Il cuore della Comune era un'ampia casa colonica di inizio ottocento, una delle prime costruzioni sorte ai margini del nucleo principale di quello che, all'epoca, non era che un piccolo agglomerato di case nate attorno alla baia per dare ristoro ai pescatori nei mesi estivi.
Il tempo aveva lentamente consumato le pareti esterne di roccia chiara, rendendole porose e macchiate, qua e là, da minute isole di muffa verdognola.
Nel tempo attorno alla struttura principale erano stati eretti, con ogni tipo di materiale, alloggi di fortuna. Circa ogni due mesi Cook - recandosi in città per i rifornimenti della caserma - ne trovava di nuovi, sempre più distanti dall'abitazione maggiore e sempre più a ridosso alla strada.
Ne individuò uno anche quella mattina, mentre rallentava in prossimità del basso steccato in legno guasto che delimitava l'appezzamento di terra di proprietà della Comune, separandolo dalla carreggiata.
Lee si piegò in avanti, cercando di vedere qualcosa oltre la figura massiccia del guardiacaccia.
«Bennie Frazier e i suoi seguaci hanno occupato il suolo una ventina d'anni fa» spiegò Cook, gli occhi fissi sull'ultima aggiunta, un piccolo deposito di legno con una copertura di lamiere. «Sono convinti che tutta la zona sotto la collina si trovi in un punto strategico per le forze dell'Universo, o cose simili. Tutte quelle puttanate New Age che andavano di moda negli anni settanta.»
«Ci sono precedenti di azioni violente commesse da appartenenti alla Comune?» domandò il detective, gli occhi sul profilo indistinto di due bambini che si rincorrevano tra le costruzioni. Le loro voci giungevano fino alla strada a tratti, spente dal vento o nascoste da qualche muro.
A Lee sembrò, per un istante, che stessero cantando una bassa litania.
«No. Solo reati minori, piuttosto sporadici. Qualche furto, un paio di multe per oltraggio al pudore...» rispose l'altro, tornando a guidare a velocità ordinaria. «Sono poco più che hippie, non sono violenti.»
Il detective tornò a sedersi correttamente. In silenzio osservò i campi alla loro destra lasciare spazio ad una breve altura e, poi, alla collina.
«I fratelli Ashton hanno trovato i corpi in quella radura» lo informò il guardiacaccia dopo qualche minuto, alzando un dito verso la vetta. «È la parte meno scoscesa. L'unica con dei sentieri, compresa la mulattiera che dovremo percorrere per arrivare al rifugio.»
«Quindi è presumibile che siano arrivati lì attraverso uno di questi percorsi» rifletté Lee ad alta voce, rivolto più a se stesso che all'altro.
«Probabile. Anche se è molto facile perdersi, senza una guida del luogo.» Cook sterzò bruscamente a destra, immettendosi in una strada sterrata poco più ampia del veicolo sul quale stavano viaggiando. «E nessuna guida li avrebbe portati lassù con un temporale. È pericoloso.»
«Lo dice per via degli impermeabili?» Il detective portò la mano sinistra alla maniglia di cortesia sopra la sua testa, cercando di rimanere stabile nonostante gli scossoni della strada sterrata sotto le ruote della jeep. La cintura premeva con violenza sul petto, ed ebbe la sensazione – dopo una cunetta particolarmente profonda – che il respiro gli si fosse spezzato in gola. «Che siano saliti con la pioggia, intendo» aggiunse, improvvisamente afono.
«Non vedo molte altre spiegazioni per indossarne, soprattutto con questo caldo.» Cook osservò il viso contratto del detective con la coda dell'occhio, sorridendo divertito di fronte alla sua espressione rigida. «Non ci sono strade sterrate, a Scorton?» rise, mentre un nuovo avvallamento faceva tremare le sospensioni.
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The Strangers - thriller
Misterio / Suspenso"Ore 18:30 indossare ausili di protezione." "Capsula - Impostore." "Dopo l'effetto proteggere i metalli." "Aspettare il segnale." "Riconsegnare simulatore ai propri simili." Questo lo strano messaggio che accompagna il rinvenimento - in un assola...