Farina nera

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Carlo Brignole

Farina Nera

Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve.

(HYPERLINK "http://it.wikiquote.org/wiki/William_Faulkner" William Faulkner)

***

Ringrazio il Sig. Bortoli dell'associazione "La famiglia Comasca" per la preziosa traduzione del dialetto Comasco.

Altresì ringrazio il Sig. Galli per la traduzione del dialetto Pavese.

I personaggi e le situazioni in questo romanzo sono frutto di pura fantasia. I luoghi, invece, sono reali.

Capitolo primo

Emy e Germano

Nonostante la stagione delle piogge fosse appena terminata, un violento temporale, come solamente in quella zona del Delta del Niger può avvenire, si stava abbattendo sul piccolo villaggio.

La pioggia scrosciante, rumorosamente batteva sul tetto di lamiera ondulata.

, Qqualche goccia penetrava cadendo dentro un secchioa di plastica. latta.

Uzochi, si era appena svegliato dopo che sua madre lo aveva già scrollato diverse volteSua madre dovette scrollarlo diverse volte prima che Uzochi si svegliasse.

Una debole lampadina rischiarava quella piccola e umile stanza, composta solamente da una branda, una sedia sgangherata e un tavolino appoggiato alla parete altrimenti non sarebbe rimasto in piedi.

«Alzati Uzochi!», ripeté sua madre.

«Svegliati, altrimenti non farai in tempo a prendere il battello per Port Harcourt! Oggi è una giornata importante per te», aggiunse sua madre dall'altra camera.

Uzochi si stirò sbadigliando. Scese dal letto, e con aria assonnata, si lavò la faccia in una bacinella incastrata dentro un trespolo di ferro battuto.

Uzochi aveva venticinque anni. Leggermente più alto della media, iIl suo fisico era longilineo e asciutto.

I capelli cortissimi delineavano nettamente l'ampia fronte, quasi fossero stati disegnati con una matita nera. I lineamenti del viso non erano quelli tipici dell'etnia Igbo. Anche la sua pelle non era nera, come quella di sua madre, ma di una gradazione molto più chiara.

La casa di legno, con il tetto in lamiera, era composta solo da due camere; quella dove dormiva Uzochi e la seconda, più grande, che serviva da cucina e da camera da letto per la madre.

Nel piccolo cortile, dietro la casa, c'era una baracca di lamiera che fungeva da gabinetto. Nello stesso cortile c'erano due banani e un grosso albero di mango. Le galline, che normalmente razzolavano nella terra rossa, quella mattina erano rifugiate all'interno del loro pollaio, aspettando che il violento temporale si calmasse.

Il villaggio di Brass era situato proprio sulle rive dell'omonimo fiume, il quale era una delle ramificazioni del Niger che in quella regione, denominata Bayelsa, tra lo stato del Delta e lo stato Rivers, si diramava in decine di corsi secondari per poi sfociare nell'Oceano Atlantico.

La regione del Bayelsa era una delle più produttive regioni della Nigeria, per l'estrazione ed esportazione dell'oro nero;il petrolio.

Fino a qualche decennio addietro, il villaggio era estremamenteveramente povero; gli abitanti vivevano esclusivamente di pesca. Un relativo benessere era giunto, quando, alla fine degli anni 60, una compagnia petrolifera italiana aveva costruito un grande terminale petrolifero, per l'esportazione del petrolio, proprio nelle vicinanze del loro villaggio. Infatti, quasi tutta la manovalanza utile per l'andamento del terminale proveniva dal villaggio. Questo era anche parte contrattuale per la compagnia petrolifera che aveva l'obbligo d'impiegare personale locale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2010 ⏰

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