Petronio si svegliò solo verso mezzogiorno e, come al solito, era prostrato e annoiato.La sera prima era stato alla festa di Nerone e questa si era protratta fino a tarda notte.
Da tempo la sua salute si era indebolita e solo il bagno mattutino e il sapiente massaggio del corpo compiuto dagli schiavi lo faceva stare in piedi.
Due aitanti servi vennero a prelevarlo, lo adagiarono su un tavolo di cipresso, coperto di bisso egiziano, bianco come la neve e con le mani unte d'olio d'oliva profumato, incominciarono a massaggiare il suo corpo ben fatto.
Petronio chiuse gli occhi per rilassarsi, ma, subito, un servo gli annunciò che il giovane Louis, da poco tornato dall'Asia Minore, era venuto a fargli visita.
Il padrone di casa sorrise e ordinò di far entrare l'ospite.
Louis era figlio di sua sorella maggiore e di Marco Vinicio, uomo di dignità consolare del tempo di Tiberio.
Il giovane aveva combattuto sotto Corbulone contro i Parti e, alla fine della guerra, era ritornato a Roma.
Petronio aveva per lui una simpatia sconfinata, perché Louis era un ragazzo simpatico, atletico e gentile.
" Salute a te, Petronio " disse il giovane, entrando nella stanza " ti concedano gli dèi ogni fortuna, ma specialmente Asclepiade e Ciprigna, perchè sotto la loro protezione nessun male ti possa colpire!"
" Ti rivedo volentieri a Roma, Louis e ti sia dolce il riposo dopo la guerra " rispose Petronio sorridendo.
" Sono stato ad Eraclea " disse il giovane " e sono arrivato da pochi giorni "
" Ah, Eraclea! Conobbi in quel paese una fanciulla della Colchide, per la quale avrei dato tutto me stesso...ma queste sono vecchie storie! Dimmi piuttosto che cosa si dice al confine dei Parti..."
" La guerra va male e se non fosse per Corbulone potrebbe trasformarsi in una sconfitta"
" Corbulone è un idiota " sibilò Petronio.
" Corbulone non è uno stupido! " ribattè Louis piccato.
" Forse tu hai ragione, ma fa lo stesso. La stupidità, come dice Pirro, non è peggiore della saggezza e non differisce in nulla da questa "
Louis si mise a parlare della guerra, ma, quando si accorse che Petronio aveva gli occhi chiusi e il viso stanco, cambiò conversazione e domandò della sua salute con un certo interesse.
Petronio riaprì subito gli occhi, si mise a ridere amaramente e ricominciò a parlare.
" Non sto per niente bene e non mi rivolgo nemmeno più agli dei per chiedere aiuto.
Del resto l'unica divinità che conti per me, ormai, è la dolce Venere...."" Ne so qualcosa, zio " rispose Louis " perché, se le frecce dei Parti non hanno toccato il mio corpo, sono stato colpito improvvisamente da un dardo di Cupido a pochi stadi dalla porta della città"
" E sei corrisposto?" chiese Petronio.
" Zio....." ridacchiò Louis " non so neppure di sicuro il suo nome! Si chiama Harry credo, ma non ne sono certo...
L'ho incontrato in casa del console Aulo Plazio mentre ero suo ospite e credo sia suo parente...
L'ho visto verso l'alba nel momento in cui faceva il bagno nella fontana del giardino. Ti giuro, Petronio, che è più bello di un dio!
Da allora l'ho rivisto due volte e non ho più pace.
Non ho altri desiderî, non voglio sapere più nulla.
Non voglio più uomini, nè denaro, nè vino, nè banchetti, voglio solo quel ragazzo"" Se è uno schiavo, compralo " disse Petronio.
" Non è uno schiavo, credo....da quel che ho capito è un parente o qualcosa di simile " insistette Louis.
" Tu susciti la mia curiosità,nipote."
" Io voglio saperne di più, perché lo desidero come l'aria!"
" E speri che il tuo adorato zio, dato che conosce bene Plauzio, ti possa aiutare...."
Louis sorrise, abbracciò Petronio e lo ringraziò anticipatamente per quanto avrebbe fatto per lui.
Grazie e benvenuti in questa nuova storia❣️
Buon Ferragosto!
STAI LEGGENDO
Innocens sanguis
Fanfiction.....non so di sicuro neppure il suo nome! Si chiama Harry credo, ma non ne sono certo... L'ho incontrato in casa del console Aulo Plazio mentre ero suo ospite e credo sia suo parente... L'ho visto verso l'alba nel momento in cui faceva il bagno ne...