TRAVIS
Eravamo appena arrivati a casa di Cole e come al solito, tardava ad aprire la porta, così cominciai a chiamarlo ripetutamente al telefono.
Nessuna risposta.
Venni sorpreso dal rumore della serratura che scattava, la porta era stata aperta ma non da Cole.
La figura di Luke apparve davanti a noi.<<Cazzo, ma che problemi avete? Siamo rimasti dieci minuti qui fuori>> Si lamentò Andrew.
<<Pensavo che Cole fosse già sceso, invece è rimasto sopra con Amber.>> Si difese Luke.
Io sbuffai e lo sorpassai mentre guardavo verso la scala e entravo nel salone. <<Cole non salgo ad ucciderti solo perché mi secco a fare le scale>> Urlai in modo che potesse sentirmi, ma a mia grande sorpresa non fu solo lui a farlo.
<<Non ti piace più fare attività fisica?>>
Quella voce.
Conoscevo quella voce quasi meglio della mia.
Quando mi girai Kesley era dietro di me, non appena la vidi aggrottai le sopracciglia.
Lei non doveva essere lì.
I ragazzi erano dietro di lei seduti sul divano.<<Che ci fai tu qui?>> Chiesi scocciato.
<<Connor non aveva la macchina, così l'ho accompagnato io>> Fece spallucce spiegandomi la situazione.
Devo ammettere che averla davanti mi faceva uno strano effetto, avevo fatto pazzie per lei in passato. Ci sarebbe sempre stata un minimo di attrazione tra noi, ma non avrei lasciato mai che quel piccolo barlume di emozioni, rovinasse quello che stavo costruendo con Kim.
Kesley mi squadrò dalla testa ai piedi mordendosi appena il labbro, e poi ritornò ad incrociare il suo sguardo al mio.
<<Ti va di fumare una sigaretta? Vorrei parlarti>> Chiese.
Io esitai, lei lo notò. <<Kesley, non-..>>
Mi interruppe. <<È solo una sigaretta Travis, non ti ho chiesto di saltarmi addosso. Poi potrai tornare dai ragazzi>>
Sarei stato bugiardo se avessi detto che non mi importava sapere cosa aveva da dirmi, per cui guardai prima i ragazzi, che stavano scrivendo su un foglio dei nomi, sicuramente la lista degli invitati, poi tornai a guardare kesley e acconsentii.
Lei sorrise e mi guidò fuori in giardino.
Una volta fuori, mi sedetti sulla sedia vicino al tavolo e lei si mise a sedere proprio davanti a me, sopra il tavolo con le gambe a penzoloni.
Prese il suo pacchetto di sigarette, ne prese una e la porto alla bocca, poi ne passò un'altra a me e la ringraziai con un cenno.
Anche io la portai alle labbra e l'accesi con l'accendino che mi aveva passato dopo aver acceso la sua.Buttò fuori il fumo e mi guardò. <<Allora? lei com'è?>> Mi domandò.
Non aveva specificato chi, ma non c'era bisogno lo facesse.Anche io buttai fuori il fumo della sigaretta e con una mano mi grattai la nuca. <<È una brava ragazza..è diversa dalle ragazze che ho frequentato fino ad ora, ancora devo conoscere tanti aspetti di lei>>
<<È diversa da me?>>
La sua domanda mi irritò.
<<Kim non ha niente a che vedere con te e comunque non mi va di paragonarla a nessuno e in questo caso a te. Siete due persone diverse. Tu sei il mio passato, lei è..o almeno spero che lo sia, il mio presente.>> Sbottai infastidito. <<Era questo quello di cui dovevi parlare?>>
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One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]
RomansaUn dolce nasino all'insù, delle labbra da far invidia e degli occhi da gatta verdi che ti rapiscono, Questa è Kimberly Evans, una diciannovenne incasinata pronta a rivoluzionare la sua vita. Dopo essersi ricongiunta al padre, dal quale si era separa...