L'avresti immaginato mai?

Capitolo 1

Ore 07.00.

-Valentina sbrigati è tardi!

Sento una voce che mi chiama, ma non so se sto sognando. Mi giro dall'altra parte del letto e continuo a dormire.

-Valentina alzati!

Metto la testa sotto le coperte, non sto sognando, è la mia sveglia personale: mia madre, che mi chiama dalla cucina.

La sento salire le scale, ma non ho nemmeno il tempo di aprire gli occhi che me la ritrovo in camera. Mi apre le tende e la luce quasi mi acceca. È proprio una bella giornata.

-VALENTINA. PERDERAI IL TRENO.

Quelle parole mi tirano via dai miei sogni. È tardissimo. Salto dal letto, apro l'armadio e indosso la prima camicia e il primo jeans che trovo. Avrei dovuto prepararli ieri sera i vestiti da indossare oggi, ma ieri Nico mi ha trattenuto troppo tempo a casa sua. Raccolgo i miei lunghi capelli castani in una coda, butto un quaderno e una penna in borsa e scendo in cucina.

Mia madre mi ha già preparato la colazione. Alle 07.17 sono pronta. Esco di casa correndo e riesco a malapena a sentire mia mamma che mi grida "in bocca al lupo".

Arrivo in stazione con il fiatone, faccio il biglietto e mi rimangono ancora cinque minuti prima che il treno parti. Corro al binario,ma all'improvviso mi ritrovo a terra. Mi massaggio la schiena e alzo gli occhi: davanti a me c'è una ragazza bionda, altissima.

-Carina, attenta quando cammini- mi dice passandomi oltre, mentre due ragazze dietro di lei ridono.

Miss simpatia 2017!

Mentre penso a quale brutta tortura infliggerei a quella simpaticona, mi ricordo che il mio treno sta per partire. Mi alzo subito e mi infilo in un vagone. Ce l'ho fatta. Mi siedo e nel frattempo invio un messaggio a Nico, non lo sento da ieri.

Dopo mezz'ora sono arrivata. Finalmente sono una studentessa alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Napoli Federico II.