《Buonasera Eleonora》
I genitori di Diego mi salutarono cordialmente, mentre entravo in casa loro e sorridevo.
《Buonasera signori》risposi, mentre mi facevano accomodare dentro casa e mi facevano sedere sul divano.
I signori De Silvian erano due grandi ed importanti imprenditori e la loro era una bellissima casa. Era una villetta bianca, con un grande cancello grigio all'ingresso, tre grandi garage, tre piani, ovvero piano terra dove erano situati il salotto e la cucina, piano superiore dove stavano le camere ed il seminterrato dove stavano la cantina e la palestra. Inoltre, il giardino era veramente spazioso, e là si trovavano la piccola spa e la piscina.
《EL! CIAOOOO!》urlò Diego, correndo per le scale e buttandosi addosso a me. Risi per la sua reazione e lo abbracciai.
《Ciao piccoletto. Allora? Come stai?》chiesi.
《Ho taaantissime cose da raccontarti!》disse in risposta, sollevando le braccia al cielo.
《Okay mostricciattolo, ora noi andiamo. Prima di raccontare tutte le cose bellissime che hai combinato, mangia. Per le undici massimo a nanna, intesi?》disse la madre con un sorriso dolce ed un tono severo al bambino, che annuì continuando a sorridere.
Diego ha sei anni, è alto un metro ed un tappo, è paffuto ed ha i capelli nerissimi, gli occhi blu scuro, un sorriso sdentato.
Ci spostammo in cucina, dove trovammo due pezzi di pizza da scongelare. Li misi al microonde e nel frattempo, apparecchiai. Quando furono pronti, li tolsi e li misi in tavola.
Diego divorò tutto in un attimo, mentre io ci impiegai un po' di più, guadagnandomi battutine e cattiverie gratuite sulla mia lentezza nel mangiare. Finito, riordinai, mentre il bambino andò a lavarsi i denti per poi tornare.
《Ho fatto amicizia con una bambina bellissima a scuola》disse.
《Davvero? Come si chiama?》chiesi incuriosita.
《Si chiama Diana ed è bionda, è magra, ha sempre dei vestini e le codette》rispose sognante.
《Eh quando me la presenti?》chiesi sarcastica.
《Quando torni la prossima volta. Ah poi domani con la scuola andiamo al mare a pulire la spiaggiaa》gridò contento.
Dopo avermi raccontato altri suoi aneddoti, cominciò a farmi l'interrogatorio.
《Tu ce l'hai il fidanzato?》chiese nel bel mezzo di una puntata di "Leone cane fifone". Annuii.
《DAVVERO? E COME SI CHIAMA? QUANTI ANNI HA? COSA FA? È SIMPATICO? COME VI SIETE CONOSCIUTI? RACCONTAMI!》chiese tutto pimpante. Risi.
《Si chiama Diego come te, ha 19 anni, vuole fare il rapper, ma per ora lavora come cameriere, sì, è molto simpatico, ci siamo conosciuti qualche mese fa durante una battaglia rap, dove ha vinto lui》risposi a tutte le sue domande.
《Posso vederlo? Hai una sua foto?》chiese, ancora incuriosito. Sbloccai il telefono, per poi andare sulla galleria e fargli vedere una sua foto. Gliel'avevo scattata prima di andare in riformatorio, mentre eravamo in un parco. Lui stava ridendo, teneva una mano sulla pancia e Mirko gli dava una pacca sulla spalla.
《Chi è quel ragazzo che gli ha messo la mano sulla spalla?》domandò ancora curioso, puntando il dito sullo schermo che rifletteva la foto di mio fratello.
《Lui è Mirko, il mio fratellone》dissi.
《Quanti anni ha?》chiese nuovamente.
《21, fa il meccanico》risposi anticipandolo su "cosa facesse".
Spalancò la bocca e gli occhi stupito.
《UN GIORNO MI PORTI DA LUI IN OFFICINA? TI PREGO TI PREGO TI PREGOOOO》mormorò con gli occhi dolci. 《Mi piacciono tantissimo le macchine, per favore》continuò.
Sospirai: 《Dieghito, non ti prometto niente, chiedo ai tuoi genitori》risposi, scompigliandogli i capelli.
Lui sorrise. 《Mi fai vedere gli altri tuoi amici?》chiese. Cercai la foto mia, di Gionata e Paolo al mare, ce l'aveva fatta Mirko, e dietro si vedeva pure un tramonto pieno di colori.
《Allora quello a sinistra con i ricciolini è Paolo, ha 20 anni, vorrebbe fare il produttore, ovvero quello che fa le basi per le canzoni, ma per ora fa il cameriere con Diego.
Poi invece l'altro è Gionata, ha 22 anni e anche lui vorrebbe fare il rapper, ma per ora fa il barman》dissi.
《Chi è più simpatico? Secondo me Paolo》disse, zoomando sulla faccia del riccio, annuendo tra se.
《Son tutti e due degli ottimi amici e tutti e due simpatici, anche se Paolo fa meno i capricci per scegliere i vestiti. Sh, non ti ho detto nulla eh》risi, poi lui mi seguii a ruota.
Trovai un mio selfie con Mario scattato chissà quanto tempo fa. Eravamo in un parco a Cogo.
《Lui è Mario, ha 20 anni, anche lui vorrebbe fare il rapper, per ora fa delle battaglie rap come me e fa qualche lavoro estivo. Gli piace molto il pugilato, che dico gli piace, ama il pugilato. È uno tra i più bravi》dissi.
Diego zoomò sulla faccia di Mario, in particolare sul suo naso a patata storto.
《Se l'è fatto in un combattimento?》chiese sognante, quasi avesse visto il suo supereroe preferito in carne ed ossa davanti a lui. Annuii.
Cercai una mia foto con Matteo, e, trovandola, mi vennero in mente tantissimi ricordi che mi fecero salire le lacrime.
《Lui è Matteo, ha 21 anni, viaggia spessissimo ed è uno tra i miei amici più cari. Anche lui vuole fare il rapper ed ha un complesso con altri tre suoi amici. Insieme si chiamano "Troupe d'Elitè". Fa anche lui il cameriere, ma non con gli altri》dissi.
Lui annuii, per poi richiedermi:《E amiche? Non ne hai?》
《Sì, lei è Erika》dissi, cliccando una foto che avevamo fatto prima che me ne andassi definitivamente da quel posto. 《Ha 17 anni, ora, ha fatto il compleanno da poco, ed è una delle persone più importanti per me. Non ci sentiamo tantissimo, ma ci vogliamo comunque molto bene》conclusi sorridendo.
Diego si ammutolì, tornando al cartone, poi si girò di nuovo verso di me e riprese il suo giro di domande.
《Ti piace tanto Diego?》chiese. Annuii. 《Perchè?》continuò.
《Mi fa sentire speciale, nonostante io sia alcune volte un po' strana》spiegai brevemente. Lui sembrò ancora insoddisfatto.
《Perché nella foto al mare Diego ha un adesivo bianco sulla pancia?》chiese, notandolo in una foto fatta al mare. Lui mi guardava incantato, senza maglia, in testa il suo fedele cappelino da pescatore, mentre io ridevo verso l'obiettivo.
《Diego ha il diabete, una malattia che viene al pancreas, che è un organo importantissimo che produce l'insulina, una sostanza che permette al nostro stomaco di digerire i dolci. Purtroppo il suo non produce l'insulina e quindi ha quella macchinetta》spiegai.
《Perché è così magro?》continuò.
《È stato male per un po'》dissi, non volendo raccontare del coma. Solo a pensarci di nuovo, mi venivano i brividi.
Diego sbadigliò, poggiandosi sulla mia spalla e stringendo il mio braccio.
《Andiamo a dormire campione? Che dici?》Lui annuì, avvinghiandosi al mio collo a mo' di koala. Lo trasportai fino al suo letto, gli rimboccai le coperte e poi gli augurai la buonanotte, lasciandogli un bacio in fronte.
《El》sussurrò. 《Sì piccoletto?》domandai. 《Un giorno porti qua Diego? Mi piace》disse. Sorrisi e annuii. Poi tornai in salotto per aspettare il ritorno dei suoi.
Okay allora, so che ci sono delle incongruenze cronologiche ma chiudete un occhio vi prego hahah. Comunque scusate anche se le età sono sballate ma ho scritto il capitolo a notte fonda e con il cervello in pappa per i troppi pensieri. Spero che possiate perdonarmi e che la storia vi stia piacendo. Grazie mille per il supporto.♡
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Deja vu/Izi
FanfictionSe si tiene davvero a qualcosa, l'ultimo tentativo è sempre il penultimo.