Rispose subito e dalla mia voce capì in un secondo che c'era qualcosa che non andava, così mi disse: - ehi che è successo? Ne vuoi parlare con me? Forse ti farebbe bene. -
La sua voce così dolce e così rassicurante mi tranquillizzò e così riuscì a raccontargli tutto ed alla fine gli dissi: - Senti Michael, potresti scendere un attimo ai giardini? Non ce la faccio a stare sola a casa e so che se uscissi da sola mi metterei lo stesso a piangere. -
Lui ovviamente, gentile com'è, mi rispose di sì e così ci incontrammo ai giardini dell'ultima volta. Appena lo vidi non ce l'ho fatta, gli sono corsa incontro e mi sono buttata sulle sue braccia. Lui mi teneva stretta a se facendomi sentire protetta come se in quel momento niente e nessuno potesse farmi nulla. Dopo un attimo di sfogo mi calmai e lui vedendo che mi stava scendendo ancora una lacrima me l’asciugò con il suo dito. Poi sempre con quella sua voce dolce e gentile mi disse: - Ora stai bene Chitose? -
Ed io gli risposi di sì con la testa e gli dissi che era tutto grazie a lui se ora stavo meglio. Abbiamo passato tutta la serata a chiacchierare del più e del meno, a scherzare, a giocare… Mi sono divertita tantissimo e mi sono dimenticata di tutto anche se solo di una cosa non riuscivo a dimenticare ovvero quanto lui mi piacesse.
Tornai a casa verso le 19 e per salutarmi a suo solito mi ha dato uno dei suoi baci sulla mia guancia però questa volta era diverso, sembrava più dolce, più amorevole, più… Boh forse sono io che mi faccio troppi film mentali, però comunque questo pensiero non riusciva ad andarmi via dalla testa. Tornata a casa salì in camera mia e dopo aver fatto i compiti mi accorsi che dopodomani sarei andata al luna park con Michael ed ero contentissima, non vedevo l'ora che arrivare quel giorno. Poi il dilemma… Ma come mi vesto? Così tolsi praticamente tutti i vestiti dall'armadio e non ce n'era uno che mi piacesse, nemmeno uno che dicessi: si dai accettabile. Andai a mangiare e dopodiché a dormire anche se ancora non sapevo cosa mettermi ma tanto c'era ancora un pò di tempo per scegliere. Il giorno dopo passò in fretta e quando al ritorno dalla scuola Michael ed io ci salutammo lui mi disse che non vedeva l'ora di andare al luna park con me domani. Questo mi fece arrossire così tanto che mi sentivo bruciare il viso, non riuscivo nemmeno a rispondere ero troppo imbarazzata. Mi ripresi un pochino e gli risposi che anch'io non vedevo l'ora. Entrata in casa pranzai, feci i compiti, anche se non riuscivo a concentrarmi per via di quello che sarebbe successo domani. Dopodiché chiusi i libri, misi tutto via, misi un pò di musica e mi catapultai davanti dall'armadio. Dovevo assolutamente scegliere cosa mettermi. Volevo mettermi qualcosa di carino ma non eccessivo ed inoltre dovevo anche considerare il fatto che si andava in un luna park e che quindi dovevo vestirmi comoda e la gonna o il vestito non potevo mettermeli perché sennò durante le giostre mi si potevano alzare. Dopo ore ed ore di ricerca trovai quello giusto. Scelsi una magliettina color pesca con le maniche corte che non mi coprivano tanto le spalle perché cadevano un pochino e con dei fronzoli sulla parte alta, mentre sotto decisi di mettere dei pantaloncini di jeans classici e come scarpe delle semplici scarpette da ginnastica bianche. Finalmente ero riuscita a trovare l’outfit giusto. Speravo che a lui sarei piaciuta in quel modo. Era già ora di cena così andai a prepararmi qualcosa da mangiare. Dopo aver cenato e guardato un po' la tv andai a letto visto che l'indomani mi sarei dovuta svegliare verso le 9. Mi misi sul letto ma non riuscivo proprio ad addormentarmi, ero troppo eccitata, troppo euforica. Ad un certo punto sentì il telefono vibrare, lo presi e lessi un messaggio, c'era scritto:
Non vedo l'ora che sia domani. Buonanotte e sogni d'oro Chi <3.
Era lui. Il mio cuore incominciò a battere fortissimo. Mi aveva preso alla sprovvista ma gli risposi comunque dicendogli che anch'io non vedevo l'ora che fosse domani. Madonna questo ragazzo mi farà diventare pazza. Mi piace davvero troppo oppure era solo finzione e mi stessi prendendo in giro da sola… Dovevo ancora capire cosa provavo veramente e chi mi piaceva sul serio e chi no. Poco dopo mi addormentai. La sveglia suonò, era tempo di prepararsi per uscire finalmente con Michael. Dopo all'incirca un'oretta e mezzo uscì e lui era lì fuori ad aspettarmi. Era davvero un gran figo. Appena mi vide mi sembrava quasi imbarazzato ed un pochino arrossato ma forse era solo una mia impressione. Ci salutammo e poco dopo lui disse: - Sei davvero carina oggi. -
Madò ma quanto sarà dolce questo ragazzo. Risposi con un lieve grazie visto che ero completamente imbarazzata. Il viaggio non fu imbarazzante anzi parlammo praticamente sempre. Appena arrivati mi si illuminarono gli occhi, era bellissimo! Pieno di giostre e colori! Non vedevo l'ora di provarle. Lo presi per la mano senza nemmeno rendermene conto e gli indicai tutte le giostre che volevo provare così lui per scherzare mi disse: - Certo tesorino le faremo tutte basta che farai la brava bambina. - con una risata alla fine.
Io invece mi girai verso di lui e feci un attimo una smorfietta visto che mi aveva dato della bambina ma poi mi misi a ridere anch'io. Le facemmo praticamente tutte, anche quelle più veloci. Mi divertì tantissimo con lui, mi sentivo davvero bene ed il mio cuore non smetteva mai di battere dall'emozione di essere lì con lui. Ad un certo punto si passò davanti alla casa stregata e lui disse di volerla fare però io non volevo proprio andarci visto che sono un po' una caga sotto. Lui però mi disse: - Dai su non ti preoccupare, in caso se ti spaventi ci sono io e mi salti addosso. Io ti prenderò e ti porterò fuori sulle mie braccia. -
Ero rimasta spiazzata da quello che ha detto e senza rendermene conto mi aveva trascinato dentro. Appena entrati io mi attaccai al suo braccio. Lui qualche volta mi faceva spaventare ed io lo picchiavo perché mi faceva prendere dei colpi ma comunque non mi staccavo dal suo braccio. Per tutto il tragitto io gli stavo appiccicata e dopo un po’ me ne resi conto. Io ero appiccicata al ragazzo che mi piace. Ero da sola con lui in una casa stregata, ero impanicata, ero felice ma allo stesso tempo imbarazzata. Appena usciti mi staccai e lui con una grossa risata mi disse: - Visto che non faceva così tanta paura piccolina! -
Incominciava a farsi sera così lui mi disse di andare sulla giostra panoramica. Ci mettemmo in fila. Ci volle mezz'ora prima andare finalmente su quella giostra. Appena entrati nella cabina lui si mise davanti a me. La visuale era spettacolare e quando arrivammo in cima la giostra si fermò un attimo per far godere di più comunque la visuale. Era spettacolare, non riuscivo a staccarmi dal finestrino e quando mi girai per esprimere l'emozione che provavo in quel momento a Michael lui mi stava fissando. Mi stava fissando con quei due suoi occhi grigi nei quali ci si poteva affogare come se fosse l'oceano. All'improvviso si alzò, io non riuscivo a muovermi, restavo bloccata a guardarlo negli occhi mentre lui si avvicinava sempre di più a me. Appena era davvero vicino a me, tipo a 5 cm dal mio viso mi disse: - Sei davvero bella oggi Chi. Quando ti ho visto mi si è fermato il cuore dall'emozione, mi hai spiazzato. Anche se tu sei sempre bella. -
Non riuscivo a credere alle mie parole. Ero felice, emozionata, euforica ed anche eccitata nello stesso tempo. Non mi sarei mai aspettata che lui pensasse quelle cose di me. Ad un certo punto, con il sole che stava tramontando e con quei colori aranciati che coloravano tutta la nostra cabina, lui mi baciò e questa volta non sulla guancia ma sulla bocca.
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Welcome in my life
Roman d'amourCiao, mi chiamo Chitose ed ho 16 anni. Sono bassa 1.50 e peso 45kg. Abito in una città di nome Skylburg, è una città molto piccola e con pochi abitanti. In questo libro vi racconterò della mia vita che cambiò quando incontrai lui... ...la persona c...