Il passato torna sempre

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La sorpresa di YerIm quando aprì gli occhi fu tanta. Per qualche minuto aveva creduto fosse un sogno. Era dalla notte in ospedale che lo sognava e credeva fosse solo l'ennesimo maledettissimo sogno. Eppure quel sorriso, quelle ciglia e quel viso sereno erano qualcosa di reale..Non c'erano dubbi quello non era un sogno e si era svegliata vicina Jiwon. L'unico dubbio era: come aveva fatto ad arrivare a quella situazione? La sera prima era talmente stanca che non ricordava cosa fosse successo... probabilmente la ragione con la stanchezza l'aveva abbandonata e avevano prevalso i suoi desideri. Cercò di alzarsi piano per non disturbarlo, ma questo aprì gli occhi e appena si fu abituato alla luce guardò la ragazza dritta negli occhi. YerIm arrossì e provò ad andarsene, Jiwon le afferrò il braccio e dopo averla fatta stendere la strinse in un abbraccio. Per fortuna arrivò il figlio a porre fine a quella situazione imbarazzante e i due si alzarono di scatto per non farsi vedere.
- Mamma oggi andiamo alle giostre?- chiese il bimbo pieno di aspettative.
- Certo- a quegli occhioni non sapeva dire di no.
- Può venire anche Hyung?- questa richiesta la fece arrossire, doveva trovare una scusa. Si voltò verso Jiwon e vide nei suoi occhi lo stesso sguardo speranzoso del figlio.
- E va bene...- no, proprio non riusciva a dirgli di no...
I due fecero festa in modo talmente buffo che non poté fare a meno di ridire.

Dopo mezz'ora i tre si trovarono davanti all'ascensore, nonostante avesse insistito Bobby non aveva accettato di fare colazione con loro e alla fine si erano accordati così.
Jiwon si caricò il bambino sulle spalle e partirono in direzione del parco divertimenti ridendo e scherzando come se fossero una vera famiglia.

Non erano gli unici che avevano deciso di andare al parco divertimenti. Anche un gruppetto di ragazzi vi si stava recando senza sapere della presenza degli altri tre. Era formato da dieci ragazzi tra i quali erano presenti JunHoe e JinHwan. Il primo si era deciso ad andare dopo un violento litigio con la ragazza. Non ne poteva più dei suoi tentativi di convincerlo a conoscere YerIm e del suo ripetere quanto fosse una brava ragazza. Non voleva di certo rinunciare ai suoi amici per quella strana ragazza, non è che non credesse alla sua storia, ma con una cosa del genere non gli andava di immischiarsi. Per quel giorno non voleva pensarci, voleva divertirsi e basta.
-Ma quello non è Bobby? Ohh aspetta ma quella non è YerIm? E c'è pure il suo marocchino...- disse quello che sembrava essere il leader.
-Aspetta, allora è lui il padre! Ecco perché la difende tanto- gli andò dietro un altro.
-Ho sentito che a quella non piace essere toccata. E se le facessimo uno scherzo?- la cosa stava prendendo un brutta piega.
-Non mi sembra una cosa carina, se è un trauma non possiamo farle questo...- JunHoe aveva i sensi di colpa dopo tutti i discorsi con YuJu.
-Hai paura?-
-No, non mi sembrava giusto- sostenne JunHoe.
-La penso come lui...- intervenne JinHwan.
-Allora lo farete voi due- i due ragazzi vennero incastrati a farlo.

