Capitolo X

62 6 7
                                    

«questo è l'ultimo, a meno che io non cambi idea».

«davvero?...»

«sembri dispiaciuta. Andare di palazzo in palazzo a terrorizzare bambini ha forse iniziato a piacerti? Si direbbe che con te ci sia ancora qualche speranza...»

«se devo essere sincera, è il viaggio tra una casa e l'altra che io...» una folata di vento improvvisa la portò a sbilanciarsi leggermente, ma trovò prontamente un sostegno, stringendo con la piccola mano le lunghe dita pallide del suo rapitore «...apprezzo. Folate di vento a parte».

Eh no, mentre si camminava -con disinvoltura, a dire il vero: aveva capito che stare in luoghi alti le piaceva molto- sul cornicione di un palazzo, le folate di vento non erano proprio una buona cosa.

«ecco, bada di non finire a sfracellarti contro il suolo: mi servi viva, Shu Yin. Dimmi, non avrai per caso degli istinti suicidi?»

«sono nata dodici giorni fa, e dovrei già voler morire?»

"per quanto, sinceramente, non so cosa sia peggio tra morire od essere vittima di un incubo eterno" pensò la ragazza, camminando aggraziata lungo il cornicione "ogni bambino che Pitch spaventa è, per me, un passo in più verso quella fine...a meno che il piano di creare un legame con lui riesca, e questo lo persuada non solo a non farmi del male, ma anche ad ascoltarmi. Per fortuna che i bambini che credono in lui sono pochi, che Pitch non entra in una stanza a meno che non abbia finestre grandi, e che non abbiamo questa gran libertà di movimento: meno potere per lui, più tempo per me".

«cosa significa "dovrei già"? Forse ti sfugge, ma tu non dovresti mai voler morire. Inoltre hai la fortuna di essere nata immortale. Il mondo è pieno di esseri umani che darebbero tutto pur di avere ciò che tu possiedi» replicò l'Uomo Nero, che era in groppa ad Onyx.

«e cosa possiedo? Un ciondolo opaco e dei vestiti? Peraltro rubati in un negozio?» disse, con una punta d'ironia.

«sai che non parlavo di questo! E per quanto ancora intendi rimproverarmi, velatamente o meno, riguardo questa storia? Tanto più che l'ho fatto per te! Indossare un largo vestito bianco ed azzurro non è una buona idea se, come abbiamo deciso di fare questa sera, si testano equilibrio e possesso -o meno- della capacità di volare o compiere salti molto lunghi e molto in alto, com'è risultato essere per te. Sarebbe stato d'intralcio e, a dirtela tutta, non era il massimo neppure per andare a cavallo» la rivolse una breve occhiata «per non parlare del fatto che secondo me stai molto meglio vestita di scuro».

Shu Yin osservò il proprio riflesso su una finestra del palazzo accanto. Pur continuando a preferire il suo vestito, doveva ammettere che non stava male neppure con l'attuale mise: la maglietta accollata a righine grigie e nere con maniche a tre quarti ed i leggins neri lunghi rendevano più giustizia al suo corpo snello. Neppure farsi la coda di cavallo era stata una cattiva idea, e le ballerine nere le piacevano. «può darsi che sia come dici. E in ogni caso sui gusti personali non si discute».

«ricominci con i "può darsi"? Credevo di essere stato chiaro: basta con il "xiansheng", e basta anche con i "forse, magari, può essere, probabilmente"...e soprattutto i "può darsi"!»

«è una forma di cortesia per non rischiare d'indisporre l'interlocutore con le proprie affermazioni, ma non la uso di proposito, mi viene spontaneo».

«ti viene spontaneo con me, vorrai dire. I miei Incubi ti hanno sentita parlare diversamente, quando eri con Calmoniglio, e non venirmi a dire che fai così perché ci conosciamo da poco: siamo insieme da otto giorni, mentre con lui ne hai trascorsi solo tre. E in fin dei conti non ti ho torto un capello».

"questo perché non ci sei riuscito" pensò la ragazza "credi che me ne dimentichi? Ti sbagli. È vero, avresti potuto trattarmi molto meno umanamente di come fai, forse abbiamo dei punti in comune e non sembri del tutto privo di sentimenti, ma questo non fa di te una bella persona".

La Luna DorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora