Violet
I giorni seguenti al ballo d' inverno furono strani come se a tutta la scuola fosse successo qualcosa di diverso o di inaspettato, io di certo non ero tra quelli ma era palpabile il nervosismo che si era creato anche tra miei compagni di classe non che a me interessase ma non riuscì a non farci caso.Adam non lo vidi mai se non in classe mentre riuscì a incontrare Noah da solo e gli chiesi come si sentisse.
-Non ricordo niente di quella sera ma Adam mi ha detto che c'eri anche tu che mi hai aiutato quindi ti ringrazio comunque molto meglio, il giorno dopo ho vomitato l' anima ma è il minimo.-
Era l' ora di pranzo quindi lo salutai per andare alla mensa, mi bloccò la strada.
-Visto che di solito pranzi tutta sola che ne dici di pranzare una volta tanto con noi?- lo guardai stupita da quella richiesta magari si sentiva in debito con me o comunque gli facevo pena.
-Lo so che quelli che giocano a football parlano solo di quello ma infondo sono simpatici.- Noah ha dei semplici occhi marroni ma la loro semplicità li rendono molto convincenti. Accettai.
Tutti mi squadrarono da cima a fondo sopratutto le chearleder lo sapevo, avevo sbagliato ad accettare, volevo fare dietrofront ma Noah mi bloccò e mi presentò i suoi amici.
-C' è Zhang, Liam, Tony, Jenny, Alexis, Sky.- mi ero già scordata tutti i nomi ma feci il sorriso più sincero che riuscì a fare se avessero potuto mi avrebbero sbranato all' istante tranne Sky che si alzò subito e si ripresentò:
-Tu sei?-
-V-violet.- venne vicino a me e sussurrò:
-Tranquilla non ti mordono solo che è strano che Noah ci presenti una sua ragazza.-
-Io e Noah non stiamo insieme.- dissi cercando di tenere basso il tono.
-Ah... meglio così comunque per qualsiasi cosa puoi chiedere a me.-
Ci interruppe l' esclamazione di Noah:
-Fratello finalmente sei arrivato!- alzai lo sguardo e vidi Adam, stava per rispondere al saluto quando mi vide e il suo sguardo quasi mi congelò, cosa gli avevo fatto si può sapere? Magari quello sguardo me l'ero immaginato perché solo io ci feci caso anzi io e Sky.
-Ma...c'è qualcosa tra te ed Adam?-
-No.- dissi poco convinta.
-Sai è da un po' che ci provo ma lui non da segno di interesse.-
-Vedrai che riuscirai a farlo innamorare di te.-
Non mangiai molto, sentivo le occhiate furtive di Adam su di me, mi stava sciogliendo. I giorni successivi furono tutti uguali ogni volta a mensa ero costretta da Sky ad unirmi a loro e Adam ogni giorno non mi toglieva gli occhi di dosso ed iniziava a scocciarmi. Un giorno presi coraggio e dopo scuola lo aspettai davanti alla sua moto, persi l' autobus ma poco mi importava dovevo chiarire con lui.
-Levati dalla mia moto.-
-Ti sembra questo il modo di trattarmi? Pensi che non vedo come mi guardi a pranzo e in classe?- urlai. Mi prese per un polso, guardò che non ci fosse nessuno nei paraggi e mi portò in un luogo isolato dietro la scuola, mi appoggiò al muro e mi bloccò i polsi con le sue mani e si adagiò sul mio corpo, quel contatto mi faceva andare in tilt ogni pensiero razionale.
-Ascoltami bene Violet, non voglio farti del male ok?- i suoi occhi stavano chiedendo pietà ma non gliela avrei data finché non mi avesse spiegato cosa volesse dire.
-Non mi vuoi far male e mi stringi i polsi?- lasciò la presa e si passò una mano nei capelli, adoro quando lo fa.
-Tu mi fai impazzire ok?- stavo capendo meno di prima che cosa gli avevo fatto?
-Spiegati meglio.- non so perché mi avvicinai a lui. Non parlò, restammo in silenzio per quella che sembrò un eternità finché non iniziò ad avvicinarsi ed io indietreggiai fino a toccare il muro, immersa nei suoi occhi non mi accorsi che mi prese i fianchi e mi baciò. Le sue labbra erano morbide, non era un semplice bacio a stampo, non mi resi neanche conto di avergli dato l' accesso alla lingua, quel bacio sembrava infinito e pieno di suppliche e risposte che io non riuscivo a capire, mi stava mandando il cervello sulle nuvole. L' istinto mi fece mettere le dita tra i suoi meravigliosi capelli e li accarezzai, mi stava schiacciando al muro ma poco mi importava in quel momento c'eravamo solo noi. Mi morse il labbro con foga, per il dolore che mi provocò gli tirai i capelli e lui iniziò ad esplorare il mio collo lasciando baci umidi.
-A-Adam- quel bacio mi aveva fatto impazzire completamente.
-Mh?- lo disse senza staccarsi dal mio collo, non volevo che quel momento finisse ma finché avevo un briciolo di cervello dovevo usarlo.
-D-dovremmo s-smetterla non ero venuta qui per questo.- si bloccò e mi guardò negli occhi incredulo delle parole che avevo detto.
-Non c'è una ragazza che non mi venga dietro e io dovevo proprio innamorarmi dell' unica che non è interessata a me?- i suoi occhi erano delusi, aveva tolto le mani dai miei fianchi, si era innamorato di me? Avevo sentito bene? Non risposi, abbassai lo sguardo a terra ed iniziai a trovare molto interessanti le mie scarpe. Non sentì più il suo respiro vicino al mio se ne andò, sentì i suoi passi allontanarsi poi la moto accendersi e partire. Mi sedetti a terra, misi le ginocchia vicino al petto e pensai cosa mi fosse saltato per la testa.
Angolo autrice: direi che con questo capitolo mi sono fatta perdonare per gli scorsi due che erano molto corti mentre questo è lungo e succede qualcosa di stupendo no?😍 per fortuna che Adam doveva starle alla larga. Che ne pensate? Come sarà il rapporto di Adam e Violet? Per scoprirlo continuate a leggere la storia. Al prossimo capitolo😉.
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Amore Improbabile
RomanceViolet Davidson crede che l' ultimo anno di superiori sarà come tutti gli altri, tutto il tempo a studiare e fare volontariato per avere un ottimo voto nel diploma e riuscire ad entrare in un ottima università magari Yale o Harvard o il MIT ma nient...