-Amico siamo proprio in una brutta situazione... Non voglio essere cattivo con lei- disse JinHwan mentre si avviavano alla casa degli errori.
-Non possiamo fare altrimenti, non voglio rogne dagli altri- rispose JunHoe che non ne era totalmente convinto.
-Fare una cosa del genere... non mi convince-
-Dai entriamo prima di perderli di vista. Prima lo facciamo e meglio è-
I due entrarono nella casa stregata e si appostarono in modo che JinHwan facesse separare YerIm da Bobby e JunHoe potesse toccarla. La prima parte del piano si concluse con successo e YerIm arrivò nel punto in cui era JunHoe che la prese da dietro e la bloccò. La ragazza però cominciò a tremare fortissimo e gridò talmente forte da far sentire al ragazzo un fischio nelle orecchie anche diversi minuti dopo il grido.
-Non mi fare del male! Non mi toccare !- la ragazza scoppiò in lacrime e in quell'oscurità rivide tutto quello che quel maniaco le aveva fatto è riprovò le stesse sensazioni.
Bobby sentendo l'urlo della ragazza corse in direzione del suono e anche con quella poca luce riuscì a vedere le sue lacrime e i suoi spasmi fortissimi.
-Lasciala andare subito- avrebbe voluto rimanere calmo ma quando si trattava di quella ragazza non riusciva più a ragionare.
JunHoe terrorizzato lasciò andare la ragazza che cadde svenuta tra le braccia di lui. Solo allora si rese conto della cazzata che aveva fatto.
Bobby prese la ragazza in braccio, questa sembrò tranquillizzarsi e la portò fuori.
-Tranquilla è tutto apposto- le carezzò il viso -Jay rimani qui con la mamma che lo hyung deve controllore una cosa.
Bobby aspettò all'uscita i due ragazzi. Quando questi uscirono non riuscì a trattenersi e si scagliò contro JunHoe.
-Ma sei coglione? Sai che quella ragazza ha un trauma? Pensi che sia divertente spuntarle da dietro e bloccarle le braccia? Non pensi le potrebbe ricordare quando è stata stuprata- gli urlò contro.
-Io sarò stato un coglione ma tu ti devi calmare- rispose JunHoe anche se sentiva i sensi di colpa.
-Come fa YuJu a stare con te? Lei ragiona con la sua testa e ha provato a capire YerIm, tu, tu sei solo uno che segue il branco senza avere un briciolo di senso. Per te questo era solo uno scherzo ma a quella ragazza riporta alla mente ricordi che non dovrebbe nemmeno avere- stava per scagliare un pugno ma qualcosa lo bloccò. Era YerIm che nonostante non si fosse ripresa del tutto voleva impedire a Jiwon di fare qualcosa per cui pentirsi.
-Tranquillo, sto già meglio. Se è il ragazzo di YuJu non può essere cattivo... avrà delle motivazioni- disse in un sussurro. Poi barcollò e rischiò di cadere, ma Bobby la prese in tempo.
-Mami! Come stai? Questi ahjussi ti hanno fatto del male?- il bambino le corse vicino e lanciò ai due ragazzi quella che doveva essere un'occhiataccia ma che risultava uno sguardo tra il buffo e il tenero.
-Non ho un motivo... e a ripensarci mi sento un cretino. Ho fatto le cose perché me lo hanno detto gli altri senza pensarci... non penso che delle scuse bastino...- fece per inginocchiarsi ma YerIm lo fermò scuotendogli le mani davanti agli occhi.
-Non ti preoccupare, per paura di essere degli esclusi arriviamo a fare cose assurde- lo guardò dolce.
Come? Come aveva potuto credere che quella ragazza fosse cattiva ed infima? Perché tutti dicevano che era una poco di buono eppure a lui sembrava tutt'altro. In quel momento JunHoe aveva capito cosa volesse dire la sua ragazza e si pentì di ciò che le aveva detto. Non aveva mai pensato che seguendo gli altri sarebbe finito a fare il gradasso. Nonostante quello che aveva fatto lei lo stava perdonando.
- YuJu aveva ragione... di nuovo. Mi ci vorrà molto più tempo per il suo perdono però- disse grattandosi la nuca nervoso.
- Tranquillo ci parlo io e farò in modo che la tua pena non sia così dura- lo guardò ridendo.
-Spero che nonostante la cavolata che abbiamo fatto potremo essere amici- disse JinHwan – Fino ad ora ci hanno riempito la testa con menzogne di ogni genere sul tuo conto. Ora capisco che la tua era solo autodifesa, anzi un gesto per difendere lui-.
-Visto Jiwon? Il ragazzo di YuJu e il suo amico non possono essere cattivi- sorrise al ragazzo che spostò lo sguardo imbarazzato – Facciamo così, posso farti far pace con YuJu già stasera. Se avete voglia potete venire a casa mia e possiamo chiarire tutto, tanto avevo già chiarito con lei di trovarci. Vi va?-.
I due acconsentirono subito e così la compagnia poté avviarsi verso casa di YerIm. In poco tempo arrivarono e diedero tutti una mano a preparare per la cena nonostante le proteste della padrona di casa. JinHwan e JunHoe diedero una mano in cucina, mentre Jiwon, dopo aver preparato il tavolo, faceva compagnia a Jay. A YerIm non sembrava vero, per tanto tempo aveva desiderato degli amici con cui trascorrere del tempo e ora quel desiderio si era avverato. Era tutto normale, quella normalità che lei aveva sempre desiderato e sentiva che in qualche modo era legata a Jiwon.

I suoi pensieri vennero interrotti dal suono del campanello. Bobby aprì la porta.
-Unni, ho portato il dolce!- YuJu era tutta felice, ma la felicità scomparve quando vide il suo ragazzo sulla soglia della cucina e si trasformò in stupore -Cosa ci fai qui? Non avevi detto di non sopportarla e che dovevo smettere di parlarci?-
-In un pomeriggio cambiano molte cose- intervenne YerIm posando una pentola fumante sul tavolo del salotto. -Ha capito di aver sbagliato, mi ha chiesto scusa e ora siamo amici. Direi che non c'è più motivo di essere arrabbiati-
-Lo sapevo che avresti cambiato idea YuJu andò ad abbracciare il suo ragazzo. YerIm da dietro le spalle di lei e fece l'occhiolino a JunHoe complice di aver omesso la parte dello scherzo. Lui la ringraziò con lo sguardo e strinse forte la sua ragazza.
-Smettetela di fare i piccioncini, ci farete sentire soli!- scherzò Jiwon.
-Parla per te! Io la ragazza ce l'ho- JinHwan si scostò da YerIm e Bobby.
-COSA??- tutti e quattro lo guardarono sconvolti.
-Mami devo fare la pupu...- Jay interruppe la conversazione.
-Subito amore mio- YerIm lo prese in braccio e corse al bagno.
-Hai bisogno?- la seguì Bobby.
- Quei due sembrano una coppia sposta- scherzò YuJu facendo ridere gli altri due ragazzi.
-Non deve essere facile crescere un figlio. Io non ne avrei nemmeno la forza. Invece lei riesce a fare avanti e indietro tra scuola e lavoro badando pure a suo figlio- JunHoe prendeva in considerazione quell'argomento solo allora.- Eppure dai suoi compagni riceve solo cattiverie...-
-Adesso ha noi e poi ha Jiwon al suo fianco- lo rassicurò YuJu.
La cena passò in fretta tra una chiacchiera e l'altra e presto YerIm dovette mettere a letto Jay. Lui però fece i capricci perché voleva che fosse Jiwon a raccontargli la favola della buona notte. Alla fine la madre dovette cedere e con l'aiuto di Bobby riuscì a farlo addormentare.
-Ma tu non dovevi andare a lavorare?- si ricordò all'improvviso Jiwon.
-No tranquillo, mi ha mandato un messaggio prima il direttore dicendo che oggi avevo la serata libera- gli sorrise la ragazza.

Le apparenze ingannanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora