Dolce e sensuale

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Sarà strano da sentire, ma un bel giorno entrando in classe, il suo sorriso mi ha travolto, i suoi capelli biondi, i suoi occhi, i suoi movimenti.. era perfetta!!
Perfetta?
Cosa ti prende Adele?
Io, Adele Mecchibben innamorata di una prof, che per di più insegnava la peggior materia al mondo INGLESE!!!
Be si insomma pensavo solo fosse una cotta adolescenziale per Stefania, be ogni volta che parlavo di lei, non facevo che perdermi in sorrisi e pensieri, ma questo non doveva per forza significare che fossi stra cotta di lei.
A me piaceva scherzare insieme a lei, ma quando arrivarono le vacanze di natale, li fu il vero guaio!!
Riassunto in poche parole: disperazione, tentato suicidio, caos e depressione!!
I primi giorni di vacanze passarono molto in fretta, era tutto normale, tutto cominciò la seconda settimana di vacanze, lei era essenziale ormai per me, piangevo, mi rinchiudevo in camera..
Lo dissi persino alle mie amiche e ad una mia professoressa, be sinceramente lei non è stata molto d'aiuto, mi faceva sembrare più pazza di quanto già fossi.
Ma scommetto che voi volete ascoltare solo la storia del TENTATO OMICIDIO.
Una notte come tutte le altre con le lacrime che scorrevano sul mio volto, la stanza chiusa a chiave, che ormai era diventata fredda e buia, io non avevo più voglia di vivere senza lei.
Ci vollero meno di 5 secondi per convincermi a farlo, il primi 2 secondi pensai a come fare e gli ultimi tre furono per guardare le sue foto.
Ero sicura che sarei morta, era tutto così come volevo, non volevo più soffrire, volevo vedere solo il suo sorriso per l'ultima volta e poi mi sarei potuta suicidare.
Diciamo che non sono mai stata una ragazza che sceglie le vie corte, non sono una che scappa, quindi invece di un solo modo per morire ne usai 3, così per assicurarmi che funzionassero e che tutto finisse.
Per prima cosa mandai giù tutte le pasticche che avevo in casa, con del detersivo giusto per aiutare a far scendere i farmaci, presi una lametta e mi tagliai, poi mi buttai dal quinto piano del palazzo affianco a casa.
Ma indovinate...
Lavanda gastrica e il detersivo con le pasticche furono dimenticate, comunque era rimasta la grande caduta e il taglio.
E aspettate ancora...
Ironia della sorte, mi ero solo rotta il braccio, il quale sarebbe guarito 2 mesi dopo.
Ah e giusto per finire, il taglio non aveva preso la vena per meno di 2 millimetri.
Ora la mia vita era peggio di prima, ricoverata in psichiatria, non potevo avere il mio cellulare, nessuno poteva farmi visita e non mi facevano uscire da quella stanza.
Dopo due settimane mi tirarono fuori da quella topaglia, io ero contentissima di tornare a scuola, volevo vederla, ormai mi ero lasciata tutto alle spalle, cioè io la amavo, Adele amava Stefania!!!!!

Ditemi se vi piacciono questi tipi di storie, questa è la verità sulla mia vita, con qualche aggiunta per rendere la storia più interessante
Ps: be si é vero mi sono innamorata di Stefania (la mia prof)

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