la bambola assassina

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Ero a casa e me ne stavo distesa sul mio letto a guardare video su YouTube. I miei genitori non c'erano erano andati dalla nonna in America e sarebbero tornati solo tre giorni dopo. All'improvviso sentii bussare. Pensai che i miei genitori fossero tornati ma per sicurezza chiamai mia mamma e le chiesi se fossero tornati.Lei mi disse no e mi gelo il sangue nelle vene. Il telefono andò in tilt e si spense. Non si accendeva più. Sentii bussare ancora. Avevo troppa paura ad aprire la porta d'ingresso. Decisi di nascondermi nell'armadio dei miei genitori due stanze più in là della mia. Aprii la porta e trovai una macchia rossa per terra. Capii subito cos'era.SANGUE. Mi chiusi in camera e presi la mia bambola di porcellana. Era l'unica cosa che mi calmasse fin da quando ero piccola. Ma non mi calmava affatto.Il telefono si riaccese da solo e comparve una scritta:"Vieni fuori non ti faro nulla per il momento" Io lo ingorai ma una persona mi stava chiamando. Era un numero privato. Non risposi. Vidi un ombra dalla mia finestra. Non riuscivo a muovermi L'aria era fredda ma io stavo sudando. La mia bocca aveva gusto amaro. Mi scrisse di nuovo:"RISPONDI SO DOVE SEI RISPONDI DAI" Non sapendo cosa fare risposi :"Chi sei" lui aspetto qualche attimo e rispose:"Maila so che non potrai mai leggere questo messaggio ma voglio dirti chi sono. Io sono la persona che ti ha uccisa

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