prologo

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"È scappata, è scappata" urlò Vladimir

"Attivate l'allarme" disse il capo

Il laboratorio era invaso da forti luci rosse lampeggianti e un frastuono infernale archeggiava in sala,
mentre tutti i dipendenti correvano da una parte all'altra nel panico.

Iniziarono a sentirsi le grida delle pesone fuori dal laboratorio e il capo comprese che 'il segreto' non sarebbe rimasto tale ancora per molto,
comprese che tra poco niente sarebbe più stato come prima e che nulla sarebbe stato più sotto il suo
controllo.

Senti un forte rumore di vetri rotti espandersi nel laboratorio e subito dopo un esplosione fece cadere tutti a terra.

Tutti tranne lui

Lui restava immobile circondato da pezzi di vetro a guardare il suo laboratorio cadere a pezzi, restava immobile a fissare quello che lui stesso aveva sognato, immaginato e che poi era riuscito con tanta fatica a creare cadere in frantumi

e con lui anche quell'ultimo pezzo di cuore che gli era rimasto.

"Capo cosa facciamo" gli chiese Dimitri

"La troverò fosse l'ultima cosa che faccio"

gli rispose impassibile con il suo solito sguardo gelido, con quegli occhi sempre pieni di odio ma bellissimi che potrebbero mettere a tacere chiunque e con la sua voce profonda e sicura.

Infondo era giovane e sapeva di poter aspettare.

Poi arrivò la polizia e lo arrestò

ma lui la vide, la vide quella bambina che cercava di nascondersi, quella bambina tanto innocente che lo aveva portato alla distruzione senza nemmeno saperlo, lui la vedeva e l'avrebbe sempre vista, se non adesso l'avrebbe vista in futuro lo sapeva.

E poi sparì...





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