Ho appena finito la scuola, e ho intenzione di cambiare completamente vita. Tra un anno andrò all'Università ma prima voglio schiarirmi le idee e soprattutto dire addio alla città dove sono nata. Cammino per strada guardandomi intorno, i negozi che vedevo ogni giorni e che conosco a memoria ma ora sembrano diversi, dopo aver visitato la città per l'ultima volta decido di andare in un ultimo posto, quello piú importante per me. Il bosco, probabilmente per gli altri sarà un posto come gli altri ma non per me. Quando ero piccola la mamma mi ci portava sempre, io e papà giocavamo a prendere le farfalle mentre mamma preparava il pic nic. Poi andavamo al fiume, dove mi facevo il bagno. L'acqua di quel fiume è splendida, sempre calma, e limpida. Cosí entro nel bosco e rivedo le farfalle gli alberi e i fiori colorati che non vedevo da troppo a causa degli esami. Dopo aver camminato inoltrandomi nel bosco arrivo finalmente al fiume, rimango immobilizata dalla sua bellezza, sulla riva del fiume ci sono tante campanule mischiate con dei soffioni. Mille farfalle di mille colori volano li intorno. Cosí mi siedo sulla riva mettendo i piedi nel fiume, calmandomi ricomincio a pensare ai momenti passati in questa città con i miei amici, con i miei genitori... In quel momento mi scendono tantissime lacrime che non riesco a fermare, ma la mia tristezza si trasforma in curiosità quando vedo brillare qualcosa sulla riva del fiume, incuriosita cerco di prenderlo ma alla fine cado nel fiume e mi bagno tutta, però riesco a prendere quel che volevo. È una pietra che brilla!
Mi alzo per andare via ma perdo l'equilibrio e cado.
Mi risveglio sul pavimento di un castello e d'avanti a me c'è un diamante uguale a quello che ho in mano. "Dove sono? " dico a bassa voce, poi mi avvicino al cristallo e d'un tratto si illumina, i miei occhi rimangono paralizzati dal bagliore del cristallo. "BOOM! "sento sbattere una porta e cerco di nascondermi. Vedo una ragazza "!" HA LE ORECCHIE?! e e l'altro è UN MINOTAURO!? ma dove sono finita??? Per la paura ho urlato e mi sono fatta scoprire. La ragazza von le orecchie che sembrerebbe una volpe mi fissa e mi chiede "Chi sei? " un pò spazientita "Io sono Hikary.. " lei mi scquadra e mi chiede investigativa "Di che razza appartieni?" io confusa rispondo "Come? " lei ancora piú spazientita dice "Ma sei sorda?? Ho detto di che razza sei? " sinceramente io non capivo piú nulla "io... Sono umana" lei sbarrò gli occhi "COSAA!?!?" io veramente tanto confusa guardai lei e il minotauro "Non ho idea di come tu sia finita in questo mondo ma ora ho altro a cui pensare... Valgor portala nelle prigioni! " in quel momento mi spaventai "No no perfavore! " Cosí
il minotauro Valgor mi porto nei sotterranei "Ai ai mi fai male! " lui stinze leggermente la presa era ovvio che non volesse farmi male. Arrivammo nei sotterranei e mi butto dentro una cella. Le celle erano gabbie sospese in aria e sotto c'era uno strano liquido verde che ribolliva. Dopo qualche ora mi addormentai e mi risvegliai piú tardi. Avevo paura e soprattuto avevo perso la condizione del tempo. Dopo qualche minuto sentì arrivare qualcuno. Era un uomo con una maschera che mi liberò e poi scomparve nel nulla. Io salì le scale e arrivi alla 'hole' del castello, sentì qualcuno parlare e per evitare altri inconveniente andai dalla parte opposta. Corsi e mi scontrai contro un ragazzo con i capelli neri che mi fece un inchino e lanciandomi un bacio. Io corsi dalla parte opposta e arrivai in una libreria, chiusi la porta e sospirai "Ma che gente c'è qui?! ". Sul tavolo vidi del pane e un liquido d'oro, la sostanza della marmellata ma di colore d'oro. Provai ad assaggiarlo ma una mano mi tenne fermo il braccio. Mi girai e era un con i capelli blu e con le orecchie che gli sporgevano, sembrava un elfo. "Non si ruba! " mi disse sorridendo.
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Petali di ghiaccio
FantasyHikary è una ragazza molto studiosa appena uscita dal liceo.. i suoi genitori sono morti per questo ha intenzione di ricominciare, vuole cambiare vita, quindi ha intenzione di trasferirsi in una città li vicino per andare all'Università. Due giorni...