2. Incominciano i litigi

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Oggi è il mio primo vero e proprio giorno alla NYCC,dato che solo oggi inizierò i vari corsi.

Vorrei iniziarlo al meglio,anche se questa notte non sono riuscita a dormire,ho pensato troppo ad Amsterdam,ai miei vecchi amici,ai miei genitori...ma comunque si va avanti.

Sto ancora dormendo quando sento una televisione a tutto volume proveniente dal salottino.

Ho già capito tutto.

Mi sveglio di scatto,scendo dal mio letto,sono incazzata nera.
Indosso solo una maglietta lunga bianca con la scritta "HERO" in nero e delle pantofole grigie ma nn mi importa,voglio andare di là a fare un cazziatone a quell' idiota.

Mi avvicino alla scrivania,piena delle ultime cianfrusaglie che attendono di essere messe a posto e prendo la chiave metallica della mia stanza.

Giro la serratura e apro.

Indovinate chi c'è sdraiato col telecomando in mano a petto nudo sul divano verde scuro?Ovvio,è Connor. 

Il salotto è peggio di quando l'ho visto la prima volta,pieno di pizza per terra,vestiti,mutande,calzini e libri.
Probabilmente ha dormito là.

Mi avvicino a lui(neanche mi aveva sentito uscire dalla stanza),gli strappo il telecomando di mano e spengo la televisione.

-«Bhe?!Non hai niente da dire?Perché se vuoi saperlo delle scusa sarebbero l'ideale!»gli urlo contro.

Prima di rispondermi lui mi guarda perplesso e le ragioni possono essere due:o nn si aspettava questa scenata,o nn si aspettava di vedermi vestita così,perché lo devo ammettere,la maglietta è un po' trasparente(ma tanto sotto ho una fascia nera sotto).

-«Precisamente di cosa mi dovrei scusare?»

-«Bhe,sai accendere a tutto volume la televisione mentre una persona sta dormendo nn mi sembra il massimo del benvenuto!»

-«Senti tesoro...»

-«TESORO!?STAI DICENDO SERIAMENTE!Senti bello con me nn attacca!»

-«Vabbene come vuoi...comunque sia io nn mi devo scusare proprio di niente con te,quando sei arrivata te l'ho detto che nn avresti resistito...non ti sei chiesta perché non avevo un compagno di stanza?»

«Sentiamo.»Gli dico incrociando le braccia.

In quel momento lui si alza dal divano e si avvicina a me accendendosi una sigaretta.Fa un tiro e mi dice:

-«Se ne è andato lui perché nn mi sopportava più ...»

Neanche finita la frase mi fuma praticamente in faccia.

-«Wow...davvero una bella storia.Quasi commuovente lo devo ammettere,ma se credi che io sia il tuo vecchio compagno,nn hai capito veramente un cazzo.Questa è guerra...TESORO!»

Gli levo la sigaretta dalla bocca.

«Ah, e nella mia stanza,non si fuma!»

Gli spengo la sigaretta nel posacenere nero sopra al tavolino di legno,gli faccio un sorriso finto a bocca chiusa e me ne ritorno in camera chiudendomi a chiave.

Comincio a prepararmi,nn voglio fare tardi alla mia prima lezione per colpa di quello stupido.

Intanto sento lui dall'altra stanza che sghignazza.Mi da sui nervi!
NON LO SOPPORTO!

Si sono fatte le sette e mezza.
CAVOLO,le lezioni iniziano allo otto.
Fortunatamente mi sono già fatta una doccia veloce,mi sono lavata i denti e mi sono sistemata i capelli,devo solo vestirmi e truccarmi.

Baci di fumo (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora