Capitolo 29

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Fa freddissimo, apro gli occhi che iniziano a bruciarmi tantissimo. Ci metto un po' per mettere a fuoco e capire.

-Giovanni! Svegliati ci siamo addormentati- urlo alzandomi e infilando le mani nel cappotto. Quando anche Giovanni si rende conto di dove siamo si alza e ci dirigiamo verso la macchina.

Prendo il cellulare e vedo l'orario: le tre del mattino.

-Accendo il riscaldamento?- mi chiede Cic appena entriamo in macchina

-Eh direi!- lui ride

-Tieni- mi dice togliendosi il suo giubbino e porgendomelo

-No, rimettitelo. Altrimenti muori di freddo-

-Ho acceso il riscaldamento, mettilo stai ghiacciando-

-Grazie- dico appoggiando il giubbotto sulle mie gambe gelate.

-Ti ho sognata-

-Che hai sognato?-

-Non te lo dico-

-Dai...-

-Ho sognato che ieri mi baciavi- io non rispondo e abbasso lo sguardo.

-Era solo un sogno, non devi imbarazzarti!-

-Non sono imbarazzata-

-Proprio per niente, ti porto a casa-

-È bello avere un ragazzo che fa da taxi- quando mi rendo conto delle parole che ho appena pronunciato sgrano gli occhi.

-Sai che mi hai appena definito il tuo ragazzo-

-Ho sbagliato non intendevo questo- lui fa il suo solito sorrisino. Io appoggio la mia mano sulla sua e torno a casa.

Apro la porta e cercando di fare meno rumore possibile, vado in camera mia e in un batter d'occhio sono pronta per dormire.

Sotto le coperte, spengo la luce e chiudo gli occhi.

E come al solito la mia mente non sta zitta e incomincia a girovagare nei pensieri.

Prendo il telefono e vado sulla page di Federica.

Scorro un po' di foto finché non trovo il post con il primo capitolo della storia che sta riscrivendo.

"Cammino, sono appena uscita di casa e mi aspetta un altro giorno di scuola. Arrivata a un bar nei paraggi, decido di prendere un caffè, dato che il sonno che provo è troppo. Dopo che il mio caffè macchiato è pronto, apro la borsa e vedo due portafogli, con nonchalance prendo il mio e pago. Afferro il caffè ed esco dal locale. Tra un sorso e l'altro prendo l'altro portafoglio che mi ero ritrovata e lo apro, dentro c'erano cinque euro e una foto, la foto di un bellissimo ragazzo che, anche se non conoscevo, mi ispirava un sacco."

Mi piace tanto come Fede sia riuscita a trasformare una storia vecchia in una nuova e fresca, così sotto il primo post, a parte a mettere like, lascio un commento in cui mi complimento.

I miei occhi diventano sempre più pesanti e pian piano mi addormento.

Gli riapro solamente la mattina dopo. Mi alzo e vado in cucina dove c'è mia sorella.

-Buongiorno- mi saluta

-Buongiorno-

-Papà ha comprato i cornetti!- mi avvisa e io afferro il più vicino.

-Che metti domani?-

-Non so poi vedo-

-Secondo te cosa ci hanno regalato mamma e papà?-

-Domani vedremo-

-Dai Tara, una sbirciatina- dice Sara mentre si dirige verso l'albero di Natale pronta a curiosare.

-Sara se mamma lo scopre...- mi interrompe –Ti prometto che non lo scoprirà, non l'ha mai fatto- io rido

-Cosa intendi?-

-Che ogni vigilia di Natale spio i regali, è un mio rito-

-Cretina- rido ancora

-E così mi ringrazi?-

-Per cosa?-

-Per averti coperta ieri sera-

-E ti hanno creduta?-

-Certo-

-Come hai fatto?-

-Storia lunga, Tara ti hanno regalato un...-

-Non dirmelo-

-Okay, ora vedo il mio- io mi alzo e vado a prendere un bicchiere d'acqua. Poi sento urlare.

-Che succede?- chiedo

-La Canon!-

-Bellissima, ma ora chiudi!- dico, poi ci sediamo sul divano e accendiamo la televisione.

"Ragazzi tutti da me il 27" Giovanni

-Tara!-

-Sì ho letto-

"Certo!" Sara.

Vado in camera e prendo una lettera.

"Ho perso la testa per te, non dimenticarlo"

Giro e rigiro la lettera tra le mie mani, ma solo questo.



Ragazza non tumblr (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora