Capitolo 3: Pirati

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Come già accennato Naboo era il pianeta più sicuro considerata la situazione, ma alcune volte il fato può essere... sorprendente.
La duchessa stava passeggiando tra le grandi canne che si innalzavano nel giardino accanto al vecchio palazzo della Senatrice Amidala, quando all'improvviso un rumore assordante la fece svegliare dallo stato di tranquillità in cui era immersa.
I cloni erano a pochi metri da lei, per assicurare il massimo della sicurezza, quindi l'accerchiarono e si misero in posizione da combattimento.
A qualche kilometro di distanza si poteva scorgere una nave piuttosto grande, ma anche abbastanza rovinata.
I cloni si apprestarono a portare Satine verso casa, ma lei era curiosa; conosceva in qualche modo quella nave e voleva essere sicura di sapere cosa fosse.
"Fermi, voglio vedere..." i cloni si sorpresero e provarono a dissuaderla dalla voglia.
"Duchessa, dobbiamo proteggerla. Potrebbe essere pericoloso" ammise il soldato Jesse.
"Solo un momento." Satine sospirò e strinse gli occhi cercando di scorgere delle persone scese da quella nave.
Quelle non erano vere e proprie persone, forse più creature.
Più si avvicinavano, più Satine era curiosa e più i cloni cercavano di proteggerla da ogni possibile rischio.
"Duchessa, forse è il caso di andare" disse uno dei tanti soldati.
"Pirati." sorrise Satine, molto più che sorpresa dalla loro visita.
All'improvviso qualcuno sbucò da dietro l'agglomerato di cloni che circondavano la duchessa, e urlò: "Duchessa Satine!".
I soldati si voltarono impauriti e seri e gli puntarono i fucili contro.
"Hondo Ohnaka."
"Duchessa Satine." il pirata sorrise in modo astuto e si inchinò.
"Mi era arrivata notizia che voi foste morta." disse, alzando un sopracciglio.
I cloni divennero più pronti che mai e Satine li spostò, provando a tranquillizzarli.
"Ogni notizia ha sempre qualcosa di vero."
"Voi siete qui davanti a me, duchessa."
"Non significa che io sia viva."
Hondo si compose e sussurrò un: "Capisco."
"Cosa vi porta qui?"
"Diciamo che non mi fido mai dei giornali!" e sputò una risata infida.
"Come conoscevate la mia presenza qui, su Naboo?"
Il pirata fece un sorrisino e giocando disse: "L'ho percepita."
Il cuore di Satine esplose per un attimo, pensando al suo amato.
Una ragazza da occhi blu e chioma castana sbucò da dietro Hondo, squadrando Satine.
"Oh, lei è la mia nuova recluta. Osiris"
"Giusta scelta del nome, immagino."
Hondo rise amaramente e accarezzò la testa della giovane pirata.
"Osiris era la dea della morte nell'antico Egitto." Satine mormorò.
"Lo è anche adesso, dentro di lei."
Osiris rise e girò intorno al gruppo di cloni.
"Immagino che non sarà l'ultima volta che vi vedrò, ragazza."
"Assolutamente no."

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