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Quella sera avevo litigato con il mio ragazzo, Michael.
La mia amica mi aveva invitata ad uscire, siamo andate in discoteca, anche se a Michael dava fastidio se andavo in discoteca senza di lui, a ma a lui non importa più di me, no?

Raccontai tutto alla mia amica quando ci sedemmo nelle sedie comode e bianche della discoteca.

"Ragiona...ci perdi tu e ci perde lui. Quindi? Che senso ha? " Iniziò lei.
"Non riesco...non riesco più a sopportarlo. Davvero."
"Non dire così, lui vuole aiutarti."
"Aiutarmi? Così? Ricattandomi? Dicendomi che sono una stupida bambina che si fa sempre mettere i piedi in testa?"
"Daisy, ma che stai dicendo? Cosa?"
"Non riesco più a stare con lui, davvero, basta."
"Lui vuole aiutarti Daisy...è vero, è un.." Non la lasciai finire.
"Lui è una testa di cazzo, ecco cos'è."
"Ok, è una testa di cazzo, hai ragione."
Beep beep.
Il mio telefono suona. E' lui.
"E' lui?" Chiese la mia amica.

"Sì." Risposi fredda.
"Leggi."
"Io faccio così perchè ci tengo..." Lessi.
Feci una risata ironica.
"Lui ci tiene a me, lui ci tiene?" Ancora risi.
"Voglio dire, se davvero lui ci tenesse non farebbe così."
"Appunto."
"Fagli capire che se lui fino adesso ha provato a cambiarti, ha provato a farti ribellare, ha provato a farti lottare e tu ancora non ci sei riuscita, non può lasciarti...non può lasciarti per questo.."
Iniziai a piangere coprendomi il viso e lasciando perdere il mio trucco ormai sbavato.
"Deve capire che è l'unica persona che può cambiarti...non puoi cambiare subito...ci vuole del tempo. Se va via? Tu? Tu che fine fai? E lui? Come ti ho già detto ci perdete entrambi. Tu perdi una persona a te cara, l'unica che ti fa stare bene...e lui perde una persona che gli sta accanto anche dopo aver scoperto il suo lato peggiore, quello più oscuro, spaventoso.
E adesso basta piangere tesoro...ma questo devi essere tu a dirglielo.
Metti da parte l'orgoglio, metti da parte tutto...e parlagli."
Alzai gli occhi e guardai la mia amica che mi stava accarezzando i capelli.
"Voglio bere." Mi alzai e andai verso il bancone.
"Daisy!" La mia amica mi chiamò, ma io la lasciai perdere. Volevo bere e dimenticare tutto.
Cloe mi raggiunse e mi guardava mentre iniziavo a bere il primo bicchiere di cocktail.
"Daisy solo questo." Ok, era incazzata.
"No, voglio dimenticare tutto." Ne presi un altro, un altro e un altro ancora.
"Daisy, basta!" Cloe mi fermò al sesto.
Ero già ubriaca, vedevo tutto doppio.
Cercai di toccare il viso della mia amica ma non riuscivo. Scoppiai a ridere.
"Ti conviene portarla a casa, non è un posto sicuro questo." Consigliò il ragazzo dietro al bancone, nonché quello che mi ha dato da bere.
"Io non ho la patente e siamo solo noi due...non posso farla guidare in questo stato" Risposte la mia amica mentre io ero letteralmente buttata addosso a lei ridendo.
"Io sono in grado di guidare!" Dissi io.
"Vi posso dare un passaggio io, ma quando chiudiamo." Disse il ragazzo.
"Non ti scomodare, andremo a piedi."
"Sì." Risposi entusiasta contemporaneamente alla mia amica che rifiutò.
"No." Cloe mi guardò male.
"Eddai." Feci il labbruccio.
"Andremo a piedi, buona serata." Salutò il ragazzo che rise guardando la mia faccia dispiaciuta mentre Cloe mi portava via.

Uscite da quel posto pieno zeppo di gente ubriaca e sicuramente anche drogata Cloe mi portò vicino la mia macchina che era abbastanza distante dalla discoteca.
Arrivate non riuscii più a trattenere i coniati di vomito e iniziai a liberarmi dell'alcool che avevo dentro lo stomaco.
"Sei diventata una pezza!" Mi disse Cloe.
"Da quando bevi così tanto?" Continuò dato che io non riuscivo a parlare.
Iniziavo a sentirmi male. Guardai Cloe sperando capisse che stavo male.
"Chiamo Michael." Prese il mio telefono.
"No!" Urlai cadendo poi a terra dato che non riuscivo a tenere l'equilibrio.
"No un cazzo, non possiamo stare qui, da sole, di notte!" Urlò a sua volta Cloe senza aiutarmi ad alzarmi. 
Iniziai a piangere. 
"Non voglio che lo venga a sapere, ti prego, volevo solo dimenticare, ti prego non chiamarlo."
Nulla da fare, sentii 'Daisy?' dal mio telefono che era appoggiato all'orecchia della mia amica.
"Sono Cloe vieni in discoteca." Disse fredda e staccò così da evitare domande da parte di Michael.
"Sei una stronza!" Urlai, mi alzai e iniziai a correre verso la discoteca.
"Daisy!" Iniziò a rincorrermi.
"Vattene!" Mi tolsi i tacchi, così potevo correre più veloce e andai davanti alla discoteca dove c'erano ragazzi a terra, altri svenuti, altri ridevano.
Mi sentii toccare la spalla, era Michael.
Non mi voltai.
"Piccola..." Non era la sua voce.
Mi tirarono per il polso e mi misero una mano sulla bocca così da soffocare le mie urla.
Mi portarono in un vicolo buio.
"Lasciami!" Urlai.
"Zitta."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 20, 2021 ⏰

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