CAPITOLO 39

2.4K 95 1
                                    

- Sta scherzando spero, io l'ho salvata e lei mi ripaga cosi?

- Esattamente e se ora non si muove mi costringerà a usare le maniere forti, Forza! - si avvicina pronto per tirarmi fuori da li ma io non posso, non posso andarmene senza neanche averla vista, non mi importa se da lontano o da vicino, tutto sommato non sono poi così innocente, se non avessi urlato contro di lei quel giorno probabilmente adesso starebbe dormendo tra le mie braccia o a casa sua al sicuro e io non sarei ridotto in questo stato.

- Mi dispiace ma io non posso.. - guardo per l'ultima volta quell'agente e inizio a correre dal lato opposto dove si trovava il resto della polizia, sentivo ogni singolo muscolo ogni singola ferita come aprirsi e il dolore diffondersi per tutto il corpo ma poco importava dovevo trovarla...prima o poi.

Mi diressi verso l'ingresso dell'ospedale e mi fermai vicino al bancone dove c'era un'infermiera che stava parlando al telefono, mi guardai intorno nel caso spuntasse qualche poliziotto, ma niente.

-Scusi? Ehi giovanotto a bisogno di aiuto? - controllai un'ultima volta e poi rivolsi l'attenzione sulla donna difronte a me

-Ehm si sto cercando una ragazza che è stata portata qui pochi minuti fa, si chiama Ludovica..

-Oh si si certo si trova al terzo piano stanza 213

-La ringrazio - finalmente so dove si trova, mi giro in cerca di un'ascensore per arrivarci immediatamente e lo trovai, premetti il pulsante ed entrai spingendo il bottone numero 3, mentre le porte di stavano chiudendo vidi due agenti chiedere informazioni, probabilmente mi stavano cercando, feci un piccolo sorriso beffardo non appena si chiusero le porte.

Sono appena arrivato al terzo piano, perlustro tutta la zona ed eccola qui..la stanza 213, pensavo che non sarei mai riuscito a trovarla.. ma dovevo sbrigarmi gli agenti avranno capito subito che l'avrei cercata.
Mi affaccio alla finestra e non c'era nessuno dentro tranne Roberta, così apro la porta entrando molto lentamente per non spaventarle..

- Ciao..- porto una mano dietro la nuca un po' imbarazzato, non sapevo cosa dire in quel momento, pensavo che non ci fosse nessuno tranne lei.

- Ehi vieni tranquillo - si gira verso di me Roberta sorridendo a malapena, mi avvicino con cautela, lo so sembra come se non volessi svegliare una bambina che si è appena addormentata ma non è proprio così, o quasi.
Notai i suoi occhi arrossati, sicuramente avrà pianto anche lei, poggia una mano sulla sua spalla e le sorrido.

- Ti sto facendo entrare solo perché vorrei tanto che tu e Ludo chiariste e che tornaste insieme perché prima era felice..con te - si asciuga una lacrima prima che gli rigasse il volto - ma non avresti dovuto trattarla in quel modo, so che è molto fragile e che non vuole fare tutto di fretta e tu non l'hai rispettata, ed è per questo che voglio che parliate, forse non proprio ora dato che sta dormendo ma potresti salutarla

- Lo so sono stato un vigliacco e lo capito solo quando..-mi blocco ricordando ancora quella scena orribile - quando quel tipo l'ha toccata e fatto del male, ma io la amo e non voglio più vederla in questo stato. Però devi farmi un favore.

- Qualsiasi cosa..- ribatte velocemente alzandosi dalla sedia

- Staranno arrivando gli agenti di polizia perché vogliono portarmi in centrale per qualche domanda, ma io non voglio andarci e sono scappato per cercarla - faccio un piccolo cenno con la testa indicando Ludovica - puoi trattenerli?

- Tranquillo ci penso io - mi fa l'occhiolino avviandosi verso la porta per poi uscire definitivamente.

Mi avvicino sedendomi su una sedia li accanto al letto, le prendo la mano e la stringo lievemente e subito dopo sento stringermela anche io, guardo immediatamente le nostre mani e non era una mia immaginazione, la stava stringendo veramente.

- Ludo mi senti? - le sussurro avvicinando di poco al suo viso per guardarla meglio, aveva tutto il trucco colato dalle lacrime ma era perfetta lo stesso.

- Si..ho sentito tutto, sei stato tu a salvarmi? - la vedo aprire lentamente gli occhi e ruotare la testa verso di me

- Ho solo spinto via quel ragazzo da te, è stata Roberta a salvarti - la vedo ammiccare un sorriso - perché sorridi?

- Se non fosse per te adesso starei ancora con lui o forse svenuta su quella strada, si è vero Roberta ha chiamato il 118 ma non mi sarei mai aspettata che tu mi avresti salvata sta notte, grazie.

- Sono io che devo scusarmi, non avrei dovuto trattarti così - le lascio la mano accarezzandole una guancia ma la vedo spostarsi

- No Filippo, ti ho ringraziato per avermi salvata ma non posso..

- Non puoi cosa? - ritiro la mano allontanandomi un po' da lei

- Non posso accettarlo, ci stavo pensando e penso che tra di noi non può funzionare

- Ma cosa ti prende? La droga sta ancora facendo effetto? Prima mi sorridi e ora mi dici che non può funzionare? Ma cosa ho che non va?

- Niente, tu sei perfetto ma litighiamo sempre, anche per una cavolata e non mi va di continuare così forse siamo troppo diversi, ma l'importante e che stai bene..diciamo

- Cosa ti importa di come sto? Tanto tra noi non può funzionare..

- Ma cosa centra? Questo non vuol dire che non mi importa della tua salute, se sarei rimasta a casa adesso non avresti quell'occhio nero - la vedo irrigidirsi e non potevo biasimarla, forse era ancora confusa o stanca, e io dovevo andare

- Ascolta ne parliamo un'altro giorno ora pensa a te stessa ok? Non voglio peggiorare le cose e tu devi riposare

- Va bene, si forse è meglio - sospira chiudendo gli occhi

Detto questo esco dalla porta guardandomi intorno alla ricerca di qualche agente, ma stranamente non c'era nessuno.

- Li ho fatti andare via non ti preoccupare ora però devi riposarti, ma prima come è andata?

- Niente - ero abbastanza scocciato, e non mi andava di parlare quindi me ne andai dall'edificio tornando in discoteca per controllare se i miei amici erano ancora li.

Pov's Ludovica
Forse non dovevo dirglielo così o forse sono io che ho qualche problema, non riesco a tenergli testa, magari se fossi un po' più dura con lui e non sembrare una stupida ragazza ingenua adesso non starei così, per fortuna che domani mi dimettono subito odio questo posto.

Appena esce vedo entrare la mia amica un po' malinconica non capisco..

-Ehi tutto bene? - cerco di aprire una conversazione per sapere il motivo per cui mi guarda il quel modo

- Cosa è successo in mia assenza? Perché Irama era molto nervoso quando è uscito? - ed eccola che si intromette sempre

- Un disastro, sono un disastro anzi..

- Perchè non avete fatto pace? Ludo lui ti ha salvata da quell'idiota! - si avvicina ai piedi del letto guardandomi

- Infatti lo ringraziato..ascolta prima quando stavate tutti e due in camera ho sentito tutto, so che vuoi che io e Irama torniamo insieme ma non penso che succederà più, siamo troppo diversi e non sono in grado di avere un ragazzo come lui, non so se capisci ma io non mi merito un ragazzo come lui...è troppo per me e io non sono un granché.

- Non è vero perché so che quando parla di te gli si illuminano gli occhi, farebbe di tutto anche portarti la Luna se fosse possibile, potresti sembrare inutile davanti a lui ma gli basti solo tu è normale litigare lo fanno tutti, ma sono certa che voi non potete farvi a meno.

- Grazie per le belle parole, non lo ringrazierò mai abbastanza per quello che ha fatto per me stanotte ma non voglio più sentire il suo nome stasera, voglio solo dormire in pace per favore. - forse sono stata troppo cattiva a rispondergli così e anche menefreghista ma non c'è la faccio più voglio riposare come mi ha detto il dottore e non pensare a niente, anche se non ci riuscirò mai.

Cosa Resterà...|| IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora