La stanza 39 era immensa, grandi tende bianche di pizzo decorate ornavano le finestre enormi, il centro della stanza era vuoto ma vicino a una parete si ergeva un camino di mattoni, maestoso ed elegante allo stesso tempo, con davanti un tavolino basso e delle poltroncine e un divano intorno. C'era il fuoco che scoppiettava e nelle poltroncine erano seduti Jennifer, Grayson e Eathan mentre sul divano erano seduti Cole e Bradley - ciao... scusate questo qua stava dormendo - indicò con un cenno del capo Cameron - ah davvero? Se la metti così... - una voce lo interruppe - sedetevi - era Eathan. I ragazzi si avvicinarono al divano per poi accomodarsi. Eathan si alzò - allora... dobbiamo dirvi molte cose, innanzitutto sappiate che voi siete a conoscenza di poche cose sulla vostra vera naura, Madison tu hai delle potenzialità che non sai di avere, qualcuno deve fartele sfruttare con dell'allenamento, intanto che non ci sarà un insegnante classificato ti dovrai accontentare di Cole, per te va bene? - No. Pensò - si, credo - come? Non riuscí ad uscirle altro dalla bocca. Cole accennó un sorriso - Ora Cameron, tu non sai di avere della particolare maestria per le arti marziali, dovrai svilupparle con l'allenamento anche te, ti aiuterà Jennifer - la ragazza sorrise a Cameron che ricambió - e Bradley, tu hai una mente incredibile, all' interno della tua mente ci sono schemi, progetti, tattiche a livello mondiale, si può dire che con la tua mente si possano raggirare le difese del pentagono in meno di cinque minuti, a te penserà Grayson - Bradley era un po' spaesato ma si rassicuró dopo poco - Ora voi vi starete chiedendo chi siamo noi, vi presento Jennifer, fa da diversivo per le missioni più... diciamo che sa cavarsela se si tratta di cimici - Madison si alzò - aspetta... in che senso? Cioè quando voi andate in missione lei fa da diversivo? - Grayson intervenne - beh certo siamo una squadra... ognuno ha il suo compito, lei è una parte importante del puzzle, senza lei non potremmo fare la metà delle cose - Eathan ricominció - poi c'è Cole, si riesce ad aggrappare a qualunque cosa e dico QUALUNQUE, ci aiuta per le missioni più riservate, ma anche nelle altre se la cava bene, poi c'è Grayson è un Hacker, riesce a riprogrammare la sorveglianza, a tenere d'occhio i cattivi e soprattutto a fare in modo che chi opera non rischi mai di farsi scoprire. Poi ci sono io, sono quello che gestisce le missioni, vi fa ottenere tutto il materiale, le armi, le medicine e quello che controlla voi, siamo spie quindi ciò che viene detto qui, rimane qui. Intesi? Ah e quasi mi dimenticavo, Alexander e una persona molto potente, è in grado di mandare gli Ifrit in ogni universo, vuole creare una nuova razza che sia potente, immortale e affascinante, per questo ha bisogno degli anelli, ci sono sette anelli nei sette Universi e noi dovremo impedirgli di prenderli e per questo abbiamo bisogno di voi. Se riuscisse a prenderli, se finissero nelle mani sbagliate, sarebbe un casino, veramente. Ogni abitante dell' universo perderebbe al sua identità, i ricordi, la memoria, in pratica diventerebbe un universo abitato da macchine. Ogni anello, in ogni universo si trova in un punto nascosto, accessibile solo al nostro mondo, che mondo? Il mondo angelico. C'è un barriera invisibile, uno spazio che si trova sulla superficie della terra che se venisse attraversato da un mortale, non produrrebbe alcuna modifica alla realtà del mondo angelico. Una di queste città è Blackhills, si e l'anello è in questo Hotel, per questo gli Ifrit hanno attaccato Cameron e Bradley. Allora, siete dei nostri? - Cameron si alzò - abbiamo scelta? - Cole stava giocherellando con un filo di lana quando parlò senza alzare lo sguardo - Non credo - Madison si alzó nuovamente - di cosa diavolo state parlando? Ifrit, hacker, spie... Ma state bene? - Cole sempre con lo sguardo chino rispose alla ragazza - Warren, sappiamo quello che stiamo dicendo okay? Ora perfavore siediti - la ragazza