Fix You - [Triam OS / spin-off di DDT101]

Fix You

Liam cammina nervosamente avanti e indietro per tutta la sua stanza da almeno un'ora senza riuscire minimamente a calmarsi. Non capisce perchè debba essere così nervoso, è solamente un'uscita dopotutto, e lui e Trey si sono già baciati poche sere prima in mare. Sorride al ricordo e allo stesso tempo scuote la testa quasi incredulo, se qualcuno gli avesse detto solo pochi mesi prima che sarebbe successa una cosa del genere, si sarebbe fatto una sonora risata accompagnata da una smorfia di fastidio. E invece è successo, complice forse la luce della luna o lo champagne che hanno bevuto sulla spiaggia, quella sera lui e quello sbruffone pieno di sè di Trey si sono baciati, in modo anche piuttosto appassionato, e non solo, hanno anche ammesso di provare interesse l'uno per l'altro. Roba da non credere.

Più ci rimugina, meno riesce a capire come possa piacergli quel ragazzo. Lo odia, ne è certo, lo odia da anni, da quando era arrivato un'estate a fare lo spavaldo portandogli via il suo migliore amico, nonché il ragazzo per cui aveva una mezza cottarella. In poco tempo gli aveva messo contro tutti quanti, Benjamin compreso, e l'aveva etichettato come sfigato, solo perchè non si ubriacava ogni sera come facevano loro. Non gli interessava particolarmente l'essere considerato praticamente un emarginato, sapeva bene di non essere lui quello a sbagliare, ma perdere Benjamin, la persona con cui aveva condiviso molte prime esperienze e che conosceva da quando era piccolo, gli aveva fatto molto male. Non pensava nemmeno che sarebbe mai riuscito ad avere un dialogo civile con quello sbruffone, e ora hanno addirittura un appuntamento.

L'altra cosa di cui non riesce a capacitarsi è il fatto che Trey provi interesse nei suoi confronti, insomma, non è ancora certo che non lo stia prendendo per il culo e voglia solo andarci a letto, ma in ogni caso non pensava minimamente che il moro potesse trovarlo anche solo sessualmente appetibile. No, era convinto lo disprezzasse fino al midollo, e invece. E invece ha comprato una bottiglia di champagne per poi portarlo sulla spiaggia, si è scusato, l'ha convinto a fare il bagno senza vestiti, buttando giù in un secondo tutte le sue paure, ha scherzato e l'ha fatto ridere e alla fine l'ha baciato, assicurandogli di sentire qualcosa nei suoi confronti. Liam è ancora molto confuso da tutta la faccenda, ancora di più da quando quel pomeriggio, dopo un paio di giorni in cui non si sono sentiti, l'altro gli ha scritto per chiedergli di uscire insieme per un vero e proprio appuntamento. Dopo aver confermato, il castano ha iniziato a dare di matto, camminando avanti e indietro per la casa e provandosi l'intero guardaroba, per poi giungere alla conclusione di non avere assolutamente nulla di adatto da indossare.

"Oh al diavolo" borbotta tempo dopo guardandosi allo specchio, alla fine ha optato per dei semplici jeans scuri e una maglietta, non ha idea di dove l'altro voglia portarlo perciò sbuffa contrariato, ma decide di restare comunque vestito in quel modo, spera solo che non andranno in qualche posto elegante.

"Ciao" sussurra Liam salendo sull'elegante macchina nera dell'altro qualche minuto più tardi, ha insistito per andarlo a prendere dicendo che voleva fare le cose per bene, qualunque cosa significhi.

"Ehi" il moro sorride e sembra stia per sporgersi per dargli un bacio, ma all'ultimo momento si schiarisce la voce e si tira indietro, facendo sorridere il castano, che non dice nulla "ehm allora andiamo" dice mettendo in moto l'auto.

"Dove stiamo andando?" chiede Liam dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio.

"I-io uhm pensavo sul mare, a Venice...s-se va bene per te" balbetta l'altro e il castano non pensa di averlo mai visto in imbarazzo da quando lo conosce, è sempre così sbruffone e pieno di sè che non pensava fosse in grado di arrossire e la cosa da un lato lo sorprende, ma dall'altro lo diverte un po'.

"Sei nervoso?" va dritto al punto.

"Oh io...no...no, solo che...ecco io non sono molto bravo in queste cose" ammette continuando a guardare la strada dritto davanti a sè "e...insomma, non voglio fare qualcosa di sbagliato..."