Capitolo 1

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ANTEIKU


Aya's POV

Sono esausta.
Mi sembra di star quasi fluttuando... La stanchezza che provo non vuole farmi uscire da questo sonno, ma devo farlo.
È tutto troppo strano, i miei sensi sono intorpiditi, il mio corpo è pesante e non riesco a capire cosa succede intorno a me.
Devo sforzarmi ed aprire gli occhi...

Quando aprii gli occhi fui subito costretta a richiuderli, in preda al bruciore.
Da quando c'è questa luce e questo profumo nei sotterranei?
Piano piano, i miei deboli occhi si abituarono alla luce del luogo e riuscì a vedere chiaramente attorno a me, mi trovavo in una stanza piccola, dalle pareti beige, dentro di essa, oltre al letto su cui mi trovavo c'era solo un comodino con un bicchiere d'acqua.
Come... Come ci sono finita fuori dai sotterranei? Perché mi trovo qui? E soprattutto... Chi è il ragazzone?
Pensai, guardando il ragazzone che dormiva vicino a me. Aveva capelli completamente bianchi e un leggero pizzetto, aveva una coperta addosso ma si riusciva a vedere il largo profilo delle spalle e le lunghe gambe.
Provai ad alzarmi per fuggire ma venni subito colpita da una lancinante fitta di dolore. Mi scappò un gemito, e vidi del sangue macchiare i vestiti che stavo indossando.
Notai solo adesso di essere completamente pulita, di star indossando vestiti che non riconosco, e di avere i capelli in ordine, anche se più corti del solito.
Mi sedetti in preda alla fatica, le forze mi stavano abbandonando di nuovo.
In un attimo, il buio mi avvolse un'altra volta.

°•°•°•°•°•°•°•°•°

<Sta ferma insomma! Sto già provando a non alzare la voce, non farmi incazzare!>
<T-touka!>
Aprii leggermente gli occhi, riusciì a vedere due figure vicino a me: due ragazzi, il primo più alto, con i capelli neri e una benda sull'occhio, anche la ragazza aveva i capelli scuri, e un'espressione piuttosto infastidita.
<Cosa... Cosa mi è successo.> Riuscì a dire, a bassa voce. Non avevo nemmeno la forza di parlare.
<Certo che stai messa proprio male.> Disse la ragazza.
<Ecco... Touka ti sta ricucendo i punti, la ferita ti si è riaperta. Se non la bloccassi potresti aiutarla!> Disse il corvino.
<La sto bloccando?> Chiesi. Non mi ero nemmeno accorta di star opponendo resistenza, deve essere un riflesso involontario.
<Ci penso io.> Non mi ero accorta dell'altra presenza vicino a me.
<Scusami Yomo, alla fine ti abbiamo svegliato. Almeno adesso riesco a dare bene i punti.> Disse la ragazza alla figura vicino a me, sospirando di sollievo.
Il ragazzo dai capelli bianchi era ancora mezzo addormentato, ma riuscì a bloccare entrambe le mie braccia con una sola mano. Non riuscivo più a muovermi.
Mi osservava di sottecchi con aria curiosa, mentre di tanto in tanto sbadigliava.
<Dove sono? Perché sono qui?> Domandai, spostando il mio sguardo sul tetto bianco.
<Ti trovi all'Anteiku. È una casa per noi Ghoul e un bar per gli umani.> Immaginavo che fossero tutti Ghoul.
<Ma ora tocca a noi fare domande. Perché ti trovavi nei sotterranei? È diventato pericoloso adesso andare da soli.> Chiese la ragazza, diffidente.
<Non lo so.> Dissi secca.
<Non lo sai?>
<Non lo so. Da quando ho memoria, sono sempre stata lì.> Da quel momento calò il silenzio. Durò per degli istanti che mi sembrarono interminabili.
Non capivo bene il motivo di quel silenzio. Era compassione? Disgusto? Sorpresa? Non lo capivo.
<P-pensandoci non ci siamo nemmeno presentati. Il mio nome è Kaneki, la ragazza che ti sta chiudendo la ferita si chiama Touka, l'uomo che ti sta bloccando invece si chiama Yomo. Tu come ti chiami?>
Chiese il ragazzo con aria gentile. Voleva toglierci di dosso la tensione che si era creata.
<Il mio nome è Aya. Sono... Sono molto stanca, scusatemi...> Dissi, non riuscii a reggere la fatica e svenni di nuovo.

I'll protect you. • Renji Yomo • Tokyo GhoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora