Capitolo 3

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                         Peter's pov
Vedo Stark mollare a NightGirl un ceffone in pieno viso, faccio una smorfia di dolore per lei e chiedo a Thor che mi poggia sul lettino del jet <<Potresti chiamarmi NightGirl? E poi lasciarci soli?>> lui annuisce con il suo sguardo paterno e dopo pochi minuti la ragazza in nero entra nel jet e Thor esce chiudendone la portiera <<Perché l'ha fatto?>> ha la guancia rossa, ci sono i segni delle cinque dita del signor Stark, lei non ha tolto la maschera, io l'ho solo tirata su fin sopra la bocca.

<<Cosa ragnetto?>> sorrido a quel nomignolo. È carino dai...

<<Perché Stark ti ha schiaffeggiata?>>, lei sorride e passa una mano dal suo fianco al mio petto, avvampo a quel contatto, poi risponde <<Ti ho difeso e l'ho chiamato pezzo di merda...>> mostra un sorriso fiero gonfiando il petto più del dovuto, le mie guance diventano rosse, ma la ammiro per il suo coraggio.

Poi mi chiede <<Davvero ti piace il nome "ragnetto"?>>
<<Sì, perché?>>
<<Tutti gli altri mi chiamano "Nighty", fallo anche tu...>> posso vedere le sue pupille dilatarsi, si dice che quando le pupille si dilatino sia per la poca luce o perché qualcuno ha visto qualcosa di bello; qui c'è tanta luce, ed io non sono bello...

Annuisco e poi avvampo per il mio pensiero, poi lei si sporge sulla mia fronte coperta dalla maschera del costume e mi stampa un piccolo bacio, le sue labbra sono fredde, mentre la mia fronte è caldissima per via del sudore -il tessuto della maschera è leggero- però mi dà una fresca sensazione di sollievo, mi guarda negli occhi e ricambio, poi se ne va camminando in un modo troppo familiare per me e tutti gli altri entrano nel jet, portandomi a casa.

                •IL GIORNO DOPO•
Sono sul letto di casa mia, mi ricordo che dopo essere stato portato alla Stark Tower sono scappato tornandomene a casa da May, senza farmi vedere nemmeno da lei ovviamente.

Mi alzo e mi ricordo solo allora di avere il busto interamente fasciato da della garza. A fatica mi vesto e prendo la cartella solo su una spalla, prima di uscire mi guardo allo specchio e noto che ho uno spacco sul labbro, cazzo.

Mi dirigo verso la scuola, passando prima dal mio negozio preferito, compro la colazione e il cassiere -nonché mio amico, Nando Garcia- mi chiede <<Come sta tua zia, Peter?>> <<Benissimo...>> poi Nando si gira verso il suo aiutante e dice in spagnolo, credendo che io non capisca, <<Donna sexy americana...>> mette gli avambracci stesi sul bancone e intreccia le dita delle mani, incrocio le braccia al petto e mi guardo un pò in giro con aria compiaciuta e chiedo, sempre in spagnolo, a Nando, tanto per istigarlo un pò, <<E tua figlia come sta?>> alzo un sopracciglio, sempre compiaciuto, e metto la lingua tra il labbro inferiore e i denti, spingendola, in modo da formare un piccolo bozzetto sul mento.

Nando annuisce divertito e dice <<Sono quattro dollari...>>, spalanco gli occhi e controbatto <<Ma come?! Ieri erano due!! ...>>, fa spallucce e dice ancora <<Mi hai provocato su mia figlia, usando pure la mia madrelingua... Vuoi la colazione Peter?>> annuisco, riprende a parlare <<Allora dammi cinque dollari...>> tiro fuori il portafogli e sbatto sul bancone cinque banconote da un dollaro ma poi realizzo <<Ma... Non erano quattro?>> stavolta sorride lui compiaciuto e io mi arrendo, gli mollo i cinque dollari e mi giro dal suo gatto accarezzandolo, poi mi dirigo correndo verso scuola.

Fuori, sulla grande scalinata, da una parte c'è il gruppetto del Decathlon tranne Liz e Flash -ovvero noi soliti sfigati- e dall'altra il gruppetto dei fighi, tra cui anche Flash e la bellissima Liz, si alza in piedi e mi fa cenno di venire da loro, dall'altra parte si alza Ned e mi fa lo stesso cenno della ragazza perfetta e bellissima, la ignoro e corro nel gruppetto del Decathlon, solo ora mi accorgo che c'è Giada che legge, gambe accavallate e testa bassa sul libro, appena sente i miei passi alza lo sguardo e raddrizza la schiena salutandomi, ha una guancia un po più rossa dell'altra, ma non ci faccio molto caso perché noto molto di più i suoi vestiti provocanti: ha una maglietta bianca semitrasparente, con sotto un reggiseno nero, dei pantaloni in pelle, delle all-stars bianche e nere ed i capelli sciolti sulle spalle.

Sorride, ricambio.

È davvero bella... nooooooooooooooo Peter, togliti queste cose dalla testaccia che ti ritrovi e pensa solo ad invitare Liz all' Homecoming... okay... respira...

La campanella suona ed entriamo, come prima ora ho chimica insieme a Giada, così decido di raggiungerla al suo armadietto.

Sta sistemando dei libri di scuola, le metto le mani sugli occhi e dico <<Chi sono?>> lei di tutta risposta mette le sue mani sulle mie e dice <<Parker?!>>, la faccio girare, <<Hai indovinato! Brava! Hey ho da chiederti una cosa...>> alza la testa e dice <<Spara...>>, <<Vorresti sederti accanto a me nell'ora di chimica?>> le mi guarda sorpresa e poi annuisce, <<Okay Peter, aspettami un attimo...>> lega i capelli in una coda alta e prende lo zaino per poi raggiungermi.

Ci sediamo nelle postazioni di ieri, lei ha una mano sulla guancia rossa, e sospira alcune volte, inizo a prendere appunti su ciò che dice il professore riguardo alla tavola periodica e lei inizia a fare un disegno sul banco, innanzi tutto fa un viso, poi inizia a modellare il corpo, mi accorgo solo dopo che è il mio ritratto, si scansa da sopra e dice <<Ti piace?>>, sussurro appena  <<Sì... Posso?>> lei acconsente ed io scatto una foto col cellulare, poi lei mi porge un biglietto con il suo numero, <<Se vuoi, chiamami.>>.

La lezione continua, dopo quello che ha detto Giada non ci siamo più parlati, solo occhiatine da parte mia ricambiate sì e no due volte da lei.

Seconda ora di matematica, terza ora di storia, quarta ora di musica, pranzo, quinta ora di statistica, sesta ora di letteratura e settima ed ultima ora di ginnastica.

Siamo tutti in tuta, c'è chi come me fa gli addominali, chi si arrampica sulle corde, chi fa le flessioni, o chi come Liz, Chaterine e Flash non fanno nulla, stanno solo sugli spalti a parlare di non so cosa, il prof mi passa vicino e di dice <<Parker, lei è molto allentato, a quanto vedo...>> affermo e torno a fare il mio lavoro, sento Liz parlare di Spiderman e Ned si alza e dice <<Peter conosce Spiderman...>>, tutti gli studenti si fermano, <<Davvero Peter?>>, annuisco <<Sì... cioè no... beh sì... Hemm si. Si, conosco Spiderman...>> Flash prende parola e dice <<Allora... Liz, non ti dispiacerebbe se Parker e il suo amichetto venissero alla tua festa di domani sera?! Giusto Liz... ?>> lei sorride e dice <<Wow si... cioè sarebbe fico...>>, inizio a respirare velocemente  <<Cosa? No... Non posso venire...>>, suona la campanella di fine scuola, Liz mette le mani in tasca e alza le spalle avvicinandosi a me <<Se volete venire... siete i benvenuti... Ciao Peter.>> sorride complice e se ne va.

Giada_Mendes_Malfoy ☆

OMG, Spiderman is Peter Parker!! [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora