Capitolo XVII

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Attimilata [at-ti-mi-la-ta] s.f. : definizione comunemente attribuita all'insieme di azioni dannose o potenzialmente tali compiute, a volte, da Atticus e Millaray -alias Cecilia del Sol- nei momenti di completa ubriachezza. Tale termine venne coniato nei primissimi anni della fondazione dello Stato indipendente di Conca De El Sol quattro secoli or sono, eppure ad oggi non risulta essere ancora caduto in disuso.




«ditemi che vi siete limitati a trascorrere una prima notte di nozze come si conviene e non avete fatto nient'altro».

I due neosposi dai volti sbattuti si scambiarono un'occhiata.

«ditemi che non ne avete fatta una di quelle» incalzò Ljuba «ditemi che, una volta finiti i festeggiamenti, siete rimasti sempre nella vostra stanza e non avete fatto un'attimilata!»

Cecilia si passò una mano sul volto borbottando qualcosa in spagnolo, mentre Atticus si decise ad alzare gli occhi viola arrossati verso Ljuba.

«ti do un consiglio da amico, Lju...se il giorno delle tue nozze Bacco ti regala una bottiglia della sua "riserva speciale", non berla!»

La russa li squadrò con freddezza. A volte, pur sapendo che gli altri del gruppo avevano la sua stessa età, gli sembrava di avere a che fare o con dei bambini o con degli adolescenti soggetti ad attacchi di cretineria. Assurdo. Proprio loro due, che più di tutti avevano voluto quella guerra, si mettevano a fare idiozie! Perché, perché dovevano comportarsi da stupidi quando invece non lo erano?! Perché darsi ad un'attimilata di chissà quale genere?!

«Shostakovich! In quale universo parallelo secondo voi darvi alle attimilate in un momento simile era una buona idea?!»

«in nessuno! Ma credo che, dopo aver finito una bevanda altamente alcolica aromatizzata con nettare ed ambrosia, più o meno tutto sembri una buona idea!»

Ljuba aveva capito che c'era qualcosa che non andava appena, uscendo in terrazza a quell'ora -le cinque del mattino- aveva visto i suoi due "fratelli" pallidi, smunti e vestiti solo con delle lenzuola in seta nera che difficilmente si sarebbero potute trovare a Punjam Hy Loo.

Ed ora aveva paura di venire a conoscenza della provenienza di queste...o meglio, aveva paura di sentir confermare i suoi sospetti su quanto i due potessero aver fatto fino alle due e mezza di quella notte, prima di andarsene ancora altrove per smaltire la sbronza.

«senti, lasciamo perdere lo que es successo prima, ok? Tenemos que anticipare l'attacco al Polo Nord» disse Cecilia «non solo l'Innominato sa de el matrimonio -y non per colpa dell' attimilata- ma yo siento que es...potente. Molto. Más que cuando ha attaccato i Guardiani l'ultima volta» aggiunse, con un gesto della mano che fece intendere "molto, molto di più" «yo no se como es posible, a meno che non abbia rubato potere a qualcuno di molto molto forte».

D'accordo, tutto ciò faceva passare l'attimilata in secondo piano. Trovarsi ad affrontare un Uomo Nero potente come forse non era mai stato era qualcosa di imprevisto e, se questi era a conoscenza del matrimonio, era facile che stesse per venire lì a tentare di ucciderli tutti.

Vero, sarebbero stati quasi in duecento contro uno solo ma, primo, da quando le persone avevano smesso di credere in loro i "concasoliani", per potenti che fossero, contrariamente a Black non erano più al massimo e, secondo, al momento erano quasi tutti ubriachi fradici, tanto che molti erano crollati a terra. Anticipare l'attacco al Polo Nord? Si poteva anche fare, ma solo dopo qualche ora, per la stessa ragione per cui al momento l'idea di vedersela con Pitch non era ammissibile.

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