La sera stessa Marinette controllò il suo telefono, aveva fatto in tempo, mentre Adrien stava uscendo dalla piscina a mandarsi il video, però non aveva avuto il tempo di cancellarlo. Poteva avere problemi con quell'Agreste.
Intanto Adrien era tornato a casa sua fradicio. E non aveva potuto neanche tornare da Chat Noir dato che Nino lo aveva accompagnato, per "farsi perdonare", diceva lui, per quel caro calcio. Appena era entrato in casa Nathalie, la segretaria di suo padre, e anche sua alla fin fine, gli aveva subito chiesto cosa fosse successo. Lui le aveva detto, in modo un po' imbarazzato, mettendosi una mano dietro la nuca: Bhe, ecco, sono andato al parco, e sono caduto nella fontana per colpa di Nino che mi ci ha spinto, ma non aveva intenzione di buttarmici dentro, sia ben chiaro", Nathalie non dava cenni di aver creduto o meno alla sua storia. "Ora vado in camera mia a cambiarmi", così dicendo Adrien si congedò. Appena rientrato in camera, scrisse al suo amico che era tutto ok, e che l'avrebbe fatta davvero pagare alla corvina. Vide che aveva una chat recente con la Dupain-Cheng. La aprì e vide che aveva mandato a lei il video. Decise di guardarlo, era molto incuriosito. Appena cominciato il video, Adrien smottò in una fragorosa risata, la faccia della corvina in quel momento era molto divertente, quell'espressione di poter uccidere solo con uno schiocco di mani poteva mettere molti a disagio, come Nino, ma a lui no, a lui faceva solo divertire. Provò di nuovo quel lancinante dolore, quel calcio e il suo amico, quanto lo avrebbe voluto sgozzare in quel momento. E poi via alla corsa, e via anche a Marinette mezza nuda. Da una parte non se lo aspettava, la paurosa corvina aveva un fisico tutt'altro che spaventoso, sembrava il corpo di un atleta, ma ancora più perfetto. In piscina non se n'era accorto, era troppo concentrato a tenerle testa, anche se con molto scarsi risultati. Il suo sedere era magnifico, la sua schiena. Stava sbavano. 'SUL SERIO ADRIEN SBAVI PER QUELLA STRONZA' pensava, ma si lo doveva ammettere, non era male, infatti aveva anche spezzato tanti cuori. Ed ecco il punto della sua umiliazione, quanto gli rodeva, doveva pianificare qualcosa, doveva fare la sua mossa, ma non sapeva quale mossa. Ci avrebbe pensato il giorno dopo, nonostante non fosse sbucata nessuna akuma, aveva bisogno di riposarsi.
Marinette quella notte era uscita sulla piccola terrazza, aveva piovuto tutta la sera, ma aveva smesso verso mezzanotte. Doveva uscire. Guardò la luna, inalando il profumo che la pioggia lasciava dopo la sua caduta. Delle volte pensava al perchè amasse così tanto queste cose poetiche, romantiche, profonde. Delle volte pensava di essere sbagliata. Delle volte si faceva consigliare dalla luna. Dialogava spesso con lei, ad occhi chiusi, e tante volte quando decideva di andare a dormire, la aspettava, aspettava che i suoi raggi le illuminassero il viso mentre dormiva. Era così che era lei, una confidente della luna, della notte, delle stelle, era la loro dama di compagnia, e questo non le dispiaceva affatto.
Il giorno dopo la mattina cominciò come al solito, era tutto perfetto. Arrivò a scuola e parlando con Alya, intravide il ragazzo dello scherzo del giorno precedente, scoppiando in una rumorosa risata. La mora aggrottò le sopracciglia, mentre il biondo fece una faccia scocciata. Mentre l'amica della corvina le chiese:"Perché ridi, ha già fatto la sua mossa? E quando?" suonò la campanella. Mentre stavano entrando Agreste le si avvicinò, bloccandola per il polso, e avvicinandosi al suo orecchio disse:"Ricordati che ho ancora questo" mostrandole il suo cellulare. Marinette strattonò via la mano dalla stretta di lui e disse con nonchalance:"Non renderti ridicolo Agreste. E poi non sono io che ho fatto una figura di merda, e ora io dovrei entrare in classe". Ogni volta quella vipera riusciva a batterlo, e puntualmente, ogni volta non faceva nessuna fatica.
Marinette spiegò ogni cosa ad Alya, ma le disse anche di non interferire in nessun modo, non voleva neanche essere informata, questo preoccupava molto la mora, ma l'amica aveva detto: "Non ti preoccupare, voglio divertirmi" con anche un grande ghigno. Ma era vero, Marinette voleva divertirsi, non succedeva mai che qualcuno la volesse sfidare.
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She's dangerous ||Miraculous FanFiction||
FanfictionMarinette è cambiata da qualche anno ormai, è temuta da tutti ma qualcuno si è stancato e vorrà cambiare le cose. Non tutto andrà secondo i piani e nuovi problemi di affacciano all'orizzonte. Nemici e adolescenza fanno vacillare le persone.