5) Impossible.

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Cheryl's Pov:

Quella mattina ero partita alle 9:00 dalla stazione Victoria per andare a Gatwick, da lì avrei preso un' altro treno che mi avrebbe portata direttamente a Wolverhampton dove c' era mio fratello maggiore Carl, che sarebbe venuto a prendermi.

Adoravo Carl, era sempre stato buono con me, mi aiutava con la scuola, mi curava quando mi facevo male giocando, mi faceva sempre dei regali quando tornava dai suoi viaggi in giro per il mondo e c' era sempre quando avevo bisogno di confidarmi con qualcuno, per raccontargli di quanto mi facessero lavorare le mie maestre di danza, parlare quando mi sentivo sola  o soprattutto potermi sfogare quando la mia acerrima rivale, Cynthia Roberts, una delle migliori ballerine del Teatro La Scala, mi umiliava o cercava di sminuirmi in ogni modo possibile. Cynthia era una di quelle ragazze sempre piene di sé, che si credono superiori a chiunque, una ragazza insopportabile insomma.

Guardai fuori dal finestrino del treno, mi sembrava tutto tanto diverso, tutto più vecchio e triste. Improvvisamente avvistai Carl che si sbracciava sorridendo, gli feci un cenno con la mano e aspettai il mio turno per scendere dal treno. Appena misi piede a terra gli corsi incontro e gli saltai fra le braccia.

" Hei, calmina! Sei diventata un po' più grande di quando avevi sette anni! " disse abbracciandomi.

" Mi sei mancato così tanto! Anche tu sei diventato più grande, mi ricordo che cinque anni fa eri 10 cm più basso di me. " risposi.

" Andiamo a casa, che mamma e papà sono impazienti di rivederti. " disse conducendomi fino alla macchina.

Arrivammo a casa. Era stranamente silenziosa, me la ricordavo davvero diversa. Mi soffermai qualche secondo davanti al cancello di legno che circondava la nostra dimora.

Ero davvero felice di essere di nuovo a casa.

Carl mi mise una mano sulla schiena e mi invitò ad entrare. Varcai la soglia e rimasi sbalordita da come era colorata e allegra, esattamente il contrario di quello che sembrava dal fuori.

Cartelloni, palloncini e ogni genere di decorazioni colorate ornavano le pareti, le scale, e il tavolo era pieno di fiori. Ripercorsi tutti i corridoi fino ad arrivare nella veranda, dove mi attendevano i miei genitori. Mamma e Papà. Erano cambiati davvero tantissimo, sembravano invecchiati di 20 anni.

Gli abbracciai.

Mi erano mancati talmente tanto. A Milano, venivano solo due volte all' anno a causa dei nostri problemi economici e del poco tempo per venirmi a trovare. Papà faceva il cuoco in un piccolo ristorante mentre mamma faceva la cameriera di giorno e nel tempo libero scriveva dei romanzi che le fruttavano un piccolo stipendio in più.

Con questi salari dovevano mantenersi, mi pagavano la scuola di danza e gli studi delle mie due sorelline, Caroline e Alicia entrambe di 13 anni.

Erano proprio quei sacrifici che mi procuravano la forza di lavorare duramente nella scuola, ottenendo grandi risultati, l'ultima cosa che volevo era deluderli, volevo assolutamente renderli fieri di me.

Passammo tutto il pomeriggio a raccontarci tutti gli avvenimenti successi in questi ultimi anni. Era bello essere tornata a casa. Finalmente avevo la sensazione di essere a casa, non come quando ero ospite  della mia scuola. Mi sentivo al sicuro all' interno di quelle mura, circondata dalla mia famiglia.

La sera chiamai Megan, per sapere com' era andato l' incontro con il ragazzo misterioso!

Harry's Pov:

Dopo che l'avevo portata da Strabucks, Megan sembrava essersi rilassata maggiormente, forse col tempo non l'avrei più messa a disagio. Per quella sera avevo già programmato di passare a prenderla per le 7:00 e portarla in uno dei ristoranti più famosi londinesi, il The Ivy.

La scelta del The Ivy era ben programmata, era un ristorante frequentato per lo più da personaggi famosi, e non avrei rischiato di farmi riconoscere.

Detestavo quella situazione. Non volevo lasciarmi scappare l'occasione che lei non sappia chi sono, se lo sapesse potrebbe rifiutare la situazione che si creerebbe per lei, a causa di insulti da parte delle mie fans, il fatto di non avere più una vita privata, e altri fatti legati alla fama. Ad ogni modo, non dovrei essere troppo precipitoso. Dovrei conoscerla meglio, prima di pensare davvero a qualcosa di più serio.

Ma sono convinto che lei sia la ragazza giusta per me.

Mi sdraiai sul divano per riflettere sul da fare.

Per la prima volta in tutta la mia vita ero preoccupato di uscire con una ragazza.

Sono sempre riuscito a risolvere ogni tipo di situazione con ognuna di loro, ma con lei mi sentivo quasi perso, non sapevo che strada prendere.

Zayn entrò nella stanza e vedendomi capì immediatamente che qualcosa non andava.

" Tutto ok? " chiese lui.

" Non lo so... Stasera uscirò con una ragazza.. " risposi.

"Non credo che mi capiterà un'altra volta di vederti così teso per uscire con una ragazza! Dove la porti? " chiese.

" Al The Ivy, pensi che sia il posto adatto per un primo appuntamento? " domandai insicuro.

" Penso che sia romantico e perfetto per te. Chi é?  "

" Si chiama Megan. L' ho incontrata ieri sera, prima di andare al locale, e destino ha fatto che la dovessi rivedere per consegnarle il cellulare che aveva perso. Oggi ci siamo conosciuti meglio. Ma devo andarci piano, non voglio spezzarle il cuore, se... " sospirai, non sapevodavvero cosa fare.

" Capisco, ma se il tuo istinto ti ha detto di conoscerla, hai fatto bene. " rispose, poi aggiunse

" É una fan? "

" No, non ha idea di chi sono. Mi sono inventato che faccio il cameriere. Sono preoccupato che ora pensi che sono un bugiardo e non si fiderà più di me. "

" Diglielo stasera, più aspetterai più la situazione peggiorerà. "

" Già, hai ragione, grazie mille Zayn. Sei un amico. " dissi.

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