2.

66 3 0
                                    

La sveglia suona alle 8:02.
Sono in ritardo,cazzo.
Secondo giorno di scuola e già in ritardo, meglio di così?
Mi lavo, indosso gli stessi vestiti di ieri e lascio i capelli lisci senza arricciarli, decido di aggiungere un tocco di mascara e raggiungo la scuola a piedi.
Arrivo alle 9 in punto e salto la lezione di storia dell'arte.
In mensa mi siedo con Carly, Caesar e Allison.
"Indovinate un po'?, secondo giorno, prima assenza in storia dell'arte" rido.
"Nessuno batterà Caesar che al primo giorno di scuola, l'anno scorso, lo ritrovarono in bagno a farsi fare un pompino da una di quarta" dice Carly e scoppiamo tutti a ridere.
"Dai Carly! Avevo detto di non dirlo a nessuno!" Urla divertito Caesar.
"Ma non c'è nessun problema, solo perché ho 2 anni in meno rispetto a te non significhi che voi dobbiate nascondermi determinati avvenimenti." sorrido.
"Si lo so Sam, scherzavo" dice Caesar.
All'improvviso vedo Carly nervosa con gli occhi iniettati di sangue e Caesar guardare divertito non so dove, poi guardo meglio e noto vedere una ragazza dai capelli biondi platino insieme ad un'altra ragazza avvicinarsi verso di noi.
"Vedo che il club degli apatici si sia allargato" ride divertita Barbie guardandomi in malo modo.
"Bentornata Alexis, si sentiva la tua mancanza." dice Allison mandandola affanculo.
"Vedo che sei sempre più simpatica Ally" sorride falsamente la biondina indicando dalla testa ai piedi Allison.
"Non chiamarmi in quel modo stronza." Si alza in piedi Allison e stringe i pugni avvicinandosi verso di lei."
"Hey,hey calma! È appena inziata la scuola e non vedi l'ora di andare in presidenza?" Ride Caesar rivolgendosi ad entrambe.
"Io non sto facendo proprio niente, credo che dobbiate tenerla al guinzaglio" ride insieme alla sua palla al piede.
"Shh." bisbiglia Carly ad Allison mantenendola a bada.
"Ottimo e tu chi sei? Carina." Mi domanda Alexis.
"Sam." ribatto secca.
"Benvenuta al nostro liceo Sam, ti divertirai." ride malefica.
"Di certo non con te." Rido insieme agli altri.
"Meglio che me ne vada."Barbie alza i tacchi e se ne va.
"Mi sta sul cazzo." dico.
"La sopportiamo da tre anni, questo è l'ultimo per lei." afferma Carly.
"Sembra più piccola."aggiungo stranita.
"Lo so, lo dicono tutti" finisce Carly e raggiungiamo le nostre classi.

Finite le lezioni, come al solito prendo l'autobus e ritorno a casa.
"Com'è andata la giornata,tesoro?" mi domanda papà porgendomi un piatto di pollo e patate al forno.
"Bene." dico e scappo in camera, prima che mi possa fare altre domande.
Passo il pomeriggio sui social, scattandomi qualche fotografia, ma l'unica che è venuta bene è quella sfocata.
Sono proprio negata come fotomodella.

Bussano alla porta.
"Apriii!!!" Urla Steve dal terzo piano.
Non so a chi era rivolto, se a me o a mio padre, quindi aspetto che apra papà.
Bussano per la seconda volta.
Vado io.
Quando vado ad aprirla vedo un bel ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli castani avvicinarsi verso la soglia.
"Tu dovresti essere la sorella di Steve?" Sorride il ragazzo dagli occhi dal colore del cielo.
"Ehm...si", resto lì impalata per ore e vedendolo confuso aggiungo "Accomodati, è di sopra."
Raggiunge il divano e si siede.
Lo vedo esaminare delle fotografie e mi chiede:"Questa sei tu?"
"Si, sono io" dico imbarazzata, poi aggiungo "Dovrei dire a mio padre di togliere quelle foto in bella vista."
"No, sono così belle" mi rassicura.
"Grazie"arrossisco.
"Ehm, vado a chiamare Steve."gli dico e scappo di sopra.
Cristo, è proprio un bel ragazzo, mi rende nervosa, nessuno mi rende nervosa.
È una strana sensazione, devo scacciarla subito.
Ho la strana esigenza di andarmi a truccare,
aggiungo anche una linea di eye-liner e devo dire che mi viene al quanto bene, arriccio i capelli e scendo di sopra.
Il bel ragazzo mi domanda:"Dove devi andare in quel modo?"
Esito per un attimo e dico:" Perché? Sto male?" poi aggiungo "Non devo andare da nessuna parte."
"No,no non stai male, solo che ti sei truccata e prima non lo eri" ride.
Che ha da ridere?
"Volevo farmi delle foto." Mento.
"Capisco." Mente anche lui.
"Sam! Vedo che hai conosciuto Isaac." afferma mio fratello contento.
"Ti chiami Sam?" Mi chiede.
"Si e tu Isaac?" Domando.
"Già." dice.
Questo ragazzo è davvero di poche parole.
Vado di sopra e continuo a leggere ancora qualche pagina del primo libro di After,
è uno dei miei libri preferiti, l'ho letto 5 volte e non mi stanco mai.

La porta si chiude e immagino che Isaac se ne sia andato quindi vado in bagno a struccarmi e infilarmi il pigiama.
In seguito corro da mio fratello.
"Che ci faceva qui quello?" gli domando curiosa.
"L'ho conosciuto due giorni fa, mi stava simpatico e ho deciso di farlo venire a casa per farci un giro, ma poi lui ha voluto rimanere qui per mangiare  una pizza."
dice Steve.
"Ha chiesto di me?" Gli chiedo.
"Perché me lo chiedi?" Fa per dire altro ma zittisce.
"Così." Esito e poi aggiungo "Allora!? Ha chiesto di me?"
"Mi ha domandato quanti anni avessi e appena ha saputo l'età sembrava deluso."
Afferma.
Lo sapevo.
"Deluso?,wow." aggiungo contenta.
"Ti piace?" mi domanda Steve allargando un sorriso.
"No! Certo che no! Ero solo curiosa." Mento.
"Puoi dirmelo, a chi non piace Isaac." Afferma il mio fratellino preferito.
" A me." Mento di nuovo e vado a dormire.
È stata una lunga giornata.

Ecco il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto!
Ne scriverò un altro subitissimo💜💜

Fragili (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora