Non sono l'unico ad averlo capito perché sono tutti disperati.
Martina sta singhiozzando.
-"Ei... Che succede?" La consolo, mettendole un braccio sulle spalle.
Lei non mi risponde, ma mi abbraccia, piangendo più forte.
-"No dai..." Cerco di farla smettere.
Poi, dalle sue labbra, escono parole lievi, flebili, che a momenti non sento:
-"Sofia... è scomparsa Sofia!" E ricomincia a versare acqua dagli occhi.
Comeee?
Rimango esterrefatto, ed inizio a pensare.
Lei è stata l'ultima a fare la guardia...
Noto una macchia di sangue, davanti alla porta per un'altra stanza...
Mi avvicino, ed inizio a scrutarla attentamente, ma Martina si affianca a me insospettita.
Appena anche lei vede quella macchiolina rossa sul pavimento, gira il volto verso di me e spalanca gli occhi:
-"No! No, no, no, no! Non può essere! Lei non può essere morta!" Riprende a singhiozzare.
Io, serio, le metto una mano sulla spalla, e la tranquillizzo un po':
-"Non lo sappiamo ancora, ma non troviamo una torcia, può essersi difesa con quella, ed ora, magari, Sofia è dispersa in un'altra stanza."
Lei, al sentire queste parole, si asciuga le lacrime, e con una voce da persona seria, soffocata dalla tristezza, dice:
-"Dobbiamo trovarla! Subito!"
Avvertiamo gli altri di muoverci, e ci mettiamo tutti subito in marcia verso ignota destinazione.
Una luce bianca, proveniente da una camera, attira la nostra attenzione.
Ci addentriamo in questa stanza, nella quale c'è quella luce chiara.
Proviene dalle scale che portano verso il basso.
La prendiamo, e stiamo per scendere;
-"Aspettate!" Ci ferma Giorgia.
Ci avviciniamo tutti a lei, poi apre un cassetto di un armadio posto in quella camera, e ci mostra dei martelli, dei coltelli, e altri oggetti affilati con cui possiamo difenderci.
Ci guardiamo in faccia, poi annuiamo, e prendiamo un'arma ciascuno.
Ci decidiamo, finalmente a scendere dalle scale.
Dopo il primo scalino, una puzza di morto e di escrementi, probabilmente di topi, ci invade le narici.
-"Sofia!" Urliamo sussurrando.
Niente, nessuna risposta...
Scendiamo ugualmente, coprendo il naso con la maglietta.
Le scale atterrano proprio dinnanzi ad un cassettone.
Lo apro, e dentro trovo una lampada ad infrarossi:
-"Perfetto! Con questa possiamo vederlo!" Urla felice Giorgia.
Tutti la guardiamo.Cosa ci fa una torcia moderna, anzi, modernissima, in una casa vetusta come quella? E come fa, Giorgia, a sapere che possiamo vederlo con quella? Come ha fatto prima a trovare subito quelle specie di armi?
Migliaia di domande mi balenano in testa.
-"Come fai a saperlo?" Le chiede Julian con una faccia a punto di domanda.
Sta per parlare quando dietro di lei, sentiamo cadere qualcosa.
Subito ci giriamo di scatto.
Accendo la lampada, ed iniziamo a vagare per un po' in quel posto, quando vedo appesa ad un muro, una cornice con all'interno un quadro familiare.
Ma si! Era lo stesso quadro che c'era nel corridoio al piano superiore.
Ora che ci faccio caso, però, manca qualcosa, anzi, qualcuno...
La prima ragazza, con sotto la lettera S non c'è più...
-"Ei ragazzi!" Ci fa sobbalzare la voce gioviale ed acuta di quel clown.
Io afferro rapidamente il quadro che stavo guardando, lo metto nello zaino, e raggiungo il mio gruppo, a qualche metro di distanza da me.
-"Non dovete avere paura! Io voglio solo giocare un po' con voi!" Emette una risatina quasi impercettibile.
-"Dov'è Sofia?" Chiede alterata Martina.
-"Chi scusa?" Domanda il mostro.
-"La nostra amica!" Continua Cristina.
-"Ah lei..." ride, spostando lo sguardo da Martina a Cristina.
-"È qua dietro di me... tranquilli!" Accentua l'ultima parola in modo eccessivo ed inquietante, poi ride sonoramente e scompare.
Nell'angolo in fondo alla stanza, una ragazza è rannicchiata e ci da le spalle.
Guarda il muro, stringendo forte le gambe tra le braccia, e si muove avanti e indietro come per anti stress.
Solo ora capiamo che è davanti ad uno specchio, e continua a ripetere a serie di tre parole:
-"Blady Mery, Blady Mery, Blady Mery... Blady Mery, Blady Mery, Blady Mery... Blady Mery, Blady Mery, Blady mery..."
-"So!" La chiama Martina.
La ragazza rannicchiata, si irrigidisce, e si ferma.
Noi ci avviciniamo, e ad un metro da lei, inizia a balbettare con una voce triste e felice allo stesso tempo:
-"Vieni, av-avvicinati!"
Martina fa un passo in avanti timorosa.
-"Di p-più!"
Fa un altro piccolo passettino in avanti.
-"Tutto ok?" Domanda Martina in preda al terrore
Nel frattempo vedo Francesco avvicinarsi lentamente a Martina, con il coltello in mano, nascosto dietro la schiena.
-"Lui ci vuole bene, vuole solo giocare con noi!"
Rimaniamo sorpresi dalle sue parole.
-"Lui chi?" Domanda severo Francesco.
-"Vuole solo giocare con noi!" Ripete con una voce più bassa, e con una risatina.
-"Cosa stai dicendo?" Le chiede Martina.
Di scatto fa roteare la testa sul suo collo senza muovere il corpo, e ci fissa.
Martina rimane scioccata, poi si decide ad indietreggiare.
Non è più la Sofia di prima: ha una ferita sulla testa, da cui perde molto sangue, è piena di tagli in faccia, i suoi occhi, sono spalancati, e di colore rosso.
Senza rigirare la testa, alza il busto, e a quattro zampe si avvicina rapidamente a noi.
Francesco estrae il coltello da dietro la schiena, e lo conficca nella testa di Sofia, che sembra ridere.
Eseguiamo tutti un passo indietro, poi, Beatrice gli passa un martello enorme, e Francesco lo alza, sbattendolo poi sulla testa di Sofia, facendole staccare la testa, e facendola cadere a terra, deceduta.
Ognuno di noi, ha delle goccioline salate che si calano dagli occhi, fino alla bocca, rigando tutte e due le guance.
Martina si avvicina alla sua migliore amica, si abbassa, e le da un bacio sulla testa:
-"Sei morta coraggiosa, amica mia, tutti ti ricorderanno per sempre nel futuro."
Consoliamo tutti Martina, proseguendo verso un'altra stanza ignota.
Varchiamo l'entrata di quella che sembra essere la cucina della villa.
-"Stiamo in guardia." Avvisa Julian.
Iniziamo a perlustrare, quando vedo che qualcosa inizia a lampeggiare nel mio zaino.
È una luce rossa.
Lo apro cautamente, e punto al suo interno la luce della torcia.
È il quadro.
Decido di radunare tutti a quel tavolo in mezzo alla sala, e discuterne.
-"Cos'è quell'affare?" Chiede incuriosita e intimorita Arianna.
-"Quando siamo caduti in questo inferno, abbiamo camminato lungo quel corridoio. Ricordate?" Chiedo
-"Si." Sento dire da Beatrice.
-"Bene, in quel corridoio, un quadro in particolare ha attirato la mia attenzione. Era proprio questo, solo che poi scomparve la foto..." Continuo.
-"Ah si! Era il quadro caduto a terra tutto nero!" Rammenda Cristina.
-"Esatto. Poi, nella stanza precedente, ho ritrovato questo quadro, ma mancava una ragazza, quella con sotto la lettera S..."
Visto che nessuno parla, pongo una domanda:
-"Secondo voi, che significato potrà mai avere? Vedete? I ragazzi, le lettere sotto, la villa..."
Passano i minuti.
Sono tutti basiti, ma finalmente qualcuno si decide a parlare, dopo un lungo attimo di riflessione.
-"Non lo so, ma c'è qualcosa, in questo quadro, di inquietante..." afferra l'oggetto Giorgia.
Inizia a girarselo tra le mani, per cercare di trovare un significato nascosto.
-"Prova a girarlo. Vediamo se dietro c'è una firma..."
Lo capovolgiamo.
Rimango stranito, non solo io, ma anche tutti gli altri.
Sono presenti dei disegni di alcuni oggetti.
Il primo, ciò che sembra essere una pala, è stato spuntato, mentre gli altri 8 disegnini no:
Ci sono dei topi, un liquido che sembra essere acqua, un gruzzolo di chiodi lunghissimi,...
Arianna rigira il quadro;
-"Mh... Non è che magari è un rebus? O forse un anagramma..."
Inizia a leggere le lettere.
-"B-M-F-G-J-C-A-D..."
Sentiamo dei singhiozzi, e ci giriamo tutti verso Beatrice...
Sta piangendo sangue!?!?
-"Bea!!" Si preoccupa Julian.
-"Cosa?" Piange, la ragazza un po' disorientata.
-"Piangi sangue!?"
-"Ahahahah!!" Ride qualcuno nell'angolo della stanza.
Ci giriamo, e puntiamo tutti le torce verso la direzione da cui proveniva la risata, ma non c'è niente e nessuno.Ei ragazzi!
Grazie infinite per le quasi 200 visualizzazioni, e per le 34 stelline❤️
Come sempre, se vi è piaciuto anche questo capitolo, vi chiedo se potreste cliccare la stellina qui sotto, per farmi capire che devo continuare la storia.
Se arriviamo a 10 stelline entro lunedì prossimo, pubblico due capitoli in quella stessa settimana!
Buona serata!!
STAI LEGGENDO
UNDERground
HorrorQUESTA STORIA NON LA FINIRÓ, NON TI CONSIGLIO DI LEGGERLA. In questa storia dal genere horror, nove ragazzi, Davide e i suoi amici Giorgia, Sofia, Francesco, Cristina, Martina, Julian, Arianna e Beatrice, vanno a visitare il planetario di Porta Vene...