Golden Grasslands

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Yuu e Kaneki notarono che il sontuoso ambiente circostante parve dissolversi e si ritrovarono in un meraviglioso campo dorato. I fili di grano mossi dal vento, parevano evanescenti, e il giovane dagli occhi verdi, contemplando l'atmosfera ovattata, fu convinto che si trattasse di un sogno. Fu tentato di chiedere a Kaneki di tirargli un pizzicotto, per riportarlo alla realtà, ma il suo sguardo si perse nell'indugiare nel soave luogo di fronte a se, ammaliato da esso: scrutò il cielo e i suoi occhi si persero nell'azzurro cristallino e brillante ma accecato da quella luce distolse lo sguardo: quel bagliore caldo lo feriva, per un attimo gli parve di comprendere Mika.

" Kaneki, sai dove siamo?" Chiese estasiato e spaventato allo stesso tempo, per distrarsi da quello strano silenzio, interrotto solo dalla timida voce del vento, che accarezzava dolcemente le loro teste, facendo muovere i capelli di candida luce e oscura ombra dei due giovani. Yuu si volse verso l'amico che lo scrutò: le sue iridi grigie erano brillanti, sul suo viso si dipinse una espressione di stupore. In silenzio guardava attonito di fronte a lui, le labbra tremarono, balbettò qualcosa, un nome, con le iridi quasi annebbiate dal pianto. Yuu segui il suo sguardo,si volse di spalle, e le sue pupille si dilatarono quando incontrarono gli occhi serafici di Natsu che in lontanaza gli scrutava raggiante. Si avvicinò a loro, correndo felice e tendendo la mano ai due esclamò piano: "Kaneki, Yuu! Vi stavo aspettando." Gli occhi verdi si riempirono di lacrime, il giovane proferì, cercando di imporre un tono naturale alla sua voce, celando il pianto che minacciosamente tentava di impadronirsi della sua razionalità: "Natsu cosa è questo posto?" "Queste sono le colline dorate" Rispose Kaneki, la sua voce, irruppe nelle certezze di Yuu, sgretolandole al vento e dissipandole in quell'aureo bagliore. Il soldato lo osservò scosso da quella rivelazione, che aveva invaso la sua mente come un devastante e mortifero squillo di tromba dell'Apocalisse che oramai era così tristemente ricordato ed echeggiante, nella sua anima, come un tragico rintocco di morte.

"Ora tocca a te, Yuu-chan!" In quel momento Yuu guardo di fronte a se e vide quel ragazzo che lo aveva consolato in moltissimi momenti della sua vita, rallegrandolo con il suo sorriso. Natsu ora era li', di fronte a lui, con la luce alle spalle e gli sorrideva allegramente.

Yuu osservo l'ambiente circostante e per un attimo gli sembrò di essere in quel grandissimo campo sconfinato, quel luogo incantato del quale il Dragon Slayer gli aveva parlato innumerevoli volte. Per un attimo gli sembrò che Natsu stesse per piangere.

Contemplò l'ambiente irreale dall'odore di fiori: comprese davvero di essere immerso in quel fulgido e sconfinato aureo campo mosso da Zefiro, che pareva stesse cantando una rilassante ninna nanna. Le lacrime gli salirono agli occhi osservando il grano dorato mosso dal vento, una espressione esterrefatta si impadronì delle sue iridi che divennero piccole. Osservò la tacita ed evanescente luce bianca dietro di lui, e immediatamente comprese. Capì, capì che quello era un addio: "N-Natsu?" Balbettò tragicamente, quel nome,che per lui un tempo era sinonimo di spensieratezza. Le iridi verdi si ridussero, esterrefatte, di fronte a quella verità, le labbra tremarono, sconvolte, la sua voce uscì appena, leggerissima, come un lacerato e incompreso sussurro, morendo nella sua gola. Indietreggiò, e inconsapevolmente portò il braccio di fronte al petto, per difendersi da quella atroce realtà, che in quell'istante gli sconvolgeva la mente, con la furia inaudita di una tempesta di fuoco. Natsu gli sorrise ma lo sguardo del giovane dai capelli d'ebano si rattristò. Al Dragon Slayer parve di aver visto, in quel frangente, una lacrima brillare in quelle iridi verde smeraldo. Kaneki più dietro rispetto agli altri, si stringeva nelle spalle, osservava rapito quella splendida distesa dorata, che gli pareva essere preziosa ambrosia, in effetti era molto diverso dal campo di fiori cremisi nel quale molto spesso si ritrovava ed era anche incredibilmente dissimile dall0inquietante e assordante, fumoso cielo che albergava nello spirito di Yuu; perché in fondo loro tre erano simili: ognuno amava rifugiarsi in un luogo illusorio, Kaneki in un campo di Lycoris Radiata ,fiori di sangue, che tuttavia prima, erano candidi, ma che poi divennero rossi, simboleggiando il suo decadimento nella disperazione. Yuu in un empireo fumoso che rappresentava il suo essere confuso e diviso tra tre diverse creatura, a lui quasi del tutto sconosciute che abitavano nella sua anima. E Natsu, invece, si ritrovava in un meraviglioso campo di grano dorato, splendente come il sole, come quella stella che lui tanto amava e adorava perché dopotutto non vi era calore più forte, che quello dell'amicizia. Il giovane dai capelli color ciliegio, era convinto che quel caldo, sublime e rilassante, luogo incantevole, simboleggiasse lo splendente del legame dell'amicizia, che sapeva riscaldare il suo cuore. Natsu si avvicino a Yuu, e gli accarezzò la spalla, cercando faticosamente di incontrare i suoi occhi, che il giovane teneva ostinatamente chiusi, con i pugni di fronte al viso. Si vergognava, si vergognava tremendamente dell'essere incapace di contenere le proprie emozioni, eppure sapeva che non poteva essere altrimenti, le lacrime erano il suo modo di far defluire la rabbia fuori da se, quella rabbia cieca che lo attanagliava fin dalla sua nascita, da quando i suoi genitori lo avevano rifiutato, urlandogli che fosse un figlio del diavolo, un essere maledetto e portatore di distruzione e morte. Natsu vide quelle lacrime, scorrere copiose sulle mani del suo caro amico, stava piangendo, afflitto. Cercando di consolarlo abbozzò un mezzo sorriso, un sorriso mesto, triste ma allo stesso tempo, così incredibilmente gentile. Kaneki tremò d'emozione osservando quello sguardo negli occhi del Dragon Slayer, per un attimo quella soave dolcezza e affetto gli ricordarono sua madre, il suo cuore tremò, le iridi di quella creatura inumana chiamata ghoul, divennero stillanti di pianto, la bocca, a volte così efferata, ebbe un singulto d'emozione, e il suo cuore sciogliendosi osservando quella scena, pronunciò una sola parola, che fece rigare una lacrima, su quel viso di porcellana:

Golden Grasslands - Anime Crossover: Fairy Tail, Owari no Seraph & Tokyo GhoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora