sta mentendo
lui è cattivo
non ti far ingannare
Victoria sentiva quelle voci nella testa come un sussurro, non sapeva più cosa pensare di quel ragazzo. Ora era sdraiato accanto a lei, la faccia segnata con delle linee di terra, a modi indiano, la pelle molto chiara che risplendeva e le guance arrossate. Stava guardando il cielo, gli occhi verdi erano luminosi, e le ciglia folte si muovevano dolcemente come se stessero dando delle carezze al ragazzo ... sembrava un angelo ... Come poteva essere un mosto si ripeté la ragazza nella mente, era confusa doveva ammettere, nessuno l'aveva mai fatta sentire così confusa, non aveva amici era vero, ma anni prima aveva avuto un ragazzo, stettero insieme per un anno, quasi una tortura a pensarci ora, la ragazza non era mai stata realmente innamorata di lui, credeva che era troppo semplice, un ragazzo come gli altri, normale e noioso. Non si ricordava nemmeno perché aveva avuto a che fare con la normalità.
La risata perfida di Mike le stava facendo da sottofondo mentre pensava, era nella sua testa ovviamente, ma la confondeva ancora di più, così tanto che arrivò a chiedersi " chi è questo ragazzo con la faccia d'angelo? "
Il ragazzo stava sussurrando delle parole incomprensibili per la ragazza :
" non occidere animalia fera in fun. sola creatura est cuius tormenta mortemque paravit se ridiculum est."
<Mike ma cosa stai dicendo ?> chiese Victoria, se prima era confusa, ora non capiva più niente.
<è latino> rispose il ragazzo < me lo diceva sempre mio padre.> aggiunse dopo facendo alzare un angolino del labbro. Sorrideva.
<cosa significa?> chiese ancora la ragazza.
<lo scoprirai un giorno> detto questo Mike si alzò e le porse la mano <tua madre sta sicuramente arrivando, andiamo a casa> e le sorrise. Victoria accettò la mano e si fece tirare su.
< senti Mike ...¦> iniziò lei < in questi giorni, puoi restare a casa mia ... sai io non vedo mia madre da un po' e ..... Puoi? > non riusciva nemmeno ad immaginare la madre che parlava con lei, immaginava solo la madre che li urlava contro che la colpa era sua. Mike sorrise come se stava aspettando quella domanda, e il suo viso assunse un' espressione inquietante <certo> disse senza esitare, <devo solo andare a prendere le mie cose da casa e vengo subito da te> aggiunse; ormai erano arrivati quindi si separarono. Una sensazione di angoscia e diffidenza fece venire una domanda in mente alla ragazza "cosa doveva prendere Mike da casa?".
Arrivata sopra casa, Victoria preparò la camera per gli ospiti alla madre, e aggiustò il divano per Mike, ding dong , quest'ultimo ora stava davanti a lei, aveva i capelli bagnati che sembravano bianchi, dei jeans neri strappati e una maglietta gialla e blu che metteva in risalto gli occhi. La ragazza si spostò per farlo passare e chiuse la porta alle sue spalle. Mike stava dietro di lei e la guardava con aria interrogativa, < dove.....? > stava chiedendo <sul divano> rispose lei interrompendolo. Lui sorrise e appoggiò lo zaino poi la guardò <sta arrivando qualcuno> disse, e subito dopo ... ding dong ... andarono insieme alla porta, il ragazzo le stava accanto e quando aprì c'era una donna, la madre di Victoria. Aveva i capelli rossi legati in una coda di cavallo, la pelle abbronzata, portava degli occhiali da sole anche se ormai fuori era fatto buio, indossava dei pantaloni bianchi e una magia nera, aveva una valigia davanti ai piedi e appena alzò lo sguardo per guardare chi aveva davanti le labbra le si curvarono schifate <Victoria? Chi è quel ragazzo?> chiese disgustata. < lui è Mike, e in questi giorni resterà qui con noi> rispose fiera Victoria
<non lo voglio. Vattene > disse quasi urlando la madre < e tu Victoria, sei orribile, saresti dovuta morire tu non Jorden> lo disse con così tanto disprezzo ed odio che la ragazza parlò ma le parole non le uscivano di bocca, voleva dirle che, se si potesse cambiare il passato, sarebbe morta pur di salvare il fratello, ma le parole erano bloccate. A parlare fu Mike
< scusate se mi intrometto, ma come si permette?> chiese il ragazzo con voce piena, la madre di Victoria stava per rispondere ma lui la mise a tacere facendo segno con il dito, e poi riprese a parlare < per quello che ho capito, lei ha abbandonato la sua famiglia facendosene una nuova perché suo figlio era scomparso, odia sua figlia e disprezza suo marito. Sentiamo una cosa, il piccolo Jorden le vorrebbe bene, secondo lei, se fosse qui e vedesse questo? Vedrebbe solo una vecchia donna che non ha un briciolo di coerenza e di intelligenza ma nonostante questo vuole comandare su tutto, anche su una casa che ormai non è più sua. Vedrebbe Un'Ignorante E Falsa Vecchia> Mike pronunciò quelle ultime parole come se fossero punture d'ago, aveva chinato la testa di lato quando guardando da madre di Victoria in obliquo e con disgusto. Ora la donna era senza parole, prese il manico della valigia e passando in mezzo ai due ragazzi si diresse nella camera degli ospiti e si chiuse dentro.
<mi dispiace> disse il ragazzo a Victoria < Io......>
< ti dispiace?> chiese la ragazza < sei stato magnifico e dici che ti dispiace!!> urlò per poi abbracciarlo istintivamente, lui non la aveva solo difesa, lui aveva salvata.
STAI LEGGENDO
La finestra nell'ombra
Mystery / ThrillerC'è una stalker, un suicida, un gatto e una finestra.