spaesato annuí e si sedette. I tre ragazzi si guardarono e parlarono in coro - Ci stiamo - A Eathan si illuminarono gli occhi - perfetto, iniziamo domani - Cole si alzò e si diresse verso l'uscita andando a sbattere contro Madison come se non l'avesse vista e si fermò per sussurrarle all' orecchio - sono felice della tua scelta Warren - poi proseguì uscendo dalla stanza. Perché deve essere sempre così stuzzicante? Jennifer si alzò e si diresse verso l'uscita - vado anche io, domani devo applicare una teoria di lanci con Grayson - il ragazzo in questione si alzò - vado anche io, domani sarà una giornata stressante - i due uscirono uno dopo l'altro dalla porta. Bradley e Cameron che ancora non erano guariti del tutto uscirono dalla stanza senza parlare. Madison si alzò ma prima che potesse uscire dalla stanza Eathan la fermò - Mad, posso parlarti? - lei si voltò - certo, dimmi -
- prima, sapevo che eri tu... ti ho vista... - la ragazza sgranó gli occhi - c...come hai fatto? - il ragazzo si portò una mano sulla testa - è complicato... diciamo che posso sentirlo - la ragazza fece un passo - ecco sapevo che tu lo avresti fatto - Madison diventó pallida - sei un chiaroveggente? -
- a dire la verità non lo so... Ma è da quando sono nato che ho delle visioni se così si possono chiamare, sono in grado di predirre il futuro a breve termine - lei si avvicinò e gli posò una mano sul braccio - ma è bellissimo... puoi sapere molte cose, impedirle e... -
- Non per me, Madison. Mi perseguita. Come pensi che sia sapere ogni cosa che succede alle persone che ti stanno intorno senza poterlo impedire? -
- tu... gli altri non lo sanno vero? -
- no... -
- perché lo stai dicendo a me? -
- perché tu mi sembri diversa -
- puoi fidarti di me, stai tranquillo - lei gli appoggiò una mano sulla spalla.
Il ragazzo si voltò e lei ritrasse la mano e poi disse - Ora... forse è meglio che vada... a domani... - poi si diresse verso la porta. Lui le afferrò un braccio e la scrutó con i suoi occhi color nocciola - Madison, io mi fido. Non dirlo ad anima viva, anche perché se lo verró a scoprire per te sarà la fine e credimi, non scherzo -
Lei addolcí lo sguardo - l'ho già dimenticato. Poi uscí. I corridoi di quell' hotel sembravano maestosi e piccolissimi allo stesso tempo. Erano bui, freddi, persino un po' terrificanti e così tremendamente uguali, perdersi era molto facile. Arrivò nella sua camera e vide Cole. Di nuovo.
-Warren, ce me hai messo del tempo...-
- prima di tutto devi smetterla di comparire come i killer negli horror, sai è un po' inquietante, poi, perché sei qui? -
- Touché. Ad ogni modo, domani mattina ti voglio alle sette in punto nella camera 11 che poi sarebbe la palestra, un minuto dopo e scordati l'allenamento -
- mh... dovrei convincermi di alzarmi presto per vederti già alle sette di mattina? Che incoraggiamento wow -
Il ragazzo si avvicinò a lei - non sei felice di avermi tutto per te? - lei lo respinse con un dito - buonanotte - lo accompagnò alla porta, il ragazzo accennó un sorriso e poi una volta fuori dalla stanza la ragazza gli chiuse la porta in faccia. - buonanotte Warren... - quelle parole leggere erano calde, contenevano molti sentimenti che sembravano essere rimasti molto tempo a prendere la polvere in una parte remota della mente del ragazzo. Madison era in grado di sentire la sua presenza anche con la porta serrata. Dopo poco una volata di vento la travolse e lei capì che se n'era andato. Si svegliò dai suoi sogni ad occhi aperti, se così si possono chiamare e si lanciò sul letto stremata, non aveva un pigiama come faceva a cambiarsi? Rimase vestita e si appisolò continuando a pensare a lui.
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Universes - Angeli Bianchi [ANTEPRIMA]
RandomMI SONO ACCORTA CHE LA STORIA, DA LEGGERE SU WATTPAD SAREBBE STATA MOLTO PESANTE PERCHÉ SI TRATTA DI 65 pagine A CAPITOLI. QUINDI LA POSTERÒ SPEZZATA E POI INTERA CON CORREZIONI ECC, SCUSATE SE QUALCOSA NON SI CAPIRÀ :)