbra sui bordi della tazza.

"Levi... ora puoi dirmi chi erano quegli uomini?"
Se ne uscì ad un tratto riferendosi a Raphael.

Mi andò di traverso un sorso di thè nero.
Non ero pronto a raccontargli tutto, sarei voluto rimanere in quella realtà apparentemente calma, tranquilla... perfetta.

"È una storia lunga Eren..."
Iniziai, puntando lo sguardo sulla tazza che avvolsi con entrambe le mani.

Spazio alla vostra cara autrice.
I MIEI MURETTI
DOVE SIETE JSNXJEK VENITE QUI
*li abbraccia*
Non sono stata rapita, tranquilli, ho solo avuto delle luuunghe (niente doppi sensi grazie) giornate che non mi hanno permesso di produrre nulla, mi scuso tantissimo, davvero, spero di recuperare con questo capitolo, purtroppo in questo periodo giro spesso e il tempo non riesco a trovarlo :c

Volevo ringraziare saryw_90 ♡ per avermi dato l'idea di approfondire con particolari la parte del tatuaggio, che era da un po' che non lo mettevo in evidenza hahah♡

Comunque sia, mi siete mancati troppo.
Vi auguro buonanotte, anche se è ancora presto ushhh
Byebæ♡

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora