Capitolo 20: Preparazione!

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-Allora, ci dobbiamo dividere, alcuni devono cucinare e altri pulire- ci avvisa Cameron

-Io cucino- scelgo io, ma non perché mi piaccia cucinare, bensì perché non mi va di pulire!

-Io pulisco, la cucina non fa per me- dice Ale

-Pulisco anche io- risponde Saul

-Giovanni tu cucina con Tara, intanto io vado a fare un servizio. Non fate troppi casini- dice Cameron uscendo. Ale e Saul vanno in soggiorno e io e Giovanni rimaniamo soli.

Imbarazzo totale.

-Allora, cosa...- prova a dire, ma io lo interrompo –ho fame- apro il frigo e tiro fuori gli affettati, poi vado in cerca di un po' di pane e alla fine metto i due ingredienti insieme. Mi siedo e mangio. Guardo Giovanni e sta ridendo come un pazzo.

-Che ti ridi?- lui scuote la testa e risponde -Anche io ho fame- si avvicina verso il disordine che ho lasciato io e si fa un panino. Dopo che io ho divorato il mio, ne faccio altri due e li porto a Saul e Ale.

-Avete fame?- chiedo

-Direi- risponde Ale mentre si avventa sul panino più grande. Saul prende l'altro e io torno alla mia postazione.

-Cosa dovremmo fare?- chiedo

-Cucinare-

-Molto simpatico-

-Lo so, comunque sul serio, dovremmo fare l'impasto della pizza-

-Ma non la possiamo ordinare la pizza?-

-No- dice mentre prende gli ingredienti

-Allora, ti insegno a farla. Prendi la farina, fai una specie di vulcano, fai un foro e ci metti, all'interno, il lievito sciolto con l''acqua. Poi impastiamo un po'. Vuoi fare tu?- chiedo

-Facciamo insieme- risponde mentre appoggia le sue mani sulle mie.

-Devo andare in bagno fai da solo- dico accarezzandoli i capelli con le mani sporche. Vado verso il bagno e non so se pentirmi di essere venuta o se esserne contenta. Mi arriva un messaggio da un numero privato: "Ci verrai?". Me ne ero dimenticata, non so cosa fare, ma non rispondo.

Ritorno in cucina e, con l'aiuto di Giovanni, finiamo l'impasto e lo mettiamo in un contenitore per farla lievitare.

-Prepariamo i tramezzini?- mi chiede

-Sì!- rispondo mentre Cameron rientra nella stanza, ma questa volta non è solo.

-Sara che ci fai qui?- urlo

-Siamo venute a dare una mano, lei è Clara! Clara lei è l'esaurita di mia sorella- risponde

-Piacere! Tu chi sei?- dice Clara

-Io?- domanda Giovanni

-Sì tu-

-Giovanni, piacere- risponde stringendole la mano

A questo punto mi chiedo se sono esageratamente nervosa di mio o se sono circondata da maestri del far venire i nervi. Sgancio un mezzo sorrisetto forzato e prendo il pane dei tramezzini.

-Allora, Sara e Clara voi fate quelli con il salame, Giovanni, io e Cameron facciamo quelli con il prosciutto- dico

-Io vado ad aiutare a pulire- scappa Cameron

-Tara, dato che sono allergica al salame ti va di fare scambio?- chiede Clara. Io stringo i pugni e sorrido

-Tranquilla non lo devi mangiare, magari tu metti la maionese e Sara mette il salame- sorrido di nuovo e guardo Giovanni che mi sussurra –gelosetta- io faccio una smorfia e mi giro perché credo di essere diventata rossa.

Primo panino, secondo, terzo, ottavo, dodicesimo, ventitreesimo, quarantaduesimo... non finiscono più, sono stanchissima e le mie mani sono piene di maionese.

-Aspetta un secondo, mi lavo le mani e continuiamo- dico a Giovanni

-Tara, se sei stanca...- dice Clara, ma prima che finisca la frase io rispondo –No no, tranquilla, non sono stanca, anzi-

Giovanni si avvicina a me e si lava le mani anche lui.

-Proprio non la sopporti!- mi sussurra

-Proprio per niente- rispondo

Poi ci rimettiamo a lavoro e finiamo di fare i panini. Entrano Saul, Ale e Cameron.

-Noi abbiamo fatto- ci avvisa Saul

-Noi? Io ho fatto- lo corregge Ale, tutti ridiamo

-Voi avete finito?- chiede Cameron

-Per ora sì- rispondo

-Venite di là, vediamo un film fino alle 6?- domanda Cameron

-Sì- andiamo tutti in soggiorno e ci sediamo sul grandissimo divano in pelle bianco. Io sono seduta vicino Ale e Cameron

-Cam, perché non vuoi che venga Giorgia?- chiedo

-C'è bisogno che te lo spieghi?- mi risponde

-Lo so, ti posso capire, ma...- mi ferma

-Tara, per favore-

-Perché mia sorella è qui?-

-Tara basta, vedi il film-

-Dai-

-Le ho incontrate per strada e, dato che conosco bene Clara, le ho chiesto di venire! Ora possiamo vedere il film o mi devi chiedere altro?-

-No, tutto qui- rispondo

Clara, non l'ho mai vista. Com'è possibile che io non conosca le amiche di mia sorella. C'è qualcosa che non quadra.

Persa nei miei pensieri non avevo neanche dato un'occhiata a come si erano seduti gli altri. Partendo da destra c'è Ale, io, Cameron, Sara, Saul, Clara e Giovanni. Ci sto un pochino male. Come può una ragazzina di sedici anni, in pochissimo tempo, essere al centro dell'attenzione? Inutile dirvi quanto io sia agitata, i miei respiri sono pesanti, graffio la pelle del divano e ho gli occhi serrati. Con la coda dell'occhio sbircio cosa stanno facendo quei due e noto che Giovanni a un braccio intorno le spalle di quella tizia.

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