3. Sesso

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(Tredici mesi dopo)

Con gli occhi socchiusi, liquefatti in quel terzo o forse quarto orgasmo, gli cinse i fianchi con entrambe le gambe, gettando la testa contro il cuscino.
In mezzo a tutti quei gemiti, la bocca di Alec non smetteva di baciarle il petto, salendo su per il collo: ansimava sulla sua spalla, prima di premere i denti contro le clavicole, tornando indietro, in un lento scendere, verso il seni morbidi.
Fingendo di star per mordere tutto ciò che sfiorava con le labbra carnose, la faceva sussultare di continuo, crogiolandosi nel suo piacere.
Le dita di Henny strinsero ancor più forte le sue scapole, cercando di avvicinarle a sé, così che lui le afferrò le cosce, tirandole su.
Spalancando gli occhi contro il buio, vide mille scintillii colorati svolazzare per la stanza, mentre i respiro di Alec si lasciava andare sul seno, tenendolo stretto dentro la bocca ma senza mai mordere.
Una scossa bollente vibrò da un ventre all'altro, lasciandoli in un attimo di pura estasi, dove i corpi sembravano alleggerirsi da qualsiasi peso si stessero trascinando dietro.
"Rimani-dentro..." mormorò esausta lasciando andare le scapole.

Le dita affusolate ripercorsero la colonna vertebrale, salendo fino alle clavicole. Accarezzò la sua nuca umida, strofinando le gambe contro i fianchi, cercando di lasciar andare quella sensazione quanto più lentamente possibile.

Alec si sollevò, sentendola respirare lieve, prima che la bocca di Henny, nonostante si avvicinasse alle sue labbra, baciandole con tenerezza. Gli accarezzò il viso, sentendo la bocca muoversi in direzione della mano, sfiorandone il polso.
Il viso di Henny sfiorò la sua mascella, punzecchiato da quell'accenno di barba spuntato da un paio di giorni. Gli baciò le clavicole su cui poi si accoccolò esausta.
"Rimani..." gli sussurrò ancora, sentendo il corpo di Alec farsi più leggero. Lasciò scivolare le gambe, strofinandole contro le lenzuola tiepide, accarezzandogli le spalle con le dita che tremavano ancora.

In quei momenti, tutto ciò che esisteva fuori dalla stanza sembrava volatilizzarsi nel nulla, finché il sole non avesse bussato alla finestra.

Abbracciandolo, cercò di tenerlo a sé per un po', nel dubbio che potesse andar via prima del solito. Alec, con la fronte poggiata sul cuscino, sfiorava la sua spalla respirandovi contro piccoli sbuffi di aria calda.
Lo stiracchiarsi della schiena le indicò che stava per chiederle di lasciarlo andare, a metà fra una supplica e un ordine, un tono gentile misto all'urgenza di sonnecchiare su un cuscino piuttosto che sul suo petto. Qualche secondo, e dovette abbandonarlo, sentendo le mani armeggiare sotto il lenzuolo, sfilando via il preservativo che aveva sempre cura di indossare.
Si sdraiò a fianco, allungandosi verso quel piccolo cestino che teneva sotto il letto, prima di tornare a respirare quieto.
Quasi a sentire la mancanza dell'avere qualcosa a coprirla, Henny sostituì ciò che era stato il calore emanato dal corpo di Alec con il piumone, afferrandone un lembo che portò fino al mento.

Lo osservò tenere gli occhi aperti contro il soffitto, le labbra schiuse su cui passava la lingua, in un mezzo sorriso compiaciuto: vederlo star così, le faceva capire che doveva esser tutto okay. Non che non ne fosse felice, ma solo nei giorni in cui la malinconia o gli assilli e le preoccupazioni lo tormentavano le permetteva di tenerlo stretto, di lasciarlo dormire sul suo petto, baciandogli la testa e sussurrargli dolci parole di conforto all'orecchio. Lo sentiva, Henny lo sentiva. Sentiva il suo dolore. E sentiva lui. Lo sentiva addosso, attaccato al corpo, con le mani che le accarezzavano i fianchi e le gambe intrecciate, i respiri sul collo e quella voce con cui le si rivolgeva, più simile a un sussurro. E lo amava. Amava quei minuti frettolosi in cui poteva guardarlo e bisbigliargli che gli piaceva accarezzare la sua pelle e che la guardasse così, in quel modo folle e divertente con cui indugiava sulla sua bocca o su qualsiasi altra parte del corpo nascosta nel buio, senza chieder nient'altro.

23:08 | Sangue | Sesso | Follia |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora