Jimin pov.
Erano passate cinque ore da quando Taehyung se n'era andato, lasciandolo da solo a casa.
I loro genitori erano in viaggio per lavoro ad Osaka, in Giappone, la città preferita di Jimin.
Era particolarmente affascinato dal Giappone, ma Osaka aveva sempre avuto un posto speciale nella lista delle sue città preferite, grazie alle sue contraddizioni affascinanti:
Il quartiere dotonbori: spettacolare, pieno di negozi, street food, gallerie con negozi alla moda , ristoranti, e, alla sera, completamente illuminato da tantissimi neon e cartelloni pubblicitari, contrastava il tradizionalistico castello dei samurai, racchiuso tra un vastissimo giardino - bellissimo soprattutto nella stagione autunnale, quando le foglie dei grandi alberi tendono al rosso e ricoprono il prato umido-. Al centro della città, invece, gli alberi di ciliegio deliminitavano le strade principali; vi era poi l'oceano tra l'isola di Awaji e la città metropolitana , l'odore del polpo fritto venduto nelle bancarelle, le luci e la musica del luogo;
Era tutto così bello nella fantasia di Jimin. Avrebbe voluto davvero visitarla un giorno. Magari, ne avrebbe parlato con Taehyung per farci una vacanza in estate. -dato che il fratellastro riusciva a parlare bene il giapponese,a differenza sua-.Sorrise all'idea.
Loro due al mare, l'acqua che schizza, il sorriso felice di Taehyung, guardare il tramonto seduti sulla sabbia, dormire abbracciati.
Arrossí per quest'ultimo pensiero, scuotendo la testa. Non era il momento di sognare ad occhi aperti, doveva fare una telefonata.Prima peró decise di preparare la cartella per l'indomani, non aveva mai voluto che Victoria si disturbasse anche per quello.
Mentre organizzava i libri ed i quaderni per la scuola, gli venne in mente il borsone nero che aveva Taehyung in mano pochi minuti prima. Cosa c'era lì dentro? Sembrava uno di quei borsoni che utilizzano i criminali per nascondere il corpo della vittima tagliato a pezzettini, uno di quelli da serial killer. Ma perché Tae se lo portava dietro? E perché era vestito da cerimonia? Ci doveva per forza essere qualcosa dietro.
Aveva forse a che fare col cambiamento improvviso del suo carattere?Stava sicuramente nascondendo qualcosa.
Lasció perdere la cartella ed estrasse il telefono dalla tasca, digitando il numero del minore.
Il numero da lei chiamato potrebbe essere spento o al momento irraggiungibile, la preghiamo di riprovare più tardi.
Chiuse la chiamata, evitando di perdere credito per colpa della segreteria, e sospiró. Era la prima volta che Taehyung non rispondeva ad una sua chiamata, aveva addirittura spento il telefono. Perché questo improvviso comportamento?
《Taehyung, bastardo di merda, mi farai uscire di matto.》
Sbottó quasi sussurrando alzando gli occhi al cielo, si buttó poi sul materasso con il telefono in mano, doveva ancora chiamare quel numero sconosciuto.
Finalmente si decise ed avvió la chiamata, portando le unghie tra i denti, nervoso.
La chiamata fu accettata.《Jimin?》la voce del ragazzo si era presentata roca e rilassata, dando un' espressività eccitante al nome appena pronunciato.
《C-chi sei?》Balbettó Jimin, imbarazzato, mordicchiando l'unghia che aveva in bocca sin da prima.
《Lo scoprirai presto.》Il tono sensuale di prima si trasformó in un ghigno e la chiamata terminó, lasciando Jimin con mille domande in testa.
Con le sopracciglia ancora corrugate, appoggió il telefono sul comodino iniziando a spogliarsi. Sbottonó in fretta la camicia bianca della sua uniforme scolastica, rimanendo a petto nudo. Gli addominali pronunciati e le braccia muscolose venivano addolciti dal colore della sua candita pelle, facendo sembrare il suo addome perfettamente proporzionato. Sbottonó anche i pantaloni neri e li fece scivolare via scoprendo le gambe, anch'esse muscolose. Prese il pigiama da sotto il cuscino ed un paio di boxer dal comó accanto al letto, dirigendosi poi nel bagno della sua camera. Una volta entrato dell'accogliente bagno, si denudó del tutto ed si mise sotto il caldo getto di acqua- appena aperto- della doccia, lasciando che l'acqua gli scivolasse addosso.
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『You make me smile』|| VMIN ||
FanfictionTaehyung e Jimin: di ricca famiglia, stesso liceo, stessa popolarità, caratteri totalmente diversi. Si potevano facilmente classificare come 'principe nero' e 'principe bianco'. Taehyung, scontroso, riservato e alquanto solitario, era solito stuzzi...