Capitolo 268

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''alle 8.15 arriva la colazione per te e per i piccoli. Ho chiesto a Mariagrazia ed Eleonora di prenderli con loro durante la mia assenza.''

Un messaggio che organizzava la mattinata dei piccoli ma che lasciava il tenore in balia del nulla.

Travolto da un moto di rabbia per come Giada se n'era andata senza avvisarlo che si amalgamava con la preoccupazione di non sapere dove fosse , Piero chiamò la sorella..

''Ciao Piè''- salutò con voce assonnata la piccola di casa

''dove è andata Giada??''- chiese dimenticandosi le regole della buona educazione

''non  lo so..''- stava per rispondere Mariagrazia prima di essere interrotta da un furioso Piero

''come minchia fai a non saperlo? I picciriddi cu tia devono stari''- le vomitò addosso con una furia inaudita

''appunto, devono stare con me ma non so perchè Giada mi ha chiesto di tenerli''- rispose saccente senza farsi intimidire dal tono del fratello che ben conosceva e sapeva sostenere

Nervoso, la salutò senza premurarsi di darle o chiederle altre spiegazioni. Chiusa la chiamata con la sorella provò a chiamare Giada ma gli squilli andarono praticamente a vuoto.

Intanto anche Gaetano e Celeste si svegliarono catturando tutte le attenzione di Piero. 

Li stava coccolando quando, con un perfetto tempismo, arrivò la loro colazione.

-'è un genio malefico vostra mamma'-  si ritrovò a commentare Piero con un mezzo sorriso nel rendersi conto di come Giada conoscesse perfettamente gli orari e le abitudini dei suoi piccini e un velo di tristezza cadde sul cuore del tenore. 

Quello che doveva essere motivo di gioia si era trasformato in motivo di litigio con Giada, tant'è che se n'era andata senza manco avvisarlo.

A ridestare il narese dai suoi pensieri furono alcuni colpi alla porta. Erano i nonni dei piccoli.

Dopo veloci saluti, fu Gaetano a prendere la parola

-'cos'è successo con Giada?'- domandò forse fin troppo diretto.

Piero, messi a giocare i bambini, spiegò tutto ai genitori convinto di ritrovarsi dalla parte della ragione. Ci pensò Eleonora a smontarlo.

-'capisco la tua voglia di allargare la famiglia'- iniziò col dire Eleonora facendo annuire vigorosamente il figlio che finalmente si sentiva capito -'hai sempre voluto una famiglia numerosa e poi Giada è straordinaria come mamma, tanto da far venire voglia di fare figli.'- spiegò con tono dolce la mamma

-'e poi la amo mà, un bambino sarebbe un bellissimo ed eterno sigillo di questa ritrovata serenità tra di noi'- chiarì infervorato il narese

-'hai tutte le ragioni di questo mondo figghiu mio, così come ha ragione Giada'- aggiunse la donna mandando in confusione Piero che avrebbe voluto ribattere ma non ne ebbe modo. 

Eleonora incalzò volutamente il discorso.

-'siete ritornati insieme dopo aver vissuto un anno con quanto di più negativo una coppia possa affrontare: tradimento, divorzio, una relazione con un'altra persona, distanza, frasi non dette, fraintendimenti. Ora sta riacquistando fiducia in te e nella vostra storia, ora state riprovando a mettere insieme i cocci della vostra famiglia, come puoi pretendere che dica si su ciò che un altro figlio rappresenta? E non pensare solo alla bellezza del fagotto da stringere tra le braccia. Pensa ad affrontare nove mesi di gravidanza crescendo tre bimbi ancora piccoli, con un uomo che viaggia dieci mesi su dodici, dopo un'ultima gravidanza vissuta con te lontano e tra lo scandalo di Beatrice e Stefano, dopo un ultimo parto dove ci stavano rimettendoci lei e la picciridda. Figghiu mio pensa a tutto questo. Non pensà solo a tia e a ciò che tu vuoi.'-

-'il segreto per far andare bene una relazione è mettersi sempre nei panni dell'altro senza perdere la propria identità'- aggiunse il papà del tenore lasciando una pacca sulla spalla del figlio che mogio mogio aveva ascoltato la mamma.

-'ed ora fammi sistemari sti picciriddi che ce li portiamo in giro'- organizzò Eleonora battendo le amni per attirare l'attenzione dei piccoli.

-'mamma posso tenerli io stamattina'- rilanciò Piero mandando in confusione i genitori

-'ma Giada aveva detto che..'-provò a dire Gaetano

-'Giada non sapeva che mi ero riservato la mattinata libera per stare con lei e i bambini. Ieri abbiamo litigato e non ho avuto modo di dirglielo'- spiegò il tenore abbassando gli occhi

-'Pieruzzo noi possiamo tenerli se vuoi riposare'- ripropose la donna

-'mamma il mio tempo libero è per la mia famiglia, con loro riposo meglio'- 

Senza aspettare alcuna risposta dei genitori, Piero sistemò i figli facendo indossare loro il costumino per portarli nella piscina dell'hotel.

Sistemati nella piscina dei piccoli,Celeste nel salvagente e Gaetano con i braccioli, si davano un gran da fare a sbracciarsi, a schizzarsi, a ridere di gusto.

-'e tu piccolè non vai in piscina?'- domandò Piero seduto a bordo vasca con i piedi a penzoloni immersi nell'acqua mentre guardava i due figli piccoli divertirsi

-'no voglio io'- rispose con vocina dura Gioia, seduta accanto al padre.

-'e perchè no?'- richiese incuriosito guardandola di sottecchi

-'pecche no ti laccio solo'- affermò Gioia mentre guardava pure lei verso i fratellini

-'amore di papà ,vieni qua'- e l'attirò a se per abbracciarla forte -'ma come farebbe papi senza di te? nicuzza bedda'- 

Gioia si lasciò coccolare alcuni secondi prima di riprendere la parola

-'mami è arrabbiata co noi?'- chiese tentando di dare una spiegazione all'assenza della mamma

Una domanda che turbò l'animo del tenore.

-'no con voi, Gioia mia. Ma con me'- confessò senza rendersene conto suscitando la curiosità della figlia

-'e pecche?'- 

-'perchè sono uno stupido che non sa capire mamma e fa sempre danni'- diede voce ai suoi pensieri 

-'no è vero papi'- rispose sicura di se  la piccina -'tu no fai danni pecche tu sai quaddo sono arrabbiata o quaddo mi faccio male popio come mamma'- spiegò con semplicità Gioia ripensando a tutte le volte che Piero la coccolava in quelle infelici situazioni che aveva accennato e provocando un bellissimo sorriso in lui 

-'vorrei capire mamma come capisco te'- continuò lui mentre prendeva in braccio Gioia -'vorrei capirla come lei capisce tutti noi'- 

-'mamma è bava a capire pecche mamma è mamma'-spiegò con fare ovvio e sconclusionato la piccolina , un modo così semplice e così spontaneo che fece sorridere ancora di più il tenore

-'perchè mamma è la donna più meravigliosa che io abbia mai incontrato e siamo fortunati ad averla nella nostra vita'- concordò con la figlia spiegando il medesimo concetto a modo suo.

Anche se Gioia non capiva perfettamente il significato di quelle parole, vi annuì. 

Per lei la mamma era meravigliosa perchè sapeva coccolarla quando si sentiva poco bene facendole passare la bua, la mamma era meravigliosa perchè a qualsiasi ora si sedeva a terra a bere tutte le tazzine di caffè che Gioia preparava, la mamma era meravigliosa perchè le permetteva di impiastricciarsi in cucina  impastando proprio come faceva lei.

Dopo quel confronto su quanto Giada fosse indispensabile per loro , Piero decise di tuffarsi in piscina insieme a Gioia e trascorrere momenti spensierati con i figli in attesa di rivedere la sua meravigliosa Giada.

E intanto di Giada non si sa nulla!

Grazie :)

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora