Why me?

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PROLOGO:

Cerco di reprimere il mio dolore, ma so che non andrà via comunque. Non mi sento affatto uno schifo dopo aver fatto una cosa del genere perché non è paragonabile a quello che ho dentro. Per una volta in tutta la mia vita, sento che mi sono liberata. Ho cancellato ogni traccia, non rimane nessun testimone, solo un taglio profondo che presto andrà via.

Avrei preferito non farlo perché mi bastava un ‘COME STAI?’, un ‘TI VOGLIO BENE’ per sentirmi amata e capire che almeno a qualcuno importa di me. Ma questo ‘qualcuno’ dov’è? Il solo pensiero di essere sola mi angoscia perché mi chiedo ‘COS’HO CHE NON VA? PERCHE’ NESSUNO TIENE A ME? COS’HO FATTO DI MALE PER MERITARMI TUTTO QUESTO?’. Intorno a me ho solo gente che non mi apprezza per quella che sono, anche i miei genitori.

Non è bello sentirsi dire da un genitore che non vali niente, che sei stato solo uno sbaglio, un incidente che non sarebbe dovuto accadere; sentirsi dire che non avrai un futuro. E dopo tutto, realizzi che la tua autostima è crollata. Comunque sono pur sempre un essere umano e voglio vivere al meglio quest’adolescenza. Voglio solo che finisca tutto. Tutti i giorni indosso una maschera perché voglio mostrarmi forte agli occhi degli altri. Mi sento sola, indifesa; una vagabonda che cerca la via della felicità. Ho bisogno di un abbraccio. Ho bisogno di qualcuno che mi dica: ’Io ci sarò sempre per te, non dimenticarlo’.

Non mi sento come gli altri ragazzi che escono e si divertono, mi sento emarginata, come un pesce fuor d’acqua. Voglio solo che questi siano gli anni migliori della mia vita: voglio poter essere felice, ascoltare la musica senza le lacrime che riempiono i miei occhi. Forse chiedo troppo o forse pretendo una vita come quella di tutti. Non so perché piango al solo pensiero che se tutto questo non fosse successo, io vivrei come tutti. Penso a quelli che credevo i miei ‘amici’, loro mi avrebbero consolata, mi avrebbero fatto capire cosa avrei dovuto fare, quando invece mi hanno voltato le spalle. Sono spaesata, non è la mia vita.

E in momenti come questi che vorrei reagire senza sentirmi urlare contro, senza sentirmi dire che devo starci fuori; ma sono la prima a morire dentro. Mi sento bruciare. Il mio cuore non ce la fa più a soffrire così tanto.

Il mio nome è Helen Wilson.

Salve ragazza io sono -HoranHug- ed è la prima storia che pubblico. Vorrei tanto che voi ci diate un'occhiatina e mi scuso per eventuali errori.

Solo quando il prologo sarà votato e commentato, pubblicherò il primo capitolo. Spero vi piaccia e vi mando un abbraccio. <3

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