Nico's PovSuono al campanello, Fede sa che andremo a mangiare un gelato alle 21, ma sono venuto a prenderla prima per vedere il tramonto in spiaggia. Come 10 anni fa.
Mi apre la sua amica, se non sbaglio Valentina. E la chiama subito. Fede si prepara sempre un pò prima, infatti è giá pronta.Saluta i suoi amici e mi raggiunge. La abbraccio forte. Non volevo ferirla ieri sera con quelle parole, volevo solo farle capire.
«Come mai cosí presto?»
«Vediamo il tramonto?»
Vedo i suoi occhi illuminarsi, e sorridere facendo spuntare quelle fossette cosí carine. Intreccio la sua mano con la mia. Uniti. Come lo siamo stati per tutti questi anni. Inseparabili. Ieri sera ha detto che non abbiamo mai litigato, invece sí, abbiamo litigato varie volte, anche per cose stupide, ma lei queste cose le vuole dimenticare, ormai la conosco benissimo.
Il tramonto oggi è bellissimo, simile a quello di 10 anni fa. Ha la testa appoggiata sulla mia spalla. E mi voglio godere ogni singolo momento, finchè posso.
Alzo il mignolo davanti ai suoi occhi, per farmi vedere. Si rimette seduta, abbandonando la mia spalla. E intreccia il mio dito, con il suo.
«Per sempre.» diciamo contemporaneamente. Ci sorridiamo e ci guardiamo negli occhi. Anzi, io vedo dentro di se. Vedo che qualcosa non va. Dietro ai suoi occhi, si nasconde un passato un pò vuoto, senza amici. Solo io c'ero e ci sono.
Si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia.
«Ti voglio bene.» sussurra.
«Anch'io.»Ma devo scoprire cos'ha.
«Fede.»
La chiamo cosí solo quando devo dirle cose serie, infatti mi guarda preoccupata.
«Ti è successo qualcosa?»
Anche se in realtá a me sta succedendo una cosa, ma non voglio dirle niente al momento, non me la sento.Fede's Pov
«Ti è successo qualcosa?»
I suoi occhi vedono meglio dei miei, mi vede dentro attraverso essi. Non so come faccia. Anch'io ci riesco ma dopo un pò. Lui subito.
«Ah prima, tieni.» mi porge i suoi occhiali da sole, non si è dimenticato della "promessa".
«Grazie.» ridacchio.
«Dai parla, ti ascolto. Sai che ci sono sempre per te.»
«Sí è successo qualcosa... Ieri sera - mi guarda di colpo - oh no, non per te, ho capito quelle parole - si rilassa subito, piú o meno - non so come spiegare, mi sento confusa.»
«Stai entrando nell'adolescenza, e la confusione ne è la prova.»
«Il ragazzo biondo con gli occhi verdi è strano, anzi, fa cosí con tutte le ragazze, prima fa il principino e poi si trasforma. Ieri sera quando sono ritornata, lui era fuori, sulla panchina in cui eri tu, mi ha portata in spiaggia e poi si è messo sopra di me e mi ha bloccata dai polsi.»
«Mh non so, forse voleva farti il solletico.» guarda in alto, con fare pensieroso, so che si riferisce ad anni fa, quando sul letto mi ha bloccata e iniziato a fare il solletico. Alzo le spalle.
«Poi che ha fatto?»
«Dopo è arrivato Riccardo, ragazzo dagli occhi azzurri, alto, e mi ha "salvata" - mimo le virgolette - mi ha portata a casa e sono andata a dormire. Stamattina era come se niente fosse, mi ha buttato in mare, ma quello era un modo scherzoso, lo so. Ma non voglio "perdonarlo" subito, voglio lasciarlo un pò cosí, lontano. Voglio capire veramente di cosa è capace.»
«Ecco la mia Ica - dice fiero - però stai attenta, non fidarti di tutti.»
«Sí, Ico tranquillo.»
«Andiamo a prendere questo gelato.»
Mi aiuta ad alzarmi, anche se ci riesco benissimo da sola, ma lui è cosí gentile.Siamo seduti su una panchina. L'aria è fresca. Il tempo quí è cosí, di giorno fa caldissimo e alla sera c'è freschetto. Per fortuna ho portato una felpa.
«Ti ricordi quella volta che...» lo interrompo.
«Mi hai spiaccicato il gelato in faccia?» finisco la frase.
«Si ahah»
Lo guardo male. Col il dito prende un pò di gelato dal suo cono e lo spalma sul mio naso. Vuole la guerra? E guerra sia. Ne prendo un pò anch'io e ops, anche il suo naso è sporco.
Ci facciamo una foto per ricordarci di questo momento. Se avessimo avuto un telefono da piccoli, penso che sarebbe pieno di foto.
Nico guarda un punto indefinito davanti a se. È cosí pensieroso in questi giorni.
«Nico, è successo qualcosa?»
«No, perchè?»
«Sei cosí... Pensieroso.»
«Sto pensando a noi. È cosí strano. Ci conosciamo da 16 anni. E siamo ancora quí. Felici.» gli si spezza la voce.
«E saremo sempre quí.» aggiungo.
Mi mette un braccio intorno al collo, e sento il vento meno freddo. Lui è il mio calore.«Uhhh hai la fidanzata!» una voce interrompe quel momento cosí piacevole. Da dietro la panchina spunta un ragazzo, abbastanza alto, capelli castani e occhi neri.
«Luke non è la mia fidanzata.»
Capisco che Nico lo conosce.
«Ma eravate cosí vicini»
«È la mia migliore amica.»
«Sisi, dicono tutti cosí... Comunque piacere bambola, sono Luke.»
A quel nomignolo sento Nico irrigidirsi.
«Piacere, Federica.»
«È il mio migliore amico.» mi dice Nico.
«Ah tu sei Federica quella di Roma!» esclama Luke come se una lampadina nel suo cervello si sia accesa.
Annuisco.
«Nico mi ha parlato molto di te - si siede al mio fianco - siete davvero uniti. Sei quí in vacanza?»
«Sí. A casa di una mia amica.»
Mi sorride. È un bel ragazzo. E deve essere anche bravo visto che è migliore amico di Nico. Conosco bene cosa vuole dalle persone. Ma non capisco il perchè non mi abbia mai parlato di Luke. Quando saremo soli, glielo chiederò.
«Prendete un gelato?»
«Giá preso» rispondiamo all'unisono.
«Che cattivi!» dice ironico. È troppo simpatico.
«Beh allora andiamo al mare insieme qualche giorno.»
«Va bene.» rispondo entusiasta.
«Mh.. Non so..» Nico è indeciso su questa proposta. Gli è sempre piaciuto il mare. Sí, è dimagrito rispetto all'ultima volta che l'ho visto, cioè 9 mesi fa, ma non si deve vergognare del suo corpo, va bene cosí.
«Ok, Nico quando ti deciderai dimmelo, io sono libero tutti i giorni. Ci vediamo.»
«Ciao» lo salutiamo e si allontana da noi.Siamo sul lungomare, verso casa "mia".
«Perchè non mi hai mai parlato di Luke?»
«Ci avrei scommesso che lo avresti detto. Comunque perchè non volevo farti sentire sola, tu avevi solo me.»
«Ah grazie. È un bravo ragazzo, si vede.»
«Sí, non è come gli altri, ha un carattere tutto suo, e mi va bene cosí.»
Sono felice che anche lui abbia qualcuno al suo fianco. La distanza non ci ha aiutato i primi mesi, soprattutto io ne ho risentito molto.
«Perchè non inizi a scrivere delle canzoni, penso che tu abbia molte cose da raccontare.»
«Sí ho giá qualcosa in mente, tra poco inizierò, e sarai il primo ad ascoltarle. Come da piccoli, quando inventavo canzoni stupide.»
«Giá. Buonanotte.»
«Buonanotte.»
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Stammi Vicino || Fede&Riki
FanficFederica, ragazza di 16 anni e una passione, la musica. Finalmente dopo anni si esibisce su un palco e fa anche nuove amicizie. Ormai è giunto il momento di abbandonare la cameretta e affrontare la vita, anzi l'adolescenza. Che per lei, poco prima...