"Grazie per esserci stato." dico a Logan.
"Ci sarò sempre quando ne avrai bisogno." dice.
Lui stava partendo di nuovo, credevo che sarebbe rimasto.
"Resta." gli dico supplicante.
"Ne abbiamo già parlato, non posso!" dice come se sapessi il motivo.
"Spiegami il perché! Io credevo che tu ci tenessi a me..." gli dico delusa e triste allo stesso tempo.
"Io ci tengo moltissimo a te, è per questo che non posso restare. Quando avrai bisogno di me io ci sarò, te l'ho promesso. Ricordi?" dice per convincermi.
"Logan, ma io ho bisogno di te qui!"
Senza di lui non posso superare tutto questo."Non posso proprio, devo andare, perderò il treno!" dice guardando il suo orologio.
"Non ti lascerò andare finché non mi dirai il motivo!" dico, mettendomi davanti a lui per non farlo passare.
"Eleonor...ti prego, devo prendere quel treno..." dice guardandomi dritto negli occhi.
"Dimmi perché!" dico alzando di più il tono della voce.
Sembra che lui si stia innervosendo, ma non mi importa, voglio sapere qual'è il valido motivo che lo allontana da me ogni volta.
"Vuoi saperlo davvero?"chiede.
"Sì." dico sicura.
Sospira.
Dopo un po' che ci guardavamo mi dice tristemente: "Non riuscirei a sopportare di vederti morire..."
Mi dà un bacio sulla fronte e poi si allontana per salire sul treno._ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
All'inizio vivevo una vita apparentemente normale, ero una bambina allegra e spensierata come qualsiasi altra, non avrei mai pensato che la mia vita avrebbe preso una piega diversa.
Quando ero bambina vivevo a casa mia con mia mamma, che non è mai stata molto presente, mio fratello Chris, a cui ero legatissima, e a mio nonno, che mi faceva da genitore, oppure stavo da mia nonna insieme a due miei amici: Logan, il mio migliore amico e Dylan.
Quando stavo a casa mia giocavo molto con mio fratello, più grande di me di 5 anni, oppure guardavo mio nonno che si esercitava.
Mio nonno aveva un segreto, che solo io e mio fratello sapevamo.
Lui aveva dei poteri magici.
Lui avvertiva i pericoli da molte distanze, grazie a questo potere riusciva a prepararsi e salvarsi, ma man mano che invecchiava i suoi poteri funzionavano sempre meno.
Quando, invece, stavo da mia nonna, la aiutavo in casa oppure parlavo e giocavo con Dylan e Logan.
Un giorno però la mia vita cominciò a cambiare.
Avevo dodici anni, era primavera, me lo ricordo benissimo, stavo parlando con Dylan.
"Dov'è finito Logan?" chiesi, non vedendolo.
"Non te l'ha detto?" mi guardò stupito.
Cosa dovevo sapere?
"Logan si trasferisce." disse Dylan triste.
"Sta preparando le sue cose per andare via, suo padre lo verrà a prendere tra poco."
Non potevo credere che Logan non me lo avesse detto...
Corsi dentro casa con le lacrime che mi rigavano già le guance.
Appena mi vide capì che lo avevo scoperto.
"Dimmi che vai solo via da questa casa e che non lasci la città. Oppure dimmi che tornerai e che questo non è un addio." dissi con un filo di voce.
Lui abbassò lo sguardo, era quello che temevo.
Senza neanche dargli tempo di parlare, lo abbracciai forte, più forte che potevo, lui accarezzò i miei capelli castani, lo faceva sempre quando ero triste, quel gesto mi faceva sempre stare meglio.
"Vengo con te." gli dissi, ero sicura di aver bisogno di lui.
"Non puoi. Devi restare con tuo fratello e tuo nonno. Ti penserò sempre, non ti dimenticherò, non potrei mai farlo." disse anche lui, visibilmente triste.
Sentimmo suonare il campanello, era suo padre, non volevo che partisse, ma non potevo fare niente per impedirlo.
Prima di salire in macchina si girò verso di me, mi abbracciò e mi sussurrò delle parole all'orecchio.
Non le dimenticherò mai.
"Ti prometto che ci rivedremo. Ci sarò sempre quando avrai bisogno di me. Non è un addio, ma un arrivederci." quelle parole mi rassicurarono per il momento, ma quando vidi partire la macchina, piansi come non avevo mai fatto prima.
Avevo perso una parte di me, la più importante.
Dylan provò a restare qui in Inghilterra, ma non era il suo posto e poi senza Logan non era più la stessa cosa.
Si trasferì anche lui, andò a vivere in Egitto, dove viveva la sua famiglia.
Quando andavo dalla nonna ero sempre molto triste, avevo un vuoto, mi mancavano i miei amici.
Mio fratello vedeva che ero giù di morale e cercava in tutti i modi di consolarmi, apprezzavo quello che faceva, ma non avevo più amici, mi sentivo tanto sola e purtroppo niente poteva cambiare le cose.
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Spazio Autrice
Spero che la storia vi stia iniziando a piacere.
Eleonor vorrebbe essere forte, ma è un personaggio di natura debole e non sarà la prima volta che piangerà, magari piangerete anche voi leggendo...
- missxweasley
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For Love
RomanceEleonor non è una ragazza come le altre, vive una vita normalissima fino ai nove anni, un avvenimento per lei devastante cambierà tutto. Si farà molti nemici e la sua vita e quella delle persone che le stanno vicino sarà in pericolo diverse volte. L...