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Erano passati ormai alcuni anni da quel fatidico giorno in cui lui prese quella decisione. Una drastica decisione che costò la felicità di entrambi, per così dire. Ora Bill era cresciuto, era cambiato sia nella mente che esteticamente. Aveva detto addio ai suoi bei capelli scuri, ora erano corti e di un bel biondo chiaro, si era lasciato crescere un po' di barba ma usava tenerla corta, giusto un accenno. Non si truccava più, o meglio lo faceva di rado.
Da Los Angelessi era trasferito a New York, dove aveva trovato lavoro come modello per un'importante rivista di moda, la sua agenda era sempre troppo piena ma i soldi avevano iniziato a piovergli addosso come se niente fosse, come se fossero semplici foglietti di carta e con i soldi che crescevano i vizi aumentavano. Chiaro, no? Basta rinunce, aveva deciso di iniziare a coccolarsi un po' di più. Con tutti quei soldi era riuscito a permettersi persino uno splendido attico in centro a NY con vista sull'oceano e non solo, si vedeva benissimo anche lastatua della libertà, una vera sciccheria insomma. Fortune simili capitavano di rado.-Molto bene, per oggi abbiamo finito.- disse il fotografo ammirando le foto che comparivano sullo schermo del proprio pc. Bill saltò giù dalla poltrona in velluto nero su cui posava per raggiungere Stephen, appunto il fotografo.
-Sei una meraviglia, posare fa proprio per te.- gli disse l'uomo sistemandosi gli occhiali mentre l'assistente scorreva le varie foto in cui compariva il biondo.-Ah penso che il grosso del lavoro lo abbia fatto Helen.- rispose Bill con un mezzo sorriso. Helen era la modella che usava posare insieme a lui quando il fotografo lo desiderava o quando una pubblicità di jeans, profumi o altro lo richiedeva.
-Non dire sciocchezze, sei tu che fai colpo.- s'intromise la ragazza lanciando un occhiolino a Bill.
-Di certo alle ragazze non dispiace.- commentò l'assistente ridacchiando e facendo arrossire il biondo. -Il viso di entrambi è impeccabile, non occorre nemmeno ritoccare troppo, vero Stephen?-Il fotografo annuì e si raddrizzò, -Potete andare ragazzi, ci vediamo domani.- tentò di congedarli l'uomo.
-Aspetti un attimo, è vero che state cercando un altro modello e questa sera si apriranno i casting?- chiese la ragazza incrociando le braccia, -Non vorrete sostituire Bill, spero.- disse con tono minaccioso, -Perché in tal caso dovrete iniziare a cercarvi anche un'altra modella.-.
Stephen e l'assistente scoppiarono a ridere e ci impiegarono anche un bel po' a riprendersi. Il biondo fissò tutti e tre a bocca aperta perché lui non ne sapeva proprio nulla.-Niente del genere, Helen. Un'importante firma ci ha richiesto un set fotografico con solo due ragazzi e, poiché Bill è davvero eccessivamente bello e bravo ci serve un ragazzo che gli tenga testa.- spiegò il fotografo con calma.
-Ed è per questo che il casting è aperto non solo a modelli ma anche a ragazzi comuni, non possiamo fallire, spulceremo tutta New York e, se non dovesse servire, l'intera nazione.- concluse l'assistente il cui nome era Alessio.
Helen sorrise soddisfatta ma subito tornò seria, -Questo significa che io non servo?- chiese alzando un sopracciglio.-Oh sì, invece. Tu poserai da sola, completamente sola, per della biancheria intima, anche questa di un'importante firma.- si affrettò a dire Stephen, la ragazza dai capelli rossi sospirò ma annuì con fermezza.
-Bene, ora che tutto è chiarito posso andare?- chiese Bill con un timido sorriso.Per poco non temette di aver perso il lavoro, per fortuna stavano solo cercando un modello che fosse stato migliore di quelli già presenti. Ne fu piacevolmente sorpreso, anche lusingato, lo stavano facendo proprio perché la sua bravura metteva in difficoltà gli altri, anche se lui non si vedeva tutta questa bellezza, non capiva dove gli altri potessero vederla.
-Non fare così,sei davvero un bel pezzo di figliolo, Trümper, non capisco perché ti fai tutti questi flip mentali.- disse la ragazza dai capelli rossi, ridendo bonariamente.
Entrambi erano fuori dal capannone in cui quel giorno avevano posato, era poco fuori New York e Bill aveva deciso di raggiungere quel posto tramite un taxi, non conosceva ancora bene la grande mela e dato che l'ultima volta si era perso era meglio non rischiare.
-Hai preso il taxi, Bill?- chiese la rossa alzando un sopracciglio, il biondo annuì e gli mostrò il cellulare, lo stava per chiamare.
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Louder than love
FanficSequel di TOM Dopo la rottura con Tom, Bill si è trasferito a New York per lavoro e per poter ricominciare. Va tutto bene e può concedersi vizi che in precedenza non poteva permettersi ma ben presto tutto cambierà, ancora una volta. Come un fantasma...