Una stanza, piccola per altri, ma per quanto grande pareva ai miei occhi, non me ne stancavo mai, per quanto fosse soffocante.
Ogni ora, minuto, secondo,mi appariva come un'eternità, un'eternità fredda, come le goccioline della pioggia che abbracciavano giocose, la mia amata Londra.
Per quanto desiderassi ardentemente alzarmi da quel letto così comodo e caldo, ma così soffocante, andare sotto quella pioggia e oltre far abbracciare Londra, abbracciasse delicatamente la mia anima, legata a questa stanza, legata ai ricordi.
È così bello vedere cose prive di importanza all'occhio umano, che differente dal mio parer trovo fantastiche, per nulla noiose..ed in fondo lo sapevi anche tu, non è vero Dalton Alexander Hall?
Tu hai possibilità di vedere quelle futilità della vita quotidiana, così come i miei sentimenti contrastanti, tra freddo e caldo, vorrei mischiare le nostre anime, così da poter capire...perchè tu sia così ostinato a restarmi a canto, mio maggiordomo.
Pena? Tristezza? Dimmelo...parla, parlami.
È soffocante il tuo silenzio, anche ora, mi guardi così dolcemente, sento la tua compassione svestirmi, mi sento così inutile, così...debole ed insignificante.
Ora mi stai prendendo la mano, ed io alzo lo sguardo incuriosita, mi stai promettendo che tornerai con lo sguardo, quei tuoi occhi fiduciosi, ma con un luccichio di malinconia, quei tuoi occhi che hanno visto l'inimmaginabile, così diversi dai miei che hanno visto così poco, così inconsci di ciò che sta accadendo e probabilmente di ciò che accadrà.
- Hall...davvero tornerai?-.
Annuisci. Annuisci e basta.
Ti avvicinasti e mettesti una mano sulla mia testa, cercando di rassicurarmi, che vada tutto bene, la tua mano è così fredda...come la pioggia di quel giorno, in cui mi promettesti di tornare, ma era solo una bugia, vero?
Sorrido capendo la situazione, ma sentivo una sensazione dolorosa, come se avessi sbagliato, tu posasti i tuoi occhi azzurro ghiaccio sui miei occhi semi-aperti color nero pece, ricambiai lo sguardo e in quello stesso momento mi dasti un dolce bacio sulla guancia, fasciata.
Come tutto il mio corpo del resto...
Sorridi, non nel solito modo, era un sorriso pieno di malinconia.
Vorrei aver le forze, fermarti il polso e stringerti a me, come facevamo da piccoli, quando mi calmavi dopo una caduta, nella quale mi sbucciavo il ginocchio, la tua mano fredda, sulla mia testa, mi da una tale sensazione di pace, da farmi dimenticare ciò che mi circonda, ciò che mi opprime..
-...Hall non andare...-.
Abbassi lo sguardo e squoti la testa, per poi stringermi in una fusione tra caldo e freddo, alla fine ci ricompensiamo entrambi, no?
Poi hai staccato quel contatto così speciale e così troppo lentamente, da dilaniare il mio animo, ti stai alzando, ti guardo, sentendo dolorosamente che dopo aver aperto quella porta non saresti tornato più...non saresti tornato più tra le mie braccia...
- Hall...t...ti....-.
Sento il rumore, capendo che avevi già varcato quella soglia da tempo.
Ormai non mi rimane altro che la stanza, me e il ricordo della tua mano fredda sulla mia testa e di quella porta chiusa da un suono spezzato, spezzato come il mio cuore, per non averti detto quanto io in realtà, ti ami follemente.---Angolo Autrice--
Hi~
Questa storia, non sapevo se pubblicarla o meno...
Bhe, purtroppo non sono stata molto assente ^^"""
È una storia di cui avevo pubblicato il primp capitolo su EFP Fanfiction, non so quanti di voi lo conoscono °u°""
Ebbene, l'ho pubblicato:
1- Per noia
2- Perchè non riesco a staccare gli spazi (visto che me lo da sempre attaccato) e non so come funzioni "":D
3- Qui è più veloce da fare e non spendo tempo inutilmente.Quindi..ovviamente, spero che come inizio vi piaccia.
Si è strano, e molto triste...ma il genere principale è ANGST, quindi chi voglia evitare il genere esca subito da questo libro(?) '-'
Ah, ed è ambientato (ovviamente) nei tempi del vittoriano (:D) quindi, sapete che scenario abbia la ragazza '^' """...bhe, credo di aver detto tutto °^° chi voglia fare domande, le faccia pure.
E detto ciò...
Adios~☆
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ⓢⓛⓔⓔⓟ ⓦⓘⓣⓗ ⓜⓔ~
Romance"Ora mi stai prendendo la mano, ed io rabbrividisco per la sorpresa, mi stai promettendo che tornerai con lo sguardo, quei tuoi occhi fiduciosi, ma con un luccichio di malinconia, quei tuoi occhi che hanno visto l'inimmaginabile, così diversi dai mi...