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Era a casa sua, con sua madre e suonó il campanello, andó ad aprire e vide che c'era Cameron, lo fece entrare poi salí e andó in camera sua per mettersi una felpa e vide Cole. Come? Impossibile, scese le scale e vide che Cameron non c'era ma c'era solo Cole, uscí di casa e vide che ogni singolo passante rispecchiava l'aspetto di Cole -- Warren ammetti la realtà --
--tu non puoi... no... Non voglio questo-- Cole si avvicinò a lei -- mai giudicare un libro, dalla copertina, anche se la copertina può essere accecante --
-- c...cosa? - il ragazzo si avvicinò, i loro corpi si toccavano -- sei pazza di me, Warren -- lei lo spinse via -- ti sbagli -- Cole sorrise -- ma come? --
-- tu non sei reale -- lo toccó come si tocca un diamante prezioso guardando la sua mano e non lo sguardo del ragazzo -- Non sei reale -- si ruppe come vetro, non si possono rompere le persone ma lui si ruppe in piccoli pezzi che sparirono.
Madison si alzò di scatto era come svegliarsi da un incubo, era in un posto a lei sconosciuto poi si ricordò era veramente in un posto a lei sconosciuto. Le venne in mente il viaggio all' interno del treno e si sentí precipitare. Guardò l'orologio 6:15, mancava ancora un po' alle otto quindi decise di ritaddormentarsi.

- sveglia - una voce dolce tentò di svegliarla
- altri cinque minuti mamma... -
- beh non pensavo di essere paragonato a tua madre... -
- chi sei? - aprì gli occhi e vide Cameron appoggiato sul suo letto - Cameron! - lo trascinó sul letto con un abbraccio - ehi piano mi fai male -
- Scusa mi ero dimenticata... - Cameron si avvicinò alla ragazza e facendo scivolare le mani sui suoi fianchi le fece il solletico - ancora... no... io ti uccido... -
- che cattiva - Madison cercò di dimenarsi invano, Cameron scoppiò a ridere e le bació la mano, rimase sorpresa da quel gesto, ma la rendeva felice. Madison poteva sentirlo respirare, sentiva il calore della sua pelle e il profumo di fresco che emanava. I loro occhi si incrociarono di nuovo.
- Ci pensi che siamo ancora qua? -
- a volte mi stupisco anche di me stessa. Come stai? -
- Jennifer mi ha dato un liquido bluastro e poi dopo poco non vedevo più nulla - Mad trasalí. Cameron se ne accorse e la tranquillizzó. - poi però sono stato bene, mi ha iniettato una cosa e... Non ti dico il male. Ma diceva che serviva a prepararmi per il veleno di Ifrit... è stato come un vaccino ma più doloroso -
- io non sopporto gli aghi... se dovesse capitarmi... non lo so... -
- Bradley voleva parlarti -
- si... prima sono scappata, gli devo delle scuse... sai dov'è? -
- era in infermeria quando sono venuto qui perché gli si erano sporcate le bende che Eathan gli aveva messo -
- Se ti lascio qui mi prometti che non ti farai uccidere? - Cameron sorrise.
- beh posso provarci... - Mad si alzò dal letto e si dresse in infermeria, non conosceva il posto quindi di perse, udí delle voci e decise di avvicinarsi, provenivano dalla camera 52 - Eathan Non posso, la fuori Alexander sta mandando centinaia di Ifrit ad attaccarci... E Madison è la nostra unica speranza - mi ha chiamata per nome? Pensó la ragazza, lo conosce allora - Cole, non mi interessa, devi andare tu, non è pronta -
- la preparo io, non te ne pentirai -
- mi fai impazzire quando fai così... se il Distretto venisse a scoprire ciò che ti sto concedendo... - Madison incianpó - Chi c'è la?Jennifer? -
- Eathan, senti devo andare, ti ringrazio, ciao - lo abbracció dandogli tre pacche sulla schiena, si come gli abbracci che si danno di solito i ragazzi. Madison scappó via, e trovò l'infermiera, sgattaioló dentro e notò Bradley immerso in un sonno profondo. Madison si avvicinò lentamente al letto e si appoggiò delicatamente, Cameron aveva detto che doveva cambiare solo delle bende ma allora perché era li? Si sentirono dei passi - Warren... sei qui credevo fossi.. - lo interruppe
- no, sono qui ormai da tempo, non mi sono mai mossa... mai... -
- o...kay. Alle otto. Ricorda - Madison sospiró, si era tolta un peso - Ci saró -
Cole un po' confuso continuó per la sua strada. - Mad? - una voce assonnata fece voltare di scatto lo sguardo di Madison - Bradley! Sei sveglio... io ti devo delle scuse... ecco prima sono corsa via... Non - la interruppe - tranquilla, non me la sono presa -
- oh. Okay. Cameron aveva detto che ti dovevo solo cambiare le bende... Come mai sei qui? - il ragazzo si alzò e si mise seduto - Jenn ha detto che ci sarebbe voluto tempo per riprendermi dal veleno... in realtà ne era entrato un po' in circolo e mi ha dovuto medicare -
- ah capisco. Senti tra poco sono le otto, dobbiamo incontrarci con gli altri nella stanza 39, ce la fai tu? -
- si non ti preoccupare, aiutarmi ad alzarmi - Madison fece ció che gli disse - attento - si incamminarono in direzione della stanza di Madison quando incontrarono Grayson - ciao Madison, senti a lui ci penso io, Cameron ti sta aspettando -
- oh grazie mille Grayson - si allontanò correndo verso la sua camera. Varcó la soglia e vide Cameron steso sul letto con gli occhi chiusi, dormiva beato come un bambino. Madison si avvicinò - è tardi - Lui sorrise - Non sto dormendo, stavo cercando di dormire ma mi è impossibile -
- Sono ormai le otto, andiamo? - Cameron si alzò - andiamo -

Universes - Angeli Bianchi [ANTEPRIMA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora