I tuoi occhi mi uccidono

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È quasi un anno e siamo ancora qui.
Grazie squad💜

Claudio Sona non mi puoi trattare così, adesso ti faccio vedere io.

Sento l'adrenalina sotto le mani. Scorrermi nelle vene. Tracciare i miei profili. Accompagnarmi. Assecondami.
Il cuore accelera.
La musica rimbomba nella stanza.
Luci.
Luci elettriche.
Luci che si fondono.
Suoni, suoni forti che si insinuano, che ti entrano dentro, che modificano il tuo dna.
Le parole si confondono.
I corpi si confondono. Mani, gambe, sorrisi. Tutti uguali. Sono tutti uguali. Il resto del mondo è una massa di corpi informi quando tu non ci sei.
Respiri affannati. Respiri che sanno di alcol, respiri che sanno di voglie, di giochi, di momenti passati a pensare poco e ad agire senza freni, senza limiti.
Giochi.
Mi lascio cullare.
Respiro con la musica, per la musica.
È bella la musica. Libera pensieri incatenati, li culla, li coccola. Mi mancava questa musica anche se ho sempre pensato che la tua voce fosse la musica più bella di tutte, ma tu non ci sei e devo riempire quel vuoto. Odio il silenzio. Odio il brusio dei miei pensieri. I miei pensieri mi fanno fare sempre le scelte sbagliate.
Tu sei la mia musica. Posso ancora dirlo? Ho ancora il permesso di dirti che sei la mia musica? Quella magica che fa dimenticare anche i pensieri.
Quando sono con te non penso, non penso mai, è una sensazione bellissima, lascio che la tua musica culli i miei pensieri e che li allontani, un po' come fanno le onde del mare con le pietre della battigia, la musica delle onde le culla lontano. Sei il mio mare.
Ora c'è la tempesta.
La tempesta siamo noi.
Sorrisi.
Mi manca il tuo sorriso.
Ho ancora diritto ai tuoi sorrisi?
Un bicchiere in mano. É la mia mano, si è proprio lei. Si muove al ritmo della musica. Sinuosa. Silenziosa. Accarezza altre mani. Involontariamente o forse no.
Claudio perché non rispondi?
Claudio sei incazzato ma perché non rispondi?
Rovescio un po' d'alcol, questa mano, la mia mano, si muove troppo.
Non bisogna far cadere l'alcol.
L'alcol.
L'alcol cancella i problemi.
L'alcol cancella la confusione.
L'alcol cancella le preoccupazioni ed i silenzi.
L'alcol cancella quelle telefonate e quei messaggi senza risposta.
Respirare. Ecco. L'alcol aiuta a respirare.
Questo bicchiere sempre pieno è strano. Continuo a bere ed il bicchiere è sempre pieno. Ho sete. Ho sete di sapere. Perché non rispondi?
Ho sete di noi.
Ho sete di verità. Ho sete di te.
Ho voglia di te. Mi manchi Cla.
Una voce sussurra qualcosa in lontananza.
Mi muovo. La musica ancora. Entra nell'anima e la sconvolge. Mi è sempre piaciuta la musica.
Sono anche piuttosto bravo. La gente urla. Io muovo il bacino e la gente urla. Potrei averle tutte queste ragazze ed invece a me non interessano. Quanto sono sbagliato.
Io voglio LUI. Lui su di me. Lui tra le mie gambe. Lui che prende possesso del mio corpo. LUI.
Ma LUI NON MI CAPISCE.
Io non posso continuare ad aver paura.
Io non posso aver paura di noi. La paura mi paralizza. È strana la paura, un attimo prima tutto va bene, ogni pianeta gira nella direzione corretta. Ogni pianeta ha il suo colore. Ogni pianeta gira nel modo giusto, con il tempo giusto, poi la paura paralizza tutto, blocca ogni cosa. Gela. Congela. Addormenta i pensieri, i sentimenti. Noi siamo la paura, noi insieme siamo la mia paura ma lui non lo capisce.
Tu sei la mia paura. Se io ti perdo, perdo tutto, ogni cosa, non mi rimane nulla, un mucchio di ricordi ed una vita povera e troppo sgualcita.
Senza di Lui io sono solo ossa e paura.
I pianeti non girano più.
La testa gira. Gira forte e non ha intenzione di arrestare la sua corsa.
Il locale gira. Mi accompagna in questa folle giravolta. É una giostra, sento quasi le risate dei bambini, rido anch'io, il locale gira ancora. Partecipa alla mia vita non più da spettatore ma da protagonista, osserva questa notte che mi scivola sotto i piedi, siamo la notte che ci siamo creati. Siamo una giostra che gira, Claudio non voi scendere dalla mia giostra? Salvati. Sei la mia giostra ma salvati finché continuiamo a girare.
Un altro si avvicina, anche lui vuole girare con me. Come posso girare con te quando Lui mi sta offrendo una casa, la nostra casa, come posso offrirti un giro sulla giostra della mia vita quando penso solo a Lui che non risponde, al suo sorriso svanito per le mie parole. Non ti piace la mia giostra fidati, scappa. Non fare come Lui che continua a tornare, torna, torna e ritorna. Lui mi guarda da lontano per un po' ma infondo è solo un bambino che mi chiede l'ultimo giro ed io sono ancora qui. Lo accontento. Dio quanto lo amo. Un giorno scapperà. Lo amo troppo ed un giorno scapperà, lo fanno tutti. Farò un errore. Ho provato ad allontanarlo ma continua a voler tutto quello che io non penso di potergli offrire.
Ancora un bicchiere tra le mani. Il bicchiere sempre pieno. Non mi importa. Continuo a bere, l'alcol brucia in gola. Sorrido.
Chissà come brucerebbero i suoi occhi su di me ora.
Odia quando mi riduco così.
Lui non c'è.
Ci sarà ancora?
Al telefono non ha risposto.
Mi vorrà ancora?
Le forze mi abbandonano. Sento le gambe molli. L'alcol. Il caldo. L'odio. Si, mi odio perché ci riduciamo così ed io non posso impedirtelo, non possono impedircelo.
Sento una scossa.
Mi hanno urtato.
Il mio corpo rallenta.
Ancora quella voce, ancora lontana.
Osservo, tutto quello che attorno a me si muove a rallentatore. Respiro. La mia aria sei tu. Odio i pensieri stupidi ai quali mi costringe l'alcol.
Sei tu la mia aria?
Se tu ti stancassi chi respirerebbe per me. Provo a respirare. Mi manca l'aria. Mi manca l'alcol. Il bicchiere è ancora qui. Ancora un sorso, ancora un altro. Il mio coraggio liquido che ormai non mi salva più.
Corpi.
Corpi tanti corpi.
Corpi sudati che si muovono.
Corpi che si strusciano.
Piacevoli corpi che si strusciano. Uomini e donne.
Sconosciuti o forse no. Sento i loro profumi sulla pelle, nessuno è il tuo.
Loro si stanno divertendo. Loro sono piacevolmente colpiti da me. Hanno voglia di me. Loro mi desiderano.
Loro per una notte e poi scappano.
Se tu scappassi dopo una vita io cosa potrei fare?
Corpi che mi respirano.
Sento i loro sorrisi sulla pelle.
Tu sarai stato anche il tronista ma loro vogliono me.
Quella voce mi accompagna anche se lontana.
Corpi senza volto. Solo corpi. Stupidi corpi pieni di voglia. Corpi senza occhi.
Di te io sento gli occhi. Ho sempre sentito i tuoi occhi su di me. Anche quando tutto ti impediva di guardarmi. La lontananza. Il mio silenzio. Le mie paure. Le mie voglie ed i miei giochi.
Le mie 2 calamite verdi.
Quegli occhi che non mi nascondono neanche una sola parola.
Sono arrabbiato.
Non mi capisci.
Arriverai mai a capirmi?
Io ti racconto i miei silenzi riversandoti addosso i miei fiumi di parole ma tu non comprendi mai.
Trovi sempre una soluzione.
Come fai a trovare sempre una soluzione? Dovresti provare a leggere tra le righe. Tra le mie righe.
Io sono le mie righe. Io sono le parole che mi circondano.
Le parole impresse sulla mia pelle.
Ho scelto me. Nessuno mi ha mai scelto, tu mi hai scelto.
E se un giorno non ti andassi più bene?
La musica mi inghiotte.
Solo Dio mi può giudicare. È davvero così? Non lo so. Il mondo mi giudica da sempre. Ho passato tutta la vita a sentirmi giudicato. Anche tu dovresti farlo. Ti ho umiliato ed odiato. Non ti ho creduto. Ti ho respinto e rifiutato.
Perché non mi hai mai giudicato?
L'alcol mi inghiotte.
Anima nera. Io sono il nero dei miei capelli e dei miei occhi. Sono il nero delle parole che ogni tanto ti vomito addosso. Sono il nero dei sentimenti che in alcune circostanze ti spingono ad odiarmi.
Vuoi davvero macchiare la tua vita candida e bianca con il mio nero?
I corpi mi inghiottono.
Sii te stesso. Mi riempio la bocca di parole che forse non mi appartengono, non so se sono me stesso con il mondo, con te forse si. Non lo so.
E se poi non ti piace il vero me?
Sento delle mani.
Mani. Mani che si avvicinano. Senza volto. I tuoi occhi ancora lì che mi guardano.
Mani, mani sconosciute. Uno sconosciuto alle mie spalle. La sua mano sull'addome.
Lo sento. Lo sento addosso.
La musica.
Si avvicina ancora un po'.
Siamo entrati in contatto. Troppo contatto. Acquista coraggio.
Un bacio sulla clavicola.
Un bacio sul collo.
Non sei tu, non sono le tue labbra.
Lentamente accade. Provo a girarmi. Non vedo il suo volto, apro gli occhi e non lo vedo, li chiudo e ci sei tu. Li apro nuovamente ancora tu.
Accade.
Una mano si insinua tra le mie voglie. Non è la tua. Non è la tua pelle. Io conoscono le tue mani alla perfezione.
Questo gioco non mi piace.
Provo a divincolarmi. Forse no.
Sono debole. Sono troppo debole.
I tuoi occhi mi uccidono.
Perdonami. Perdonami se puoi.
La voce.
Quella voce ancora.

Mai e per sempre  // ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora