CAPITOLO 12

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Adam
Non ero mai stato così agitato ad andare ad un ballo scolastico, stavo già sudando prima di vestirmi e anche se avevo fatto la doccia poco prima decisi di farne un' altra per rilassarmi. Uscito indossai il mio smoking, mi guardai allo specchio e mi sistemai i capelli con un po' di gel che però lasciò comunque un ciuffo ribelle anche se mi ero tagliato i capelli restavano indomabili, odio i ricci. Per fortuna "mio padre" non era in casa e non avevo intenzione di tornare questa notte, sarei andato a casa di Noah un ex amico di James ma decisamente più intelligente e un buon amico.

Sentì suonare il clacson e capì che era Noah venuto con la macchina, scesi velocemente le scale ed entrai in auto.

-Pronto Green a farti metà scuola?-

-Diaz lo sai che non sono il tipo.-

-Odio quando mi chiami con il cognome- disse accendendo il motore, fece una smorfia e io iniziai a ridere per la sua strana faccia. È il classico ragazzo che gioca a football, capelli castani, occhi nocciola e gran muscoli ovviamente va pazzo per le ragazze.

-Siamo arrivati, guidi tu al ritorno?-

-Si tranquillo Noah puoi bere quello che vuoi.- sapevo che me l'avrebbe chiesto.
Entrammo dentro alla palestra della scuola che era stata allestita per l' evento, non sembrava neanche la nostra palestra. 

-Una bella pollastrella a ore 3 vado a conoscerla, a dopo Adam.- disse Noah lasciandomi da solo senza darmi neanche il tempo di guardare chi ci fosse, avevo riconosciuto il gruppo con cui stavo di solito a scuola ma non avevo voglia di passare con dei montati che parlano solo di football, Noah è diverso alla fine è un bravo ragazzo. 
Mi diressi verso il bancone del bar e mi sedetti ordinando una birra, eravamo a inizio serata una birretta non mi avrebbe fatto nulla.
Per fortuna quelli che avevano organizzato la festa erano riusciti a recuperare gli alcolici se lo avessero saputo i professori ci potevamo scordare di fare i balli d' istituto. Passai molto tempo a guardare la pista da ballo senza alzarmi dalla sedia finché non la vidi entrare nella palestra e a quel punto non gli staccai gli occhi di dosso, "Wow" pensai, si sentì osservata e si avvicinò.

-Vale ancora il passaggio a casa vero?- si era seduta di fianco a me e stava sorridendo ed era una favola con quel vestito che fino alla vita era stretto poi si apriva nella gonna e faceva intravedere le sue splendide gambe e..."Smettila di sbavarle dietro, vuoi solo fare sesso con lei" 

-Certo.- le offrì qualcosa da bere, subito non accettò ma riuscì a convincerla, era agitata come stranamente lo ero anche io, solo lei mi faceva questo effetto.

Angolo Autrice: è iniziato il ballo chissà cosa succede dopo😏 sperate sperate comunque posterò più spesso perché ho già scritto vari capitoli. Che ne pensate?




